Spal
18 Marzo 2018
I biancazzurri fermano sullo 0 a 0 la capolista: pareggio meritato frutto di una prestazione impeccabile dei ragazzi di Semplici

Impresa Spal, bloccata la Juventus al “Mazza”

di Federico Pansini | 6 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

Una grande Spal ferma la Juventus al “Paolo Mazza”. I biancazzurri conquistano con merito un punto pesantissimo contro i campioni d’Italia e vice campioni d’Europa in carica, senza praticamente mai rischiare e concedendo pochissimo. Partita di cuore, carattere e grande sacrificio da parte della squadra di Semplici che manda in estasi il pubblico estense.

LA GARA. Serata di gala al “Paolo Mazza”. A Ferrara arrivano i campioni d’Italia (da sei stagioni) e vice campioni d’Europa della Juventus per un match attesissimo da tutta la città. Biglietti a ruba sin da inizio settimana nella gara ‘fuori abbonamento’, e altri tagliandi venduti nel pre gara addirittura nei posti dietro i piloni di sostegno della tettoia della tribuna.

La serata così come il terreno di gioco si prestano ad una partita di calcio: clima intorno ai 12 gradi, e campo in perfette condizioni. Il settore ospite dei tifosi piemontesi è stipato e già pieno abbondantemente prima della gara: lo stesso vale però per la Curva Ovest, che incita a spron battuto Antenucci e compagni sin dall’ingresso in campo per il riscaldamento, mentre i bianconeri vengono ‘salutati’ da una bordata di fischi.

Mister Semplici conferma la squadra vista a Reggio Emilia contro il Sassuolo: restano indisponibili Mattiello e Borriello, ancora fermo ai box da fine 2017. Sul fronte opposto, l’ex di turno Massimiliano Allegri (alla guida della Spal, stagione 2004-2005 nell’allora campionato di serie C1, di fatto la prima esperienza prima di spiccare il volo in una carriera di successi e vittorie; ndr) schiera la migliore formazione possibile al netto degli infortunati Khedira, Cuadrado e Bernardeschi: ci sono Buffon tra i pali e Dybala e Higuain sul fronte offensivo.

