È morto Pepe Mujica. Il suo rapporto con Ferrara
È morto a Montevideo all'età di 89 anni Josè ‘Pepe’ Mujica, presidente dell’Uruguay dal 2010 al 2015 e uomo simbolo della frugalità nella politica. Da tempo era affetto da un tumore
È morto a Montevideo all'età di 89 anni