Attualità
29 Maggio 2018
In Cna il convegno per approfondire le misure di sicurezza: "Più responsabilità e meno deroghe agli organizzatori"

Eventi e sagre dopo la circolare Gabrielli: “I maggiori costi per la sicurezza sono benvenuti”

di Ruggero Veronese | 3 min

Leggi anche

Ancora allerta gialla. Arrivano i temporali nel Ferrarese

Dopo quella per vento e stato del mare, la Protezione Civile dell'Emilia-Romagna ha emanato una nuova allerta gialla per il Ferrarese che sarà valida dalla mezzanotte di mercoledì 17 fino a quella di giovedì 18 aprile e riguarderà l'arrivo di temporali

Al Summer Festival arrivano i Die Antwoord

I Die Antwoord - gruppo musicale alternative hip hop sudafricano di Città del Capo - composto da tre membri, Ninja, Yolandi Visser e DJ Hi-Tek si esibirà sul palco del Ferrara Summer Festival con la prima tappa estiva in Italia sabato 29 giugno

Caso Cidas. A processo il vicesindaco

Al termine dell'udienza preliminare sul caso Cidas, dopo oltre un'ora di discussione, il gup Carlo Negri ha rinviato a giudizio il vicesindaco di Ferrara Nicola Naomo Lodi e il presidente della cooperativa Daniele Bertarelli

Da giugno dell’anno scorso è in atto un’importante rivoluzione nel mondo degli eventi e delle manifestazioni, che oggi richiedono maggior impegno e responsabilità da parte degli organizzatori. Parliamo della ‘circolare Gabrielli’ (dal cognome dell’attuale capo della polizia) emanata dopo i fatti di piazza San Carlo a Torino, dove nel giugno 2017 una donna perse la vita e 1527 persone rimasero ferite a causa dell’enorme massa di persone prese improvvisamente dal panico che si accalcavano per cercare una via di fuga.

Il fatto ha aperto il dibattito sulle misure di sicurezza durante gli eventi pubblici in tutta Italia e la circolare Gabrielli ha di fatto posto le linee guida per il nuovo corso, che si possono sintetizzare in: più coordinamento tra gli enti, meno deroghe normative e più responsabilità (e costi) in capo agli organizzatori privati.

Proprio quest’ultimo punto è il più critico per gli organizzatori degli eventi, in particolare quelle di piccole dimensioni o nei contesti provinciali – si pensi alle sagre nei comuni ferraresi – i cui bilanci si reggono spesso su equilibri molto delicati. Lo scopo del convegno che si è svolto alla Cna era quindi quello di svolgere un confronto tra enti pubblici (in particolare Comune, questura e prefettura) e gli organizzatori di festival ed eventi ferraresi, per chiarire cosa aspettarsi e richiedere gli uni dagli altri.

Pur affrontando la questione da diverse angolature, un concetto viene più volte ribadito da Roberto Serra (assessore al commercio), Riccardo Cavicchi (presidente Cna), Pietro Scroccarello (capo gabinetto della questura) e Adriana Sabato (vicario del prefetto): dopo i fatti di Torino diventa ancora più centrale il ruolo del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica (a cui partecipano tutti gli enti citati, oltre a carabinieri e guardia di finanza), che deve promuovere o bocciare il piano di sicurezza redatto e proposto dagli organizzatori degli eventi.

Il senso generale delle linee guida tracciate da Gabrielli, come spiega Scroccarello, sta nell’avvicinare il mondo degli eventi al percorso già intrapreso per il calcio e le grandi manifestazioni sportive, dopo la morte dell’agente Filippo Raciti che perse la vita nel 2007 durante i disordini nel derby Catania-Palermo.

“Anche in quel caso c’erano già tutte le normative in vigore – afferma il capo di gabinetto – ma si andava avanti per deroghe: gli eventi si facevano comunque, perché c’erano le forze dell’ordine a garantire il tutto. A quel punto il Decreto Amato ha chiarito il concetto: se gli stadi non sono a norma e non c’è personale interno formato anche in materia di sicurezza, le gare non si disputano. Il punto non è proibire o vessare un evento, ma assegnare a chi lo organizza un ruolo di responsabilità all’interno di un gruppo di lavoro”.

La dottoressa Sabato affronta poi il tema più spinoso, quello dei costi aggiuntivi – tra personale, burocrazia e servizi – che gli eventi dovranno sostenere. “È inutile negare che c’è un aggravio dei costi – afferma il prefetto vicario -, ma mi sento di dire che fa parte di una evoluzione culturale che si rispecchia nelle normative, esattamente come è successo nel mondo del lavoro, e per questo si tratta di costi benvenuti. Nessuna delle normative è nuova: stiamo parlando di direttive che hanno messo in atto il concetto secondo cui ogni riunione in un luogo pubblico deve essere valutata secondo i profili della ‘safety’ (incolumità dei presenti, ndr) e della ‘security’ (ordine pubblico, ndr)”.

Per quanto riguarda il ruolo dell’Amministrazione comunale, sta soprattutto nello snellimento e nell’agevolazione delle procedure e dei passaggi intermedi tra chi organizza un evento e la commissione provinciale che ne valuterà i permessi. “Abbiamo composto una unità di progetto per arrivare a un iter il più snello possibile – afferma Serra -, ma richiede la collaborazione di tutti gli operatori, in particolare per far pervenire la documentazione con tempestività e completezza”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com