Politica
18 Aprile 2018
Avanzo di bilancio di 1,5 milioni. Il sindaco: "Abbassiamo le tariffe e aumentiamo gli educatori di sostegno". Controlli a sorpresa nelle mense

Sconti su rette di nidi e materne. Tagliani: “Un bel risparmio per le famiglie”

di Elisa Fornasini | 3 min

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Facendo un paragone con il 2023, fra le principali entrate correnti si registra un aumento della RcAuto (da 11,5 milioni a 11,9) e dell’imposta provinciale di trascrizione (Ipt), passata dai 9,7 milioni del 2023 ai 10,4 dell’anno scorso. Un andamento che lentamente sta riallineando l’entrata al periodo pre-covid.

Diminuire le rette del 10% di tutti i nidi e materne comunali a partire da settembre. È una proposta che piacerà sicuramente ai genitori quella avanzata dall’Istituzione Scuola che intende sfruttare l’avanzo di amministrazione (pari a 1,5 milioni di euro) per abbassare le tariffe e venire incontro alle esigenze delle famiglie, indipendentemente dall’Isee, anche se comporterà un mancato introito di 200mila euro all’anno.

“Il risparmio di 364mila euro nel 2017 e l’accantonamento delle riserve precedenti ci consente di avere un importante plafond per proseguire il percorso di abbassamento delle tariffe, iniziato lo scorso anno scolastico con la riduzione del 10% dei costi della mensa” annuncia il sindaco Tiziano Tagliani che, numeri alla mano, mostra come “il Comune sostenga la stragrande maggioranza dei costi della scuola (17 milioni su 23 totali); solo il 20% grava sulle famiglie che coprono i restanti 5 milioni per rette, mense e trasporto scolastico con i contributi dello Stato”.

Se il 2017 è stato l’anno del completamento dell’esternalizzazione della Pacinotti e Jovine (“una gestione indiretta che ha ridotto i costi e incontrato il favore delle famiglie” riferisce il primo cittadino), l’aspetto economico e morale che preme di più sull’offerta educativa è l’investimento di 1,9 milioni per l’integrazione scolastica degli alunni disabili o con difficoltà di apprendimento.

“Il rapporto tra la spesa per l’integrazione e la popolazione scolastica è uno dei più alti in Italia” evidenzia Tagliani che legge questo dato come una “situazione epidemiologica complicata dei bambini” ma anche come una “ottima risposta delle istituzioni nell’inserire educatori di sostegno nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado”.

Attenzione in questo senso – aggiunge l’assessora alla Pubblica Istruzione Cristina Corazzari – viene anche dal “rinnovo delle convenzioni con le scuole d’infanzia paritarie che destinerà maggiori risorse per garantire il diritto di accesso alla scuola dei bambini con disabilità”. Un “importo consistente ma non ancora quantificato” che verrà finanziato sempre con l’avanzo di amministrazione, il quale verrà applicato e reintegrato anche per la sicurezza: 300mila euro verranno infatti dedicati alla manutenzione ordinaria delle strutture scolastiche.

A decretare questo “saldo positivo” è l’intensificazione delle attività per il recupero delle morosità, anche grazie  all’informatizzazione dell’Isee. Un problema preoccupante (i mancati pagamenti sono passati dal 3% al 12% in cinque anni) ma in via di miglioramento perché “abbiamo accelerato le procedure per la riscossione delle morosità – spiega il direttore dell’Istituzione Servizi Educativi Mauro Vecchi – sia con metodi bonari, con invio di sms ed email, sia mediante la riscossione coattiva“. Quest’ultima azione ha interessato gli utenti non paganti dell’anno scolastico 2014-15, ma entro quest’anno verranno sollecitati anche i morosi del 2016-17, “così azzeriamo i pagamenti pregressi e ci mettiamo a pari”.

Sull’attenti anche le mense scolastiche, già nel mirino del M5S che aveva presentato un esposto all’Anac sull’appalto a Cir Food. “L’Anticorruzione ha confermato che l’amministrazione ha agito correttamente – fa sapere il sindaco – ed è già partito il controllo qualità, a sorpresa in tutte le mense, che erogano più di 644mila pasti all’anno a oltre 6mila bambini”.

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