Spettacoli
14 Giugno 2018
Sei concerti e due masterclass a palazzo Costabili con docenti di fama internazionale e allievi prodigio. L'associazione: "Ci allargheremo anche nei mesi invernali"

Ferrara Piano Festival: “Tenere viva l’attenzione sulla musica colta è un dovere etico”

di Elisa Fornasini | 3 min

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I migliori allievi e insegnanti di pianoforte provenienti da tutto il mondo si radunano nella città estense per la quinta edizione del Ferrara International Piano Festival che dal 2 all’11 luglio proporrà sei concerti e due masterclass a palazzo Costabili, “che ha una vocazione per la musica – sottolinea Paola Desantis, direttrice del museo Archeologico Nazionale che ha lì sede  – grazie all’acustica perfetta nel loggiato e nella sala del tesoro”.

La rassegna, organizzata dal pianista ferrarese Simone Ferraresi che da 13 anni vive e lavora a New York, “non è solo un festival pianistico ma anche e soprattutto un corso di perfezionamento per allievi di alto livello – puntualizza il suo ideatore – che vengono da ogni angolo del mondo per partecipare alle lezioni dei docenti di fama internazionale. I ragazzi stranieri, e questo è un altro aspetto bello da evidenziare, saranno per la maggior parte ospitati da famiglie ferraresi per vivere la città dall’interno”.

Le masterclass dei celebri professori Matti Raekallio (Juilliard School di New York) e Christopher Elton (Royal Academy di Londra) saranno aperte al pubblico (previo acquisto del pass su www.ferrarapiano.org), e si concluderanno con concerti degli allievi (alle 18.45 di giovedì 5 luglio e alle 18.30 di mercoledì 11 luglio), anticipati un’ora prima dalle visite guidate al museo di via XX Settembre, “al prezzo speciale di un euro – aggiunge la direttrice Desantis – per incentivare i giovani a scoprire la musica antica e la mostra di Spina”.

La manifestazione – per la prima volta organizzata in coproduzione dagli Amici di Ferrara International Piano Festival, l’associazione costituita in aprile a Ferrara come ‘gemella’ dell’omonimo ente della Grande Mela – intende allargarsi anche nei mesi invernali e “per sostenere nuovi concerti, magari anche di jazz – spiega il presidente Mauro Vignolo – lanceremo la campagna di adesione in autunno con un evento ad hoc”.

In attesa di scoprire le meraviglie invernali da 88 tasti, il Piano Festival presenterà altri quattro concerti serali: il 2 luglio con Michelle Candotti, pluripremiata a concorsi nazionali e internazionali che proporrà un programma dedicato a Chopin, Liszt e Debussy; e il 6 luglio con Daniele Borgatti, docente ferrarese del conservatorio Frescobaldi che si cimenterà in un percorso solista dal classicismo al romanticismo con Mozart, Mendelssohn, Beethoven e Brahms.

I due concerti premio, in programma sempre alle 21 e dedicati alle vincitrici della scorsa edizione, vedranno al piano Eva Gevorgyan (8 luglio), prodigio 14enne di Mosca con musiche di Chopin, Schumann, Rachmaninov e Hindemith e Martina Consonni (9 luglio), allieva dell’Accademia Pianistica di Imola con un recital tutto dedicato a Chopin. Per questi quattro spettacoli, il costo di ingresso sarà di 6 euro, ridotto a 3.

Nella “rete di collaborazioni con le realtà locali, che rende onore a una città d’arte e di cultura che si apre alla fruizione, produzione e formazione” come ribadito dal vicesindaco Massimo Maisto, ci sono anche il conservatorio Frescobaldi, il cui presidente ​Francesco Colaiacovo si dice “rammaricato dal fatto che le eccellenze uscite dal conservatorio fanno fatica a rimanere in città e vanno all’estero per lavorare”, e Ferrara Musica, rappresentata dal neo direttore e vicedirettore del teatro Comunale Dario Favretti che ha ben chiaro perché sostenga questo festival fin dal 2014: “In un momento in cui non si riesce ad avere un ricambio del pubblico vecchio, tenere viva l’attenzione sulla musica colta è un dovere etico“.

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