Comacchio. Nina Zilli voleva lasciare il segno a Comacchio e l’aveva già preannunciato in un’intervista a Estense.com, prima del concerto della Notte Rosa del 6 luglio scorso. “Trasformo l’ira in impegno”, erano le parole della cantante piacentina. Detto, fatto: dal palco del litorale ferrarese l’artista ha lanciato la sua condanna al ministro dell’interno Matteo Salvini e alla sua politica di respingimenti e chiusura delle frontiere.
“Basta guerre! – dice Zilli al termine di uno dei brani – Siamo nel 2018, tutti devono avere diritto alla vita. Fanculo Salvini, viva i bambini!”. Parole che sul momento si perdono nel clamore e nel trambusto dell’evento, senza suscitare particolari reazioni e polemiche.
Polemiche che però arrivano a tre settimane di distanza, quando nel pomeriggio di giovedì 26 luglio lo stesso Salvini pubblica sui propri canali social il video dell’episodio, condito da grafica e sottotitoli che condannano esplicitamente la cantante. “Insultare Salvini con soldi pubblici? Fatto”, scrive il ministro, riferendosi ai contributi pubblici su cui poggia l’organizzazione della Notte Rosa. Per poi aggiungere: “E il premio ‘furbizia’ dell’estate se lo aggiudica…”.
Come prevedibile, sulla pagina di Salvini si scatena un fuoco di fila contro la cantante, bollata come “zecca rossa” o “piddina” e invitata anche a “restituire i soldi pubblici” incassati per il concerto. Non mancano ovviamente anche numerosi interventi in difesa della cantante contro la “gogna social” scatenata dal post, non solo per quanto riguarda la presa di posizione di Zilli ma anche per quello che viene indicato come “colpo basso” da parte di Salvini, ovvero l’aver tirato in ballo la questione dei contributi pubblici per finanziare la Notte Rosa, e quindi mettendo in relazione la libertà di espressione dell’artista con la provenienza del suo cachet. “Ma se è davvero reato ogni volta che qualcuno insulta le autorità da un palco – scrive un utente – i primi comizi a saltare dovrebbero essere quelli di Salvini”.
Aggiornamento delle 15:45
Nel frattempo la cantante ha risposto a Salvini attraverso le pagine del Corriere della Sera, affermando che ribadirebbe il concetto cambiando solo le parole: “Mi sono fatta prendere dall’enfasi e ho detto quell’insulto. Me ne scuso, forse avrei dovuto dire abbasso, per quanto il vaffa sia stato sdoganato. Ma rimango della mia opinione, non ce la si prende con i bambini e con chi scappa dalla guerra”.
(Il video postato sulla pagina Facebook di Matteo Salvini)
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