Eventi e cultura
21 Settembre 2018
Tante autorità e ferraresi alla prima visita della mostra. Masset: "Mobilitazione per portare 49 capolavori a Ferrara"

Courbet inaugura al Diamanti, l’ambasciatore francese: “Arte che tocca la gente”

di Elisa Fornasini | 3 min

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C’è tutto lo charme francese all’inaugurazione della mostra “Courbet e la natura” a palazzo dei Diamanti che dal 21 settembre al 6 gennaio permetterà a ferraresi e turisti di ammirare 49 opere del grande artista dell’Ottocento che ha segnato il passaggio dal romanticismo al realismo.

Ospite d’onore della cerimonia – che venerdì sera ha richiamato tutte le autorità locali, l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti e moltissimi curiosi – è l’ambasciatore di Francia in Italia Christian Masset che si dice “onorato di essere in questa nobile città e al Diamanti, conosciuto in tutta Europa per la qualità delle sue mostre”.

E questa non fa eccezione: “È la più grande retrospettiva su Gustave Gourbet in Italia dopo 50 anni che ha richiesto un’importante mobilitazione e lavoro di squadra per portare tanti quadri dalla Francia a Ferrara” ammette l’ambasciatore, colpito soprattutto dal fatto che “l’arte del padre del realismo e ispiratore degli impressionisti riesca a toccare la gente”.

Il percorso espositivo ha anche una rilevanza personale per Masset perché “quando ero ambasciatore in Giappone ho contribuito a riportare a casa La quercia di Flagey da una collezione privata, ora esposta alla prima sala del Diamanti in prestito dal museo provinciale di Ornans dove è nato il pittore”, di cui il prossimo anno ricorre il bicentenario della nascita.

Ospitare l’ambasciatore francese è il “principale dei riconoscimenti” per il sindaco Tiziano Tagliani perché “avviare un incontro conviviale tra paesi diversi non è facile” e allora a fare da ‘paciere’ ci pensano i “tesori dell’arte” che la stessa direttrice di Ferrara Arte Maria Luisa Pacelli non sperava all’inizio di riuscire a portare alla corte estense.

Se la “coopération” è il fil rouge dei saluti istituzionali, i curatori Vincent Pomarède (direttore della Mediazione e della programmazione culturale del Musée du Louvre), Dominique de Font-Réaulx (direttrice del Musée Eugène Delacroix di Parigi) e Isolde Pludermacher (conservatrice capo del dipartimento di pittura del Musée d’Orsay) invitano il pubblico a “osservare la tecnica di Courbet che pone in primo piano il suo sguardo personale non filtrato sul reale: questa è la grande modernità della sua pittura di paesaggio che speriamo possa conquistare il pubblico”.

La visita guidata lungo le nove sezioni tematiche che rappresentano al meglio il percorso artistico e umano del pittore francese si sofferma su alcuni dei suoi quadri-manifesto: Autoritratto con cane nero, L’uomo ferito, Fanciulle sulle rive della Senna, L’incontro o Buongiorno signor Courbet, L’onda, I levrieri del conte di Choiseul e i capolavori che ritraggono scene di caccia che chiudono la mostra: Cervo nell’acqua, Cacciatore a cavallo e Volpe nella neve.

Il tour si conclude nello spazio Offside, la nuova sala inaugurata a fianco del bookshop che “apre una finestra sul contemporaneo – chiosa la padrona di casa Pacelli – con cui offrire una chiave in più per capire l’arte del passato attraverso lo sguardo di artisti contemporanei, a partire da Flavio de Marco ed Eva Jospin”.

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