Spal
21 Maggio 2018
I biancoazzurri si impongono 3-1 contro i blucerchiati mandando in visibilio il pubblico del “Paolo Mazza” che può finalmente festeggiare una sofferta salvezza e un altro anno in Serie A

IL SOGNO SPAL CONTINUA

di Federico Pansini | 7 min

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Davanti ad una cornice di pubblico meravigliosa, nonostante il meteo ed un campionato di grande sofferenza, i biancoazzurri battono il Pineto trovando la terza gioia consecutiva e soprattutto la salvezza aritmetica.

Spal, c’è il Pineto tra i biancazzurri e la salvezza

Chiudere il discorso salvezza, con un occhio puntato anche ai risultati delle altre. Nella gara di oggi contro il Pineto, l’ultima di campionato al “Mazza”, la Spal vuole chiudere bene la stagione davanti al proprio pubblico prima della trasferta di Olbia: la vittoria contro gli abruzzesi garantirebbe agli estensi la salvezza matematica

(Foto di Alessandro Castaldi)

Ore 20 in punto di domenica 20 maggio 2018. La Spal conquista una salvezza straordinaria e impensabile, da matricola del massimo campionato dopo 49 anni di assenza. Lo fa coronando un percorso fatto di sofferenza e sacrifici, all’insegna di umiltà, cuore e senso di appartenenza. Contro ogni pronostico, con la forza di chi non si stanca di inseguire i sogni. La favola meravigliosa dei ragazzi di mister Semplici continua e continuerà anche il prossimo anno. Nuovamente in serie A. Spal-Sampdoria finisce 3 a 1, e a Ferrara inizia una serata di festa, l’ennesima colorata di biancazzurro.

LA GARA. Due anni e poco più da Spal-Arezzo, 23 giugno 2016. Dodici mesi e sette giorni dopo Ternana-Spal. Il “Paolo Mazza” è teatro di una nuova data potenzialmente storica per i colori biancazzurri: a Ferrara va in scena l’ultimo appuntamento del massimo campionato 2017-2018 ed è il più importante per Antenucci e compagni, che contro la Sampdoria si giocano una salvezza storica, dopo l’altrettanto storico ritorno nel massimo campionato al termine di un ‘digiuno’ durato 49 anni anni.

Attesa febbrile in città ed entusiasmo misto ad un tumulto di emozioni accompagnano la settimana dei ragazzi di mister Semplici, che non a caso definisce, alla vigilia, la gara contro i blucerchiati come la più importante degli “..ultimi 50 anni di storia spallina”. I biancazzurri scendono in campo sapendo che il destino è nelle loro mani: con una vittoria, indipendentemente da quanto potrà accadere sugli altri campi delle dirette concorrenti nell’avvincente lotta per non retrocedere, sarebbe salvezza. Senza se e senza ma. Diversamente, tifosi e squadra estense dovranno attendere i finali delle partite di giornata, con un particolare occhio di riguardo a Napoli-Crotone, perché in caso di arrivo a pari punti, la classifica avulsa premierebbe sempre la Spal grazie agli scontri diretti.

Semplici deve fare i conti con le squalifiche: Salamon, Everton Luiz e Cionek pagano con un turno di stop le ammonizioni rimediate a Torino. Si svuota al tempo stesso l’infermeria con Lazzari, Viviani e Mattiello che tornano abili e arruolati dopo aver superato i rispettivi acciacchi. Il tecnico toscano li lancia nella mischia sin dal 1’, con Simic a prendere il posto di Cionek in difesa: inizialmente in panchina sia Schiattarella che Costa.

Nota di colore: Borriello chiude la sua annata spallina, la prima e probabilmente anche l’ultima, con una non convocazione per scelta tecnica. Dopo 5 mesi di assenza per un non meglio precisato infortunio muscolare, una presenza ‘social’ al contrario attivissima, 15 presenze e una sola rete, ad agosto 2017, in occasione di Spal-Udinese.
Il “Mazza” è completamente sold-out, da Genova sono circa 500 i supporters blucerchiati sistemati nel settore ospite. Il clima è strepitoso sin dalla presentazione degli undici di partenza ed arriva il momento del ‘muro’ della Ovest che srotola il bandierine copri curva e l’ennesima promessa d’amore ai colori biancazzurri con la scritta ai piedi del settore: “Che sarà sarà, ovunque ti seguirem ovunque ti sosterrem”.

Si comincia. Partenza della Spal micidiale: passano appena 3’ e arriva la prima conclusione di Grassi ribattuta in corner dalla difesa ospite. Calcio d’angolo con la sfera che arriva ad Antenucci, bravissimo a puntare sulla corsia mancina e scodellare a centro area, altra respinta, controlla Viviani che salta un avversario e calcia con il mancino verso Belec, trovando una deviazione di Caprari prima che la palla capiti sui piedi di Felipe che insacca in posizione di off side. Il “Mazza” esplode di gioia, poi si interrompe per qualche secondo perché Di Bello ferma tutto indicando il dischetto per un tocco con il braccio del 9 blucerchiato, ammonito. I secondi passano, interminabili, prima che il direttore di gara si consulti con la regia Var: nessun dubbio, penalty confermato. Sul dischetto va Antenucci: destro ad incrociare implacabile del capitano biancazzurro, che trafigge Belec. Questa volta, si, il “Mazza” può esultare e ribollire di entusiasmo. Biancazzurri in vantaggio, e doppia cifra per il capitano biancazzurro.

Modo migliore di iniziare il match per la Spal non poteva esserci. La gara sembra in piena gestione per i ragazzi di mister Semplici fino al 18° quando Caprari semina il panico in area estense lasciando sul posto con una serie di dribbling i difensori biancazzurri: Gomis è miracoloso nel respingere il tiro dell’attaccante sampdoriano, poi sulla respinta del portiere a porta completamente sguarnita Praet mette clamorosamente sul fondo. Che brivido.

