Cronaca
7 Agosto 2018
In piazzetta Toti pugni e bastonate tra due gruppetti, probabilmente per questioni di spaccio. "Sono sempre gli stessi, bisogna riuscire ad allontanarli"

Nuova rissa in Gad: fermate due persone. I residenti: “Si sentono invincibili”

di Ruggero Veronese | 3 min

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“Abbiamo visto tutto dal balcone di casa: prima due ragazzi di colore hanno iniziato a litigare e a picchiarsi, poi sono arrivati i gruppetti dei loro amici e la situazione è degenerata”. Un nuovo episodio di violenza in piazzetta Toti ha scosso il vicinato del Quartiere Giardino, e solo l’intervento delle volanti della polizia di Stato ha messo fine a una rissa scaturita, molto probabilmente, tra due gruppi di spacciatori nigeriani che si contendono il traffico nella zona.

Le dinamiche e le modalità dello scontro sono quelle ormai tristemente conosciute come una consuetudine del quartiere: poco dopo le 9:30 il vicinato ha iniziato a sentire urla e imprecazioni dal parchetto di piazzetta Toti, e subito dopo passanti e residenti hanno visto due persone, una delle quali armata con un bastone, iniziare a picchiarsi vicino all’area di sgambamento per cani. Dalle panchine del parco e dal vialetto che porta alle mura sono quindi sopraggiunti i ‘rinforzi’ dei due litiganti, che hanno dato vita a una vera e propria rissa che ha coinvolto almeno due o tre persone per parte, alcune delle quali secondo i testimoni equipaggiate con altri bastoni o altre armi improvvisate (per questo episodio non risultano testimonianze relative a machete o altre armi da taglio).

Dopo qualche minuto sul posto sono sopraggiunte le volanti della polizia di Stato, che hanno messo in fuga i due gruppi riuscendo però a fermarne due, che sono stati portati in questura insieme a uno dei bastoni, posto sotto sequestro.

Diversamente però da quanto riportato da alcuni residenti, la Questura ha poi precisato che sulla base delle testimonianze raccolte non si può parlare di rissa in quanto le persone direttamente coinvolte risultano essere due. Di questi due cittadini nigeriani uno, un 22enne, è stato denunciato per minacce aggravate dall’uso di un bastone, prontamente sequestrato dagli operatori della Volante, con il quale ha rincorso il suo connazionale. All’arrivo degli operatori di Polizia vi era presente un terzo nigeriano il quale si è frapposto far i due litiganti al mero fine di dividerli, cercando di placare gli animi. In alcun modo, quindi – spiegano dalla Questura – il terzo nigeriano era coinvolto nella lite già in corso. “Nessuna prova raccolta, dunque – aggiunge la nota della Questura – va ad avvalorare tesi di risse o scontri fra bande come erroneamente diffuso. In ogni caso, la doverosa attività investigativa, volta a chiarire l’accaduto, è in corso”.

Circa mezz’ora dopo i fatti, alcuni residenti si ritrovano nei bar delle vie circostanti e raccontano l’episodio quasi con rassegnazione: “Si era già capito stamattina dalle prime urla cosa stava per capitare – racconta una signora che ha assistito ala scena dal balcone di casa – ma finché non scoppia il caos non interviene mai nessuno. Sono sempre gli stessi, quelli che spacciano quaggiù, e non si fa nulla per allontanarli definitivamente”.

Il barista mozambicano si è ritrovato spiazzato di fronte all’escalation di violenza a Ferrara: “Abito proprio sopra al parchetto e tutti i giorni assisto a queste scene assurde. Qualche sera fa stavo rientrando a casa con mia moglie e i miei figli e sono venuti a chiederci se volevamo della droga, proprio mentre passava una macchina della polizia. Fanno così perché sanno che non gli succede nulla e si sentono invincibili. Non ho mai visto una situazione così prima di Ferrara, neanche nelle grandi città. Prima di venire qua in ottobre stavo a Milano e quando ci sono situazioni di degrado di questo livello le forze dell’ordine intervengono in maniera dura e non permettono che si ripetano. È vero che in tribunale le persone vengono assolte o rilasciate, ma solo a Ferrara ho visto i criminali così sfacciati, che si permettono di spacciare per le strade dove passano volanti e camionette dell’esercito”.

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