Attualità
13 Marzo 2018
La differenziata schizza all'84%, oltre 30 tonnellate di rifiuti abbandonati alla settimana. Il Comune sistema il regolamento in vista dell'approvazione

Tari e calotte. “Preoccupazioni ingiustificate, il sistema funziona”

di Elisa Fornasini | 5 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Le preoccupazioni dei cittadini su numero di conferimenti, agevolazioni per pannolini e pannoloni, malfunzionamenti delle calotte e calo della qualità della raccolta differenziata si sono rivelate ingiustificate. Ne è convinta l’amministrazione comunale che fa il punto sul nuovo sistema di gestione dei rifiuti – che ha fatto schizzare la raccolta differenziata all’84% – in vista dell’imminente approvazione del regolamento sulla tariffa puntuale (Tari), arrivata nel consiglio comunale di lunedì pomeriggio.

Una seduta dai tempi biblici (38 gli emendamenti presentati, di cui 34 solo dal M5S) al termine di un “percorso partecipato che dopo tre commissioni consiliari ha portato a una rivisitazione completa del regolamento” annuncia l’assessore all’Ambiente Caterina Ferri, nel presentare le novità introdotte nel documento.

Sono state messe nere su bianco le agevolazioni per le famiglie che utilizzano pannoloni o altri presidi medico-sanitari (7680 litri aggiuntivi, pari a 256 svuotamenti nelle calotte da 30 litri), valide anche per le case di cura, asili nido e case famiglia, a cui sono stati assegnati 4680 litri per ogni soggetto avente diritto. Aggiunta anche una franchigia di 600 litri all’anno per i locali che offrono una nursery. Invariate le tariffe giornaliere per mercati o altri eventi organizzati in giornata in città.

Il provvedimento più innovativo riguarda l’articolo 26 sugli indennizzi a carico di Hera. “Siamo il primo Comune ad inserire questa disposizione a tutela del cittadino in una logica di equità – specifica Ferri – che prevede una multa verso il gestore nel caso sia inadempiente, ovvero se non effettua le rettifiche di fatturazione entro 50 giorni o se non risponde ai reclami entro 30 giorni dalla richiesta”.

È definito “un incredibile segnale che il sistema funziona” l’aumento della raccolta differenziata, balzata all’84%, con un raddoppio della raccolta dell’organico (dalle 550 tonnellate dello scorso agosto a oltre 1100 tonnellate al mese), che “ha portato Hera a incrementare le frequenze settimanali di raccolta”.

“Confortante il crollo dell’indifferenziato – prosegue l’assessore – passato da 3mila a mille tonnellate al mese. La stima prudenziale prevedeva 27mila tonnellate all’inceneritore nel 2018 a fronte delle 41mila dell’anno precedente, ma se continuiamo così saremo ben al di sotto di questa soglia”. Per quanto riguarda il calo della qualità della differenziata, “non si sta rivelando preoccupante: le indagini merceologiche avviate da Hera segnalano un calo della qualità che non pregiudica il valore del materiale, che viene quindi accolto e non respinto dalle ditte”.

Dopo questa sfilza di note positive, arrivano le note dolenti: i rifiuti abbandonati superano le 30 tonnellate alla settimana. “Oggi il fenomeno sta andando a calare, ma non conosce diminuzione nelle zone periferiche e in centro storico” analizza Ferri che, come strumento di deterrenza, punta molto sui maggiori controlli della polizia municipale e ancor più sulle fototrappole che verranno attivate dal 15 marzo, appena verranno installati i cartelli di area video sorvegliata.

Anche senza telecamere, “inserite in auto anonime parcheggiate di fronte alle isole ecologiche”, alcuni trasgressori sono già stati individuati. Sono 29 le sanzioni comminate da ottobre a oggi, specie alle attività commerciali del centro storico che abbandonavano i sacchi a fianco dei cassonetti. Multato anche un commerciante di Barco che, pur non avendo la distesa esterna, ha utilizzato per cinque volte i cassonetti degli sfalci.

Tra i correttivi in vista, la collocazione di ulteriori cestini in via Carlo Mayr – “dove ormai i cestini vengono utilizzati come cassonetti” – e il bando per incentivare l’uso delle lettiere vegetali, “difficile da inventare perché servono i documenti per accertare la presenza del gatto”. Il buco per i rifiuti da passeggio è stato invece “utile a risolvere il problema delle deiezioni canine”. Calate anche le segnalazioni di malfunzionamenti delle calotte perché “le persone hanno imparato ad utilizzarle e non provocano più incagli con sacchi più grandi del dovuto”.

L’ultima analisi del sindaco Tiziano Tagliani è più che soddisfacente: “Ora che la preoccupazione sul numero di conferimenti è ingiustificata, possiamo dire che la stragrande maggioranza dei ferraresi si troverà ad avere un numero di conferimenti maggiore rispetto al necessario. Dall’anno prossimo potremmo ridurre il numero di svuotamenti con una conseguente riduzione della tariffa per andare verso una tariffa puntuale in toto”. L’introito di quest’anno è preventivato in due milioni, ma “se continua così potremmo andare anche oltre”.

La palla ora passa al consiglio comunale. L’emendamento dei Cinque Stelle sulle agevolazioni (non solo per chi va al centro di raccolta ma anche per chi adotta altre modalità) “non sarà accoglibile – anticipa Ferri – perché l’avvio autonomo a riciclo non è previsto nel contratto di servizio, si tratterebbe di sottrazione di rifiuto”. Anche l’emendamento di Anselmi (FI) sull’esenzione delle case vuote “non è accoglibile – prosegue l’assessore – perché una casa vuota, arredata, che ha utenze allacciate è passibile di produrre rifiuto e quindi deve pagare per legge”. Esclusi dal pagamento solo i locali obbligati a mantenere attiva l’utenza condominiale.

Non è inserita nel regolamento la proposta pervenuta dalle associazioni di categoria sulla bollettazione che prevede di fatturare prima la quota fissa e poi definire la quota variabile, la quale sarà materia dell’osservatorio rifiuti che dispone già di un budget di 150mila euro. L’emendamento presentato sia dal M5S che dal Pd sulla possibilità di controllare gli svuotamenti verrà probabilmente accolto e inserito nel regolamento. Sarà possibile verificare il numero di conferimenti effettuati e quelli residui attraverso il call center, la bolletta ed entro giugno attraverso un’applicazione collegata all’app MyHera. Affinché il regolamento sia attivo, il consiglio ha approvato anche la variazione di bilancio che farà ‘dimagrire’ le casse di 30 milioni poiché la fatturazione è ora in carico ad Hera.

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