Intanto arrivano buone notizie di Napoli dove Milik porta in vantaggio i padroni di casa sul Crotone: alla mezzora del primo tempo i biancazzurri sono momentaneamente salvi.
La gara al “Mazza” si mantiene vivissima: al 32° altro brivido procurato dal duo Caprari-Praet, con il primo fermato in extremis dalla difesa estense, e il belga che raccoglie il pallone dal limite e prova un destro che termina sul fondo di pochissimo alla destra di Gomis.

Poi ecco l’episodio che probabilmente cambia la gara: è il 33° quando Caprari, già ammonito, entra con il piede a martello su Felipe. Secondo giallo e conseguente espulsione per il numero 9 ospite che lascia la Sampdoria in inferiorità numerica proprio mentre arriva il raddoppio del Napoli. Sale alto l’entusiasmo dei tifosi biancazzurri che sentono il traguardo avvicinarsi sempre di più.

La Spal avrebbe pure l’occasione per raddoppiare pochi secondi più tardi ma Antenucci e Paloschi non riescono a concretizzare al meglio una azione di contropiede davanti a Belec. Ci prova anche Grassi, allo scoccare del 43°: il suo destro al volo su corner di Viviani sfila di pochissimo sul fondo.

Dopo 4’ di recupero, si chiude la prima frazione. La Spal, in vantaggio di risultato e numerico, è a 45’ da una salvezza mai così vicina. Al rientro in campo un applauso di tutto il “Mazza” accompagna lo striscione esposto dal settore ospite che recita: “Federico Aldrovandi”.

In campo la prima novità è rappresentata dalla sostituzione nelle file della Samp: Quagliarella prende il posto di Ramirez. Passano 5’ e la Spal mette definitivamente in ghiaccio la partita: Kurtic serve Viviani che scodella perfettamente sul secondo palo dove arriva Grassi per il colpo di testa sotto la Ovest del raddoppio spallino. Il “Mazza” è una bolgia di cori e applausi, clima da brividi. E i biancazzurri volano, trascinati da un pubblico meraviglioso: passano 2’ e ancora Viviani apre magistralmente sulla trequarti mancina per Antenucci che controlla, entra in area e con uno splendido movimento a rientrare si porta la palla sul destro che non concede alcuna speranza a Belec per il tris estense e la festa prende il via anche sugli spalti.

Ovazione per Lazzari che lascia il campo al 13° della ripresa, sostituito da Costa. All’esterno, vero e proprio simbolo della storia recente biancazzurra e seguito da numerose squadre blasonate e a Schiavon che potrebbe aver vestito per l’ultima stagione una maglia che sente come una seconda pelle, la Ovest dedica uno striscione ed un pensiero di grande affetto: “Eros e Manuel simboli di coraggio e dedizione per sempre nel cuore della Ovest”.

Mentre sugli spalti il “Mazza” salta sul coro classico nei confronti dei rivali bolognesi, la gara prosegue senza particolari scossoni: Antenucci e Paloschi sfiorano il 4° gol, la Sampdoria trova il primo sigillo della gara al 20° grazie al destro di Kownacki che conclude alle spalle di Gomis dopo una azione insistita degli ospiti.

Quando è da poco passata la mezzora, un’altra ovazione accompagna l’uscita dal campo di Viviani, protagonista di giornata con il rigore procurato e due assist: il numero 77 lascia il posto a Schiattarella, altro protagonista altrettanto osannato dal pubblico di fede spallina. Secondo campo anche in casa Samp: Verre rileva Capezzi.

C’è tempo pure per l’esordio in serie A di Marchegiani che concede là standing ovation ad Alfred Gomis, altro simbolo della salvezza spallina. Si entra nei minuti finali e la partita di fatto si conclude ben prima del 90° con le squadre a fare accademia e lo spettacolo si sposta sugli spalti con i tifosi pronti a iniziare una notte di festa al fischio finale. Segna anche Paoloschi, ma il Var annulla per fuorigioco. Poco male, perché arriva il triplice fischio. La Spal corona il suo sogno e scrive una nuova, stupenda pagina di storia del calcio a Ferrara.

SPAL-SAMPDORIA 3-1
Spal (3-5-2): Gomis 6 (45 st Marchegiani ng); Simic 7, Vicari 6.5, Felipe 6.5; Lazzari 6.5 (13’ st Costa 6.5), Kurtic 6, Viviani 8 (32’ st Schiattarella ng), Grassi 7.5, Mattiello 6.5; Paloschi 6.5, Antenucci 8.5. A disp.: Poluzzi, Bonazzoli, Floccari, Vaisanen, Esposito, Schiavon, Vitale, Dramé, Russo. All. Semplici 9.

SAMPDORIA (4-3-1-2): Belec; Bereszinski, Andersen, Regini, Murru; Linetty, Capezzi (33’ st Verre), Praet; Ramirez (1’ st Quagliarella); Kownacki, Caprari. A disp.: Krapikas, Tozzo, Alvarez, Ferrari, Strinic, Silvestre, Torreira. All.: Giampaolo.

MARCATORI: 4’ pt rig., 7’st Antenucci, 5’ st Grassi, 20’ st Kownacki
ARBITRO: Di Bello da Brindisi 6.5.

Note: giornata calda e soleggiata, terreno in perfette condizioni. Spettatori: 13.100. Ammoniti: Caprari, Linetty, Viviani per gioco non regolamentare, Quagliarella per proteste. Espulso: Caprari al 32° pt per somma di ammonizioni. Angoli: 5-3 Spal. Recupero tempo: 4’ pt, 3’ st.

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