l’assessore Cristina Corazzari
“Non ci penso neanche”. È la risposta del sindaco Tiziano Tagliani dopo aver ascoltato della richiesta proveniente da tutte le opposizioni di revocare Cristina Corazzari dal ruolo di assessore alla Pubblica istruzione.
Il motivo di una richiesta simile – inserita in una mozione firmata dai gruppi consiliari di Gol, M5S, Lega Nord, Forza Italia e Fdi/An – è da ricercare nei due casi di sospensione dalla frequenza scolastica di due bambini non in regola con la documentazione sulle vaccinazioni obbligatorie come previsto dal cosiddetto ‘decreto Lorenzin’, che hanno portato in entrambe le occasioni alla richiesta di intervento dei carabinieri da parte dei dirigenti scolastici. Nel primo caso il bambino è poi entrato regolarmente perché il genitore aveva dimostrato l’avvio del percorso vaccinale.
Per le opposizioni si è trattato di due comportamenti da censurare perché in contrasto con le novità introdotte dal decreto ‘Milleproroghe’ di settembre, e la cui responsabilità ricade interamente in capo all’assessore Corazzari.
“Il 25 settembre 2018 in relazione ad alcuni provvedimenti di sospensione l’amministrazione comunale richiedeva l’intervento dei militari dell’Arma dei Carabinieri nel tentativo di impedire l’accesso alle materne di alcuni bimbi i cui genitori avevano un iter vaccinale aperto”, si legge nella nel testo della mozione. “Lunedì 1 ottobre 2018 l’assessore dichiarava che in virtù del Milleproroghe avrebbe congelato i provvedimenti di sospensione e chiesto ulteriori approfondimenti agli uffici legali del comune, chiarimenti alla Asl e delucidazioni alla Regione Emilia-Romagna; martedì 2 ottobre 2018 il sindaco di Ferrara ha dichiarato che in virtù del Milleproroghe come requisito di accesso è sufficiente la domanda di prenotazione alla Asl della vaccinazione”.
“Gli uffici comunali, azione amministrativa pienamente sostenuta dall’assessore C. Corazzari, hanno confermato nei fatti i provvedimenti di sospensione il 25/09/2018 con la richiesta di intervento della forza pubblica quando il decreto Milleproroghe era nel quarto giorno di efficacia quale legge della Repubblica Italiana”, osservano le opposizioni, che rimarcano come “l’assessore C. Corazzari ha dato segno di considerare gli effetti del Milleproroghe con un ritardo di 9 giorni successi alla entrata in vigore dello stesso” e aggiungono che “a prescindere da considerazioni di appartenenza politica o di schieramento a chiunque apparirà evidente che i provvedimenti di sospensione se sono immotivati oggi lo erano anche il 25 settembre e che la C. Corazzari nel proprio ruolo ha operato in ritardo ed in contrasto rispetto ad una legge della Repubblica Italiana già in vigore al momento dei fatti”.
Il sindaco, come anticipato, fa già sapere di non avere la minima intenzione di accogliere l’invito e, anzi, rilancia. “Non ci penso neanche – afferma Tagliani sentito da Estense.com -. Il Governo ha prima fatto una circolare che contraddiceva una legge dello stato (il ‘decreto Lorezin’, ndr) inducendo i dirigenti scolastici a programmare in presenza di un conflitto normativo insormontabile, è un’aberrazione. Poi, per rimediare all’errore, è intervenuto con il decreto ‘Milleproroghe’, che c’entra con la scuola come i cavoli a merenda, ad anno scolastico già avviato, legiferando anche sulla scuola d’infanzia 0-3, sulla quale mi risulta che la competenza sia delle Regioni”. Il riferimento, probabilmente, è al fatto che in ogni caso la Regione Emilia-Romagna ha approvato ormai da due anni una propria legge, ancora in vigore, che regolamenta l’iscrizione ai nidi e alle scuole d’infanzia, richiedendo alle famiglie che i propri figli siano in regola con le vaccinazioni considerate obbligatorie. “ Le dimissioni – conclude Tagliani – vanno date da questo Governo incompetente”.
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