Cronaca
14 Aprile 2018
Ci sono nove nuovi indagati per la gestione 2007-2013. I pm estensi stanno compiendo verifiche su un centinaio di denunce da parte delle Fiamme Gialle

Crac Carife, l’indagine sulla gestione precommissariamento si allarga

di Daniele Oppo | 3 min

Leggi anche

Mazzette alla Motorizzazione. Trentotto scelgono l’abbreviato

Di nuovo in aula il processo per le presunte mazzette alla Motorizzazione Civile di Ferrara, scoperte dalla maxi-inchiesta Ghost Inspections grazie al lavoro degli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia Stradale, dietro il coordinamento del pm Andrea Maggioni, titolare del fascicolo di indagine, che ha chiesto il rinvio a giudizio di 74 persone

Servizio interforze. Quarantasette controlli e un arresto

Forze di Polizia ancora in campo in un servizio congiunto e sinergico. Quarantasette i veicoli controllati con alcune sanzioni elevate e l'identificazione di 41 persone. Una di queste è stata accompagnata in caserma per l'identificazione ed è scattato l'arresto

L’indagine sulla gestione pre-commissariamento (dal 2007 al 2013) della Carife si allarga e dovrebbe anche allungarsi: la procura verso la metà del mese di marzo ha chiesto una proroga di sei mesi e inserito nella lista degli indagati altre nove persone.

Si tratta di indagini separate (ma strettamente connesse) da quelle per l’aumento di capitale del 2011 che sono già arrivate alla fase processuale, con il dibattimento che si aprirà il prossimo 18 giugno.

Oltre ai 25 nomi già inclusi inizialmente, i pm Barbara Cavallo e Stefano Longhi hanno individuato altre persone che potrebbero essere coinvolte nelle ipotesi di bancarotta fraudolenta per dissipazione e per distrazione. Sono gli ex dirigenti della Fondazione Carife, Piero Puglioli e Guido Reggio – che vennero indagati anche per l’aumento di capitale ma poi vennero archiviati -; Michele Sette (ex responsabile della direzione Finanza, tra gli imputati nel processo per l’aumento di capitale); il direttore commerciale della banca, Gabriele Galliera; l’ex dirigente della “zavorra” Commercio e Finanza Spa – Leasing & Factoring, società di Napoli venne assorbita da Carife in un’ottica di espansione ma che con le sue perdite astronomiche (oltre un miliardo di euro di esposizione) fu fra le cause del dissesto; Raffele Petrone della FinPosillipo che partecipò all’aumento di capitale. Anche qui vengono indagati i vertici di CariCesena: Germano Lucchi, Maurizio Teodorani e Adriano Gentili, anche loro imputati nel processo che partirà a giugno.

Gli altri nomi già noti da tempo sono quelli di di Gennaro Murolo, dg per 10 anni fino al 2009, Alfredo Santini, presidente fino all’aprile 2010, e poi il sostituto di Murolo – che nel frattempo si dimise -, Giuseppe Grassano in carica un anno dal settembre 2009 a quello del 2010. Dopo di lui Daniele Forin, direttore generale fino all’arrivo dei commissari nel 2013 e con lui il presidente Sergio Lenzi, che nel frattempo era subentrato a Santini. Ancora, l’ex vicepresidente Mauro Barzetti, ma il suo nome sembra essere saltato nell’atto di accoglimento della richiesta di proroga. Oltre agli amministratori di alto rango, ci sono poi i consiglieri: Giuseppe Vancini, Riccardo Fava, Paolo Govoni, Corradino Merli, Renzo Ricci, Tiziano Artioli, Antonio Bondesani, Andrea Calamanti, Aleandro Capatti, Simonetta Talmelli, Ennio Manuzzi, Mario Guidi, Massimo Marchetti, Teodorico Nanni. Tra gli ex sindaci i nomi sono quelli di Paolo Lazzari, Luigi Argentini, Valter Bignozzi, poi i loro successori dal 2010: Stefano Leardini, Andrea Malfaccini, Marco Massellani.

Il conto degli indagati sale così a 34 ma potrebbero anche aumentare dato che la Guardia di Finanza ha provveduto a redigere denunce per un centinaio di ipotesi di reato in merito a condotte realizzate da più persone – in molti casi sempre le stesse e riferite a soggetti già indagati – per le quali è ora necessario del tempo per compiere ulteriori accertamenti da parte della magistratura.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com