Si lavora alacremente nei magazzini di Kasanova, nel ‘day after’ all’incendio che martedì mattina ha messo in allarme il centro storico di Ferrara. Nel piccolo piazzale interno in via Vignatagliata il personale dell’azienda sta accatastando mobili e utensili per ripulirli dalla fuliggine e – piuttosto comprensibilmente – un po’ tutti chiedono di non comparire nelle fotografie e di voler aspettare le comunicazioni ufficiali dell’azienda e dei vigili del fuoco prima di rilasciare dichiarazioni.

È ancora difficile stimare i danni o quando l’attività tornerà aperta al pubblico. In mattinata i vigili del fuoco sono venuti a effettuare i rilievi per chiarire le cause di quanto accaduto, che dalle prime ricostruzioni appare un fatto accidentale, ma per averne certezza occorrerà attendere l’ufficialità.

Nel frattempo nel magazzino il personale prosegue il suo lungo lavoro di pulizia: “Ci vorrà un po’ per eliminare tutti gli odori, soprattutto quelli dei prodotti per la pulizia che hanno preso fuoco”, spiega un dipendente di Kasanova, mentre al suo fianco una donna continua ad andare su e giù dalle scale ai piani superiori del palazzo con secchi d’acqua e stracci. È una dipendente del bed & breakfast Il Sipario, situato proprio sopra al magazzino Kasanova che ha subito diversi danni a causa dell’incendio, in particolare per i fumi che sono risaliti e hanno impregnato i locali comuni e le camere da letto.

L’ingresso del piazzale privato dove si trova il magazzino

“A noi forse è andata anche peggio – racconta la donna – perché quando alla mattina è divampato l’incendio avevamo sei clienti dentro le camere, tutti stranieri, che si sono accorti del fumo che saliva e sono scappati via in fretta e furia. Adesso abbiamo tutte le camere prenotate per il Festival di Internazionale, ma chissà se riusciremo a riaprire tra una settimana. Ora siamo in una situazione di incertezza e non sappiamo ancora cosa faremo”.