Una bellissima sciarpata biancazzurra della Ovest accoglie le squadre prima del fischio d’inizio. Nel primo tempo i biancazzurri attaccano sotto la loro curva, che accoglie Buffon con qualche fischio e timidi applausi a cui il portiere bianconero risponde con un saluto.
Si comincia.Ritmo subito intenso e Spal che parte bene raccogliendo i primi applausi del “Mazza”. E’ Schiattarella a calamitare quasi tutti i palloni del gioco estense, distribuendoli in maniera sublime sulle corsie laterali. Lo stesso numero 28 va a contrasto con Dybala che in maniera fortuita rimedia un colpo al volto che necessita delle cure dei sanitari.
Al 10° devastante accelerazione di Douglas Costa che lascia praticamente sul posto centrocampo e difesa estense per poi servire con un filtrante Alex Sandro, spettacolare chiusura di Costa – quello biancazzurro – col numero 33 biancazzurro che in tackle strozza la conclusione del brasiliano da ottima posizione. Sul corner successivo Higuain ci prova con una conclusione al volo di destro dal limite, Meret controlla senza apprensione.
Appena superato il quarto d’ora, primo squillo di Dybala: controllo e sinistro a giro dal limite, palla che non finisce troppo lontana dall’incrocio della porta di Meret.
La Spal non crea palle gol nitide nei primi 20’ ma piace per personalità e sfrontatezza, esattamente quello che mister Semplici aveva chiesto alla viglia del match. Squadra corta, attenta, dura nei contrasti: atteggiamento tra i migliori visti in questa stagione negli inizi delle gare che spesso sono stati contraddistinti da errori di disattenzione pagati a caro prezzo.
Bella ripartenza biancazzurra al 28° che scatena il “Mazza”: Cionek sovrasta Higuain, serve Antenucci che di prima apre per Costa che a sua volta cerca il pallone rasoterra per Paloschi anticipato provvidenzialmente da Chiellini in scivolata.
Giallo per Kurtic alla mezzora: diffidato, salterà la trasferta di Genoa in programma sabato prossimo.
Dalla Ovest intanto si alza uno striscione per Pippi, storico volto del tifo spallino, nel giorno dell’anniversario della sua scomparsa.
Al 35° azione prolungata della Juventus, che conquista un calcio d’angolo sugli sviluppi del quale Asamoah arriva al tiro alto sulla traversa della porta di Meret.
Al 40° ecco la prima conclusione della Spal: ci prova Antenucci con un sinistro rasoterra che termina però lontano dal palo alla sinistra di Buffon.
Passano alcuni minuti e Dybala sfrutta un ‘buco’ difensivo della Spal: Vicari lo stende al limite dell’area, e il numero 10 bianconero, solitamente letale su punizione dalla quella ‘mattonella’, conclude con il sinistro senza inquadrare la porta.
E’ l’ultima emozione del primo tempo: una bella Spal tiene sullo 0 a 0 i campioni d’Italia nei primi 45’.
Nessun cambio al ritorno in campo, squadre con gli stessi undici di partenza.
Dopo 4’ rischia la Spal: prima Cionek è spettacolare nel fermare Higuain – che con una finta aveva messo a sedere Vicari – poi Douglas Costa chiama Meret ad una parata bassa con un sinistro a giro dal limite. Semplici si arrabbia dalla panchina perché i suoi sbagliano troppe uscite palla al piede concedendo troppe ripartenze ai bianconeri.
‘Ciao Erik piccolo angelo’ lo striscione che la curva estense dedica alla memoria del bimbo di Masi San Giacomo recentemente stroncato a soli 9 anni da un malore.
In campo la Juventus si rende nuovamente pericolosa con una sortita di Chiellini che serve Dybala all’interno dell’area estense, il sinistro rasoterra da buona posizione si spegne però sul fondo.
Allegri prova la carta Mandzukic dopo 20’ della ripresa: esce Asamoah. Ma con il passare dei minuti la Spal sembra prendere ulteriore consapevolezza e raccoglie sempre più applausi dal suo pubblico: i biancazzurri se la giocano a viso aperto, mettendo in campo una attenzione e una determinazione forse mai vista in questa stagione.
Potenziale occasione Spal alla mezzora: Antenucci raccoglie il pallone da Schiattarella e brucia sullo scatto Rugani ma il servizio per l’accorrente Paloschi è impreciso e Chiellini ferma il traversone basso.
Doppio cambio a 10’ dalla fine: Barzagli rileva il claudicante Chiellini, nella Spal Everton Luiz prende il posto di Paloschi andando ad infoltire la mediana biancazzurra.
I bianconeri sono pericolosi poco dopo con Douglas Costa che semina il panico sulla sinistra e trova il cross dove Mandzukic appostato sul secondo palo cerca il colpo di testa senza trovare la porta.
Allegri cerca il tutto per tutto gettando nella mischia Bentancur per Matuidi, mentre Floccari sostituisce Antenucci per il quale tutto il “Mazza” si alza in piedi inneggiando “Mirco, Mirco!”.
Si arriva al recupero con la Spal che con il coltello tra i denti protegge la sua area senza concedere centimetri: ultimo cambio è Simic che prende il posto di Costa. Sono 5’, lunghissimi minuti quelli che dividono la Spal da una clamorosa impresa.
E l’impresa arriva, perché la Juventus attacca ma i ragazzi di Semplici dimostrano un cuore enorme non lasciano passare un pallone nell’area di rigore davanti a Meret.
Il fischio finale è il sigillo su una serata magica che i tifosi biancazzurri ricorderanno a lungo. La Spal conquista un pareggio meritatissimo contro i campioni d’Italia in carica che nel 2018 avevano sempre vinto: è un punto che psicologicamente e anche in classifica può pesare in maniera pazzesca nella corsa alla salvezza di Antenucci e compagni, letteralmente osannati dal pubblico del “Mazza” al fischio finale.
Spal (3-5-2): Meret 6; Cionek 8, Vicari 7, Felipe 7; Lazzari 6.5, Grassi 6, Schiattarella 7.5, Kurtic 6.5, F. Costa 7 (45’ st Simic ng); Paloschi 6.5 (35’ st E. Luiz ng), Antenucci 7 (dal 43’ Floccari ng). A disp. Gomis, Marchegiani, Bonazzoli, Vaisanen, Schiavon, Salamon, Vitale, Viviani, Dramè. All. Semplici 8.
Juventus (4-2-3-1): Buffon; De Sciglio, Rugani, Chiellini (35’ st Barzagli), Asamoah (18’ st Mandzukic); Pjanic, Matuidi (40’ st Bentancur); Douglas Costa, Dybala, Alex Sandro; Higuain. A disp. Szczesny, Del Favero, Marchisio, Howedes, Lichsteiner, Sturaro. All. Allegri.
Arbitro: Massa di Imperia.
Note: serata fresca, terreno in condizioni perfette. Spettatori: 13.135. Ammoniti: Kurtic, Schiattarella, Costa, D. Costa, E. Luiz per gioco falloso, Pjanic per proteste. Espulsi: Recupero tempo: 0’ pt; 5’ st.
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