Attualità
20 Maggio 2018
Il sindaco e Modonesi ottimisti dopo sei anni di lavori: "Compiute scelte strategiche: chi verrà dopo potrà contare su strumenti più efficaci"

Tagliani: “La ricostruzione un’occasione per riqualificare la città”

di Ruggero Veronese | 3 min

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Il terremoto del 2012 ha lasciato profonde ferite a Ferrara, ma si è rivelato anche un’occasione per recuperare e intervenire su decine di immobili pubblici e privati verso i quali, in condizioni normali, difficilmente sarebbe stato possibile indirizzare attenzione e risorse. Non nasconde il proprio ottimismo il sindaco Tiziano Tagliani che dal cantiere di Casa Nicolini – dove sorgerà la nuova biblioteca pubblica per ragazzi – ha tirato le somme su sei anni di ricostruzione post-sisma. Dal 2019 Ferrara uscirà infatti dal ‘cratere’ del terremoto e, di conseguenza, dal regime di aiuti e agevolazioni ai comuni colpiti. Sei anni che secondo il sindaco sono stati sfruttati efficacemente dall’amministrazione e dagli uffici tecnici municipali, con 206 milioni di euro di aiuti appaltati in lavori già effettuati o da ultimare entro il 2021.

Pur sottolineando la gravità dei danni non recuperabili – le 27 vittime del terremoto,  di cui sei nel ferrarese – Tagliani si mostra quindi soddisfatto delle scelte compiute dagli enti durante la ricostruzione: “Se pensiamo ad altre realtà italiane che dopo sei o dieci anni dal terremoto sono ancora lì a chiedersi come fare, ci fa piacere poter dire che l’anno prossimo, quando saremo fuori dal cratere, saremo in grado di muoverci con le nostre gambe. La città ha saputo usare il terremoto come elemento di riqualificazione funzionale e per compiere scelte strategiche. Domani il mondo dell’economia e chi verrà dopo di noi potrà contare su strumenti più efficaci”. Il riferimento è soprattutto ai beni monumentali come i Palazzi Massari, Schifanoia e Diamanti, Porta Paola, la Certosa o il Castello Estense, ma anche a interventi di riqualificazione come l’inaugurazione dell’Urban Center nella palazzina dell’ex Mof: “Abbiamo la consapevolezza – continua il sindaco – di essere riusciti a salvaguardare il patrimonio e a dare al patrimonio un valore diverso”.

Ma la gran parte delle risorse, comprensibilmente, è stata rivolta agli innumerevoli interventi su immobili meno conosciuti. Come Casa Nicolini in cui si svolge la presentazione: una palazzina a pochi metri dalla Biblioteca Ariostea in cui erano accorpati vari appartamenti, gravemente danneggiati dal sisma. Oltre a consolidare la struttura, i lavori sono serviti per ‘uniformare’ la palazzina in un singolo corpo, che ospiterà una biblioteca per giovani accessibile anche dal giardino dell’Ariostea. A descrivere questo e altri interventi, anche rivolti ai privati, è l’assessore ai lavori pubblici Aldo Modonesi, secondo cui “penso che abbiamo utilizzato nel migliore dei modi questa importante mole di finanziamenti, sia per la qualità degli interventi che per la rapidità con cui sono state raccolte le segnalazioni. Fin da subito, oltre al consolidamento strutturale, abbiamo cercato di pianificare un rilancio di questi beni e di ridurre al minimo il disagio per ferraresi e turisti”. Secondo i dati di Modonesi i 1346 sfollati del 2012 sono ormai ridotti a 12, per un totale di 323 alloggi sistemati, mentre i cantieri hanno dato lavoro a 270 imprese.

Protagonisti della giornata anche i tecnici degli uffici comunali che si sono occupati delle pratiche, delle progettazioni e dello svolgimento dei cantieri, che ricevono i complimenti di Tagliani e Modonesi: “Abbiamo lavorato in un clima di grandissima collaborazione reciproca – afferma Tagliani -, ma il merito è anche di tutta la squadra che va dal governo centrale alle associazioni sul territorio. Credo che sia passata anche una certa cultura della sicurezza per quanto riguarda le normative e le costruzioni, che è il modo migliore per uscire dal cratere del terremoto”.

LAVORI POST SISMA – LA SCHEDA

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