Si è svegliato in stato confusionale su un prato, a pochi metri dall’autolavaggio di via Caretti, a Ferrara, ha raccolto da terra un cacciavite e lo ha puntato contro un dipendente dell’attività gridando: “Dove sono? Come sono arrivato qua?”.
È una vicenda che ha dell’inverosimile – e i cui dettagli dovranno essere chiariti dagli inquirenti – quella avvenuta intorno alle 15:30 nel piazzale dell’autolavaggio Cattel Wash. Dove un anziano di circa 80 anni è stato prima fermato dalla Polizia di Stato e poi soccorso dagli stessi agenti e dai dipendenti che erano stati aggrediti poco prima. I quali, passato lo spavento iniziale per l’assalto improvviso, si sono preoccupati per le condizioni di salute di una persona che si trovava in evidente difficoltà psicofisica.
In attesa che le indagini possano fare completa chiarezza su quanto avvenuto, questi sono i fatti a cui hanno assistito i testimoni presenti: l’anziano è stato visto alzarsi dal prato retrostante al piazzale dell’autolavaggio e camminare con passo incerto fino alle transenne che delimitano un’area in ristrutturazione. Lì ha raccolto da terra un cacciavite e si è avvicinato a un dipendente dell’attività, mulinando verso di lui l’arma improvvisata e chiedendo a gran voce come fosse arrivato e chi lo avesse portato fin lì.
Mentre il lavoratore cercava di parare ed evitare i colpi dello sconosciuto aggressore, il suo collega ha chiamato la polizia e una volante si è precipitata sul posto per fermare l’uomo e riportarlo alla calma. Che, una volta bloccato, è stato soccorso da agenti e personale dell’autolavaggio e aiutato a distendersi all’ombra, in attesa dell’intervento del 118.
Rimangono ovviamente molti punti interrogativi, che in realtà rispecchiano proprio i dubbi dell’anziano: chi lo ha portato e come è arrivato fino all’autolavaggio? Alcuni clienti hanno riferito allo staff di aver visto, circa mezz’ora prima del fatto, una donna arrivare nel piazzale in automobile, per poi aprire lo sportello del passeggero, far scendere l’uomo e aiutarlo a sdraiarsi sul prato, per poi ripartire. Un racconto che dovrà essere vagliato e verificato dagli inquirenti, prima di riuscire a sciogliere il ‘giallo’ dell’aggressione all’autolavaggio.
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