Turismo e vacanze
26 Marzo 2018
Un percorso turistico culturale attraverso Emilia, Toscana e Veneto alla scoperta di mostre e territori straordinari

Proposte per una Primavera Green in Italia

di Tiziano Argazzi | 5 min

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Mentre l’inverno sta lentamente lasciando spazio alla primavera ed i colpi di coda, rappresentati dal vento gelido delle settimane scorse provenienti dalle regioni artiche, cresce in tutti la voglia di verde e di fiori. E, per soddisfare questo desiderio, le occasioni in Italia certo non mancano.

Ecco di seguito alcune suggestioni, tutte scelte per una doppia valenza: un evento ed il territorio di riferimento. L’evento, temporaneo, deve essere di forte attrattività; il territorio è rappresentato da una zona magnifica da scoprire nel momento in cui il verde è più bello e luccicante. Il percorso di arte e cultura proposto inizia dalla Reggia di Colorno (nella foto in alto) in provincia di Parma e termina a Treviso città d’arte e d’acqua, passando per varie località in Emilia, Toscana e Veneto.

Il primo evento si svolge nel sontuoso Parco della Reggia di Colorno, nel parmense. Qui, in un contesto di straordinaria bellezza, dal 20 al 22 aprile, è in calendario la 25esima edizione de “Nel segno del Giglio”, raffinata rassegna del giardinaggio di qualità che ha tra i suoi padri nobili niente di meno che il grande Ippolito Pizzetti. La mostra è l’occasione per andare alla scoperta delle altre infinite meraviglie di questa terra: parchi naturalistici e parchi storici; ma anche castelli, ville, insediamenti religiosi che, insieme alla gastronomia, fanno del parmense la meta ideale per un turismo di qualità. Di qui le proposte che, edizione dopo edizione, vengono suggerite dagli organizzatori. Tutte originali, molto curate, d’eccezione. Come si conviene ad una mostra di così alto lignaggio. E dopo aver dato sfogo alla passione per il verde, nulla di meglio che dare spazio al gusto in uno dei molti ristoranti della zona, tutti rigorosamente adepti del culto per la genuina, sapida cucina parmigiana. Un mix d’eccezione che, anno dopo anno, attrae sempre più appassionati e curiosi. E che, per la edizione n. 25, proporrà un programma che le organizzatrici Isabella Gemignani e Elisa Migone già definiscono come “indimenticabile”.

Una mostra fascinosissima “Pasini e l’Oriente. Luci e colori di terre lontane” invita ad una visita alla “Villa dei Capolavori” dove la mostra è allestita. A Mamiano di Traversetolo, presso Parma, fino al primo luglio. E al magnifico Parco romantico di quello che è il buen retiro dove Luigi Magnani ha accolto a lungo Morandi e, con lui molti altri artisti e musicisti.

Dall’Emilia alla Toscana ed esattamente a Pienza, Città ideale del Rinascimento, nel contesto fiabesco delle Crete Senesi. Qui, dall’1 al 13 maggio, appuntamento – anch’esso imperdibile – con “Pienza ed i Fiori”, giunto alla trentaduesima edizione.
La grande piazza in antistante la Cattedrale apparirà trasformata in un meraviglioso giardino effimero. Ad offrire un colpo d’occhio imperdibile, fragilissimo e stupefacente, unico al mondo.

Uno degli eventi espostivi italiani di maggior rilievo del 2018, la mostra “Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” coinvolgerà, fino al prossimo 1 luglio, tre città del Piemonte – Novara (Broletto), Vercelli (L’Arca) e Varallo Sesia (Pinacoteca e Sacro Monte). Itinerari sul territorio si dipaneranno dalle tre sezioni della mostra per condurre ad ammirare affreschi e opere del grande artista. Molto “green” è quello proposto da Varallo Sesia che coinvolge il Sacro Monte, Patrimonio Unesco. Una visita, magari in notturna alle magnifiche Cappelle immerse nel bosco, è esperienza difficilmente dimenticabile. Da ricordare che i Sacri Monti piemontesi, tutti inseriti in ambienti naturalistici di grande fascino, sono sette: li si ammira a Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa, Oropa, Orta e naturalmente a Varallo.

Dai parchi storici e una dimensione naturale che non ha confronti in Italia: il Parco del Delta del Po, in territorio rodigino. L’occasione di una visita è offerta dalla mostra “Cinema! Storie, protagonisti, paesaggi” curata da Alberto Barbera e visitabile fino al primo luglio a Rovigo a Palazzo Roverella in pieno centro. Un’ampia rassegna (500 pezzi e tre ore e mezza di video) che dà conto della singolare attrazione che il cinema ha provato, e continua a nutrire, per il Delta del Po, là dove il Grande Fiume si confonde con l’Adriatico. Le acque, i lembi, di sabbia, le piane dell’ampio Delta sono state protagoniste di svariate centinaia tra film, documentari e fiction di registi del calibro di Visconti, Rossellini, De Santis, Antonioni, Lattuada, Soldati, Pupi Avati, Olmi e Carlo Mazzacurati.

Di nuovo un cambio di prospettiva: dall’immensità di terra e acque del Delta ad uno spazio verde interno ad una nobile dimora veneziana, letteralmente “cesellato” da uno dei massimi architetti del ‘900 internazionale: Carlo Scarpa. Suo è il prezioso giardino della Fondazione Querini Stampalia di Venezia. Da visitare, con l’ammirazione che gli è dovuta, in occasione della mostra “Capolavori a confronto. Bellini / Mantegna. Presentazione di Gesù al Tempio” visitabile fino all’1 luglio ed allestita da un altro grande architetto: Mario Botta. La mostra propone, a confronto, due capolavori della storia universale dell’arte, l’uno di mano di Giovanni Bellini, l’altro di Andrea Mantegna. Bellini, veneziano, e Mantegna, padovano del contado, si conobbero certamente, dato che quest’ultimo sposò la sorellastra del primo. La visita alla mostra poi è l’occasione per trascorrere alcune ore anche nella straordinaria Venezia una città senza tempo.

Un ultimo balzo, a Treviso, per una doppia suggestione: una visita alla mostra “Rodin. Un grande scultore al tempo di Monet” che, fino al 3 giugno, al Museo di Santa Caterina propone capolavori che lo scultore ha pensato per grandi esterni, spesso parchi e giardini. E dove due suoi grandi bronzi si inseriscono perfettamente nei due suggestivi Chiostri-giardino del Museo, ricavato da un antico convento. Al termine della visita alla mostra non può mancare una visita a Treviso, città d’arte ed acqua. Infatti la storia di Treviso si snoda tra splendide case affrescate, portici e placidi canali dove l’acqua del Sile, il fiume di risorgiva più lungo d’Europa, scorre tranquilla oltre le mura cittadine, attraverso oasi naturali, antichi mulini e ville. La rivista statunitense Forbes l’ha inserita tra le dieci destinazioni da visitare assolutamente durante un soggiorno in Italia. Cuore nevralgico del centro storico è Piazza dei Signori, un salotto all’aria aperta dove i trevigiani amano incontrarsi e “ciacolare”. Fanno da cornice alla piazza il Palazzo della Prefettura, costruito tra il 1874 e il 1877, e l’imponente Torre Civica che ospita il caratteristico “Campanòn”. Da vedere assolutamente è il Canale dei Buranelli in pieno centro storico. Il centro cittadino è anche punteggiato da storiche trattorie e caratteristiche osterie dove è d’obbligo una sosta per sorseggiare un’ombra di vino accompagnata da sfiziosi cicchetti.

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