Eventi e cultura
21 Settembre 2018
All'inaugurazione della mostra al Diamanti interverrà anche l'ambasciatore d'Oltralpe. Tagliani: "Il ministro della Cultura ha accettato l'invito ma non sappiamo quando verrà"

Dalla Francia a Ferrara, Courbet mette tutti d’accordo

di Elisa Fornasini | 3 min

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Ferrara e la Francia non sono mai state così vicine, almeno nel campo dell’arte. In un momento particolarmente teso per le relazioni diplomatiche, è Courbet a mettere tutti d’accordo: i risultati di questo legame d’Oltralpe, necessario per ottenere i prestiti delle opere dai musei, verranno svelati venerdì 21 settembre alle 11 all’inaugurazione della mostra “Courbet e la natura” allestita fino al 6 gennaio a palazzo dei Diamanti.

Al vernissage della retrospettiva dedicata al maestro della Franca Contea che ha rivoluzionato la pittura di paesaggio e dato vita al realismo, interverranno l’ambasciatore di Francia in Italia Christian Masset e i curatori connazionali Vincent Pomarède (direttore della Mediazione e della programmazione culturale del Musée du Louvre), Dominique de Font-Réaulx (direttrice del Musée Eugène Delacroix di Parigi) e Isolde Pludermacher (conservatrice capo del dipartimento di pittura del Musée d’Orsay) che giovedì pomeriggio hanno presentato il percorso espositivo in Pinacoteca.

La collaborazione tra Ferrara Arte e Gallerie Estensi è sancito anche dal “nuovo biglietto unico per visitare sia il Diamanti che la Pinacoteca – fa gli onori di casa Martina Bagnoli, direttrice delle Gallerie Estensi -, quest’ultima oggetto di migliorie sull’impianto di climatizzazione che verranno concluse entro la fine dell’anno per riaprire a dicembre con un nuovo allestimento basato sulla cultura del camerino”.

L’obiettivo di “aumentare la capacità attrattiva delle gallerie ferraresi” è condiviso dal sindaco Tiziano Tagliani e dal vicesindaco Massimo Maisto che parlano di una “stagione di fermento” in grado di “testimoniare al mondo che Ferrara è una realtà viva, che ricerca, che ha voglia di valorizzare il suo patrimonio che non è imbalsamato”.

Gustave Courbet, al suo rientro in Italia dopo quasi 50 anni, mette davvero d’accordo tutti. A scoprire il genio dell’800 è stato invitato anche il ministro della Cultura Alberto Bonisoli “che ha raccolto l’invito ma non ha ancora specificato la data di visita” rivela il primo cittadino, prima di lasciare la parola alla direttrice di Ferrara Arte Maria Luisa Pacelli, entusiasta di ospitare “una personalità straordinaria, anticonvenzionale, che ha segnato l’arte dell’Ottocento e la storia del suo Paese”.

“È un pittore che ha inaugurato un nuovo sguardo sul mondo – spiega la Pacelli – per restituire la natura in maniera più autentica, inventando un nuovo linguaggio espressivo, rompendo le barriere della cultura classica e avendo un approccio più diretto alla realtà. Questo è il senso del realismo di Courbet che verrà svelato in nove sezioni tematiche che toccano istanze fondamentali del suo percorso artistico ed umano: i paesaggi, il mare, la caccia, la natura morta e l’autoritratto”.

Mentre i curatori si complimentano con Comune e Ferrara Arte per la qualità della mostra – “in uno spazio, palazzo dei Diamanti, conosciuto anche in Francia per la rilevanza delle sue pubblicazioni” rivela Pludermacher – a chiudere il convegno è Flavio De Marco, il primo artista contemporaneo a inaugurare il nuovo spazio Offside, aperto di fianco al bookshop del Diamanti per mettere a confronto l’arte ‘storicizzata’ con quella moderna, pronto a portare le sue opere da Berlino a Ferrara, “miracolo nella geografia italiana”.

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