Attualità
22 Maggio 2018
Calano furti e rapine, ma aumentano i reati legati agli stupefacenti (+83%). Il prefetto: "Cresciuta l'attività di prevenzione e contrasto". In arrivo nuove telecamere

Sicurezza a Ferrara: più spaccio ed estorsioni, occhi puntati su droghe e bullismo

di Elisa Fornasini | 4 min

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Nuovi occhi elettronici sulle principali vie di accesso alla città, più attività di prevenzione e contrasto al consumo e spaccio di droghe, maggiori servizi interforze di controllo straordinario del territorio tra zona Gad, centro storico e frazioni.

È la ricetta per il rafforzamento della sicurezza a Ferrara emersa dall’ultima riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura, che ha portato alla sottoscrizione del “patto per l’attuazione della sicurezza urbana” siglato dal prefetto Michele Campanaro e dal sindaco Tiziano Tagliani.

“Una nuova tappa, per rimanere nella metafora ciclistica del Giro d’Italia, per rafforzare le sinergie con le istituzioni locali come voluto dal ministero dell’Interno che, attraverso il decreto Minniti, permette l’ampliamento del sistema di videosorveglianza – fa gli onori di casa il prefetto -. Il sistema è già sufficientemente idoneo in città ma viene integrato con nove telecamere di ultima generazione per una copertura sempre più totale”.

Una copertura in una città in cui il trend della criminalità è ancora in calo. Analizzando i dati della banca dati interforze sull’andamento della criminalità a Ferrara, l’unico reato che registra il segno ‘più’ è lo spaccio che catalizza un +83,87% nel trimestre 2018, con 57 reati commessi tra gennaio e marzo rispetto ai 31 dello stesso periodo del 2017. Destano preoccupazione anche i dieci casi di estorsione registrati nei primi mesi dell’anno (erano 3 nell’intero arco del 2017) che rappresentano un campanello d’allarme per il bullismo, per cui a breve verrà riaggiornato il protocollo specifico con la procura dei minori.

“Non esiste il reato di bullismo, ma uno dei reati spia è quello dell’estorsione – conferma il comandante dei Carabinieri, colonnello Andrea Desideri -. Di questi episodi, il 70% è collegato al fenomeno del bullismo a scuola con strascichi anche fuori. Il caso seguito dall’Arma (quello dei bulli del Mc, ndr) ha spronato altri ragazzi a denunciare episodi di estorsione, il numero è contenuto ma la nostra attenzione rimane alta”.

In netta diminuzione risultano i “delitti predatori più odiosi per la gente comune” come le rapine (18 nel trimestre 2018 rispetto alle 31 del 2017, pari a una diminuzione del 41,94%). In lieve calo anche i furti (1043 i colpi commessi nei primi tre mesi dell’anno rispetto ai 1069 del trimestre precedente, -2,43%) e i danneggiamenti (177 gli episodi rispetto ai 183 del trimestre 2017, pari a meno 3,28%). I reati sono complessivamente calati del 4,58%, con 1751 delitti commessi nel trimestre 2018 rispetto ai 1835 del medesimo periodo 2017.

“L’andamento del fenomeno criminoso ci mostra una flessione significativa e percentualmente apprezzabile – commenta il prefetto -, il cui unico incremento riguarda lo spaccio perché è cresciuta l’attività di prevenzione e contrasto, anche tramite l’aumento dei servizi straordinari interforze effettuati da dicembre ad aprile con rinforzi a tempo determinato“.

Si tratta di sei unità aggiuntive dai reparti di prevenzione crimine della Polizia di Statocinque dalle Compagnie di intervento operativo dell’Arma dei Carabinieri e due dai Baschi verdi della Guardia di Finanza, coadiuvatati dalla Polizia Municipale. Oltre ai 12 militari dell’Esercito impegnati nell’operazione Strade Sicure, “che hanno avuto un impatto positivo sulla città (portando a 500 identificazioni, 8 denunce, 5 arresti e sequestro di 400 grammi droga) nonostante lo scetticismo iniziale”.

Più controlli fisici ma, come visto, anche elettronici. Le ulteriori nove telecamere – che si aggiungono alle 70 già attive (18 attorno allo stadio, 32 nel centro abitato e 20 nelle frazioni e zone periferiche per il controllo di vicinato) – chiuderanno la cinta urbana di accesso alla città per “monitorare i mezzi in entrata e uscita” specifica l’assessore Aldo Modonesi, prima di annunciare che “stiamo sviluppando un percorso con la Regione per aggiungere altre 25 telecamere in centro storico e nelle zone periferiche”.

Entro il 30 giugno il Comune dovrà presentare il progetto tecnico di videosorveglianza che, dopo l’approvazione del comitato, verrà sottoposto al ministero per accedere ai contributi, così da avere una “forma di monitoraggio più larga a supporto delle attività delle forze dell’ordine – dichiara il sindaco -, specie contro i reati ordinari (in diminuzione) e lo spaccio (in aumento) perché sono cresciute le nostre capacità di contrastare un fenomeno di rilevo sociale, sanitario e culturale con sequestri ingenti di sostanze stupefacenti”.

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