Politica
17 Agosto 2018
Modonesi elenca censimenti e interventi in corso su ponti e viadotti, mentre Peruffo (Fi) e Lodi (Lega) lanciano l'allarme sulla situazione in Superstrada e A13

Dopo il crollo di Genova a Ferrara la politica si attiva per i ponti

di Ruggero Veronese | 5 min

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Dopo la terribile tragedia di Genova è scattata in tutta Italia l’allerta per le condizioni dei ponti, che vede comitati e gruppi politici di ogni schieramento chiedere interventi di manutenzione sulle infrastrutture più soggette all’usura del tempo.

La provincia estense non fa eccezione e nelle ultime ore dai partiti di opposizione si sono levate le voci di Paola Peruffo (Forza Italia) e Nicola Lodi (Lega Nord) per chiedere alcuni controlli e interventi mirati, mentre sul fronte opposto l’assessore ai trasporti e alle infrastrutture Aldo Modonesi ha pubblicato un breve ‘riepilogo’ delle azioni messe in campo dall’amministrazione in tema di manutenzione delle strutture.

Modonesi (Pd) e le operazioni attualmente in corso. L’assessore elenca “sette punti più uno” per spiegare le azioni del Comune: si parte dall’ispezione con censimento di ponti e viadotti di competenza comunale, divise tra tratti con flusso di traffico elevato e ridotto. Nel primo caso il censimento riguarda 60 strutture su 80 (le rimanenti sono nuove o interdette ai mezzi pesanti), mentre nel secondo 330 su 430 (rimangono fuori i piccoli ponti a portata ridotta). Tutte le opere censite sono state inserite nella piattaforma web Hyperponti, che consente ai tecnici di accedere ai dati in tempo reale. Modonesi afferma che insieme al censimento “si è provveduto all’ispezione tecnica delle situazioni che evidenziavano criticità”, che sono emerse in otto casi per i quali “si sta intervenendo o progettando gli interventi”.

L’assessore Modonesi

Tra questi interventi Modonesi ne elenca due in corso che saranno ultimati a settembre (i due ponti bailey in via Modena e a Cocomaro), mentre nel 2019 partiranno i cantieri nel ponte di via Cascina a Spinazzino (che sarà completamente rifatto al costo di 350mila euro) e il ponte di via Trenti/Bonzagni (con 500mila euro di interventi strutturali). È poi in corso un intervento di ripristino delle armature nel ponte di via Indipendenza, mentre le altre tre strutture sulle quali sono in corso verifiche sono i ponti in via dell’Ansa, via Panigalli e via Massafiscaglia a Contrapò.

L’ultimo punto di Modonesi è in realtà una critica agli avversari politici storicamente ‘nemici’ delle nuove opere: “Un Paese normale – scrive l’assessore – non mette in contrapposizione la manutenzioni dell’esistente con le grandi opere: mentre sistema ciò che si rompe o usura costruisce ciò che ci sarà per i prossimi 50 anni, perché continua a credere nel suo futuro. Noi, in Italia, abbiamo il grosso della rete infrastrutturale (e non solo quella) costruita (e ferma) negli anni ’60, manutenuta poco e pensata per carichi diversi da quelli di oggi (basta fare quotidianamente l’autostrada tra Ferrara e Bologna per rendersi conto di come sia ormai una camionabile, e c’è ancora chi ritiene inutile la terza corsia o la Cispadana). E da un paio di decenni (i decenni durante i quali le strutture, non manutenute e saturate di traffico, fatte negli anni ’60 stanno venendo giù) su tutto ciò che è nuova infrastruttura si scatenano battaglie politiche infinite tra quelli (generalmente i puri) che vogliono bloccarle e quelli (generalmente i corrotti) che vogliono farle. Una battaglia che porta a non fare nulla. Paralizzando di fatto il Paese”.

Peruffo (Forza Italia) e i cavalcavia della Superstrada. La consigliera comunale Paola Peruffo in quota Forza Italia afferma di non voler entrare “nella deplorevole polemica politica innescatasi nei giorni scorsi sulla scorta della tragedia di Genova. Come tutti i fatti di quest tipo, spenta l’eco di risonanza mediatica, si rischia di dimenticare troppo in fretta i problemi legati alla sicurezza”. Peruffo ricorda le numerose segnalazioni sulle condizioni del ponte autostradale sul Po, nel tratto Ferrara-Occhiobello, affermando che “a queste sollecitazioni la società di gestione ha garantito un monitoraggio costante e un intervento a breve, ci auguriamo sia così. Al contempo auspichiamo si intervenga con la medesima urgenza su tutto il territorio provinciale per scongiurare possibili tragedie”.

La consigliera si riferisce “allo stato dei cavalcavia presenti sulla Ferrara Mare, alcuni dei quali visibilmente soggetti all’usura del tempo e all’utilizzo intensivo, con armature delle strutture di cemento armato esposte in più punti. Forza Italia presenterà una mozione in Consiglio Provinciale per un urgente monitoraggio dei ponti, facendo appello al senso di responsabilità dei soggetti coinvolti, dal presidente della Provincia ai sindaci del territorio, perché si attivino prontamente nei confronti di Governo e Regione, oltre che con risorse proprie, per la messa in sicurezza delle opere infrastrutturali”.

Lodi (Lega Nord) ‘scrostatore’ di ferro e intonaco. Anche il segretario ferrarese della Lega Nord denuncia le condizioni dei ponti della Superstrada Ferrara-Mare, ma concentrandosi sulla situazione di una singola struttura sulla quale era già intervenuto circa un anno fa, ovvero il ponte di Gualdo che secondo Lodi dimostra “ancora una volta la pericolosità e lo stato di abbandono totale di queste infrastrutture”.

Nel video pubblicato sui propri social, il segretario del Carroccio si fa riprendere mentre ‘scrosta’ con un’asta pezzi di intonaco dai piloni del cavalcavia, mettendo a nudo l’armatura di ferro che si sbriciola anch’essa negli strati più esposti. “Il presidente della provincia Tagliani – afferma Lodi – deve assumersi le responsabilità non solamente scrivendo o annunciando spot assieme a sindaci compiacenti, bisogna agire in maniera dura , chiudere un ponte significa assumersi le responsabilità per poi non piangere disgrazie annunciare. Ricordo bene il sindaco Tagliani come mi attacco assieme ad altri sindaci, ora sarebbe il caso di ascoltare chi segnala, chi denuncia, chi ascolta i cittadini preoccupati per quel ponte”.

“Siamo stanchi di essere accusati di sciacallaggio – conclude il segretario leghista -, allarmismo o strumentalizzazione politica, i fatti parlano chiaro, quel ponte va chiuso. Tagliani faccia il suo lavoro e prenda di petto questa situazione senza rimbalzare la responsabilità tra gli enti, a Genova è successo che i video e le denunce sono rimaste inascoltate”.

Ro Ferrarese. Nel frattempo anche a Ro Ferrarese ci si attiva per il controllo delle infrastrutture: dal gruppo di Forza Italia, Maria Cristina Felisati ha inoltrato un’interpellanza per chiedere a chi compete la manutenzione del ponte tra Ro e Polesella e quali attività di manutenzione siano state e verranno effettuate.

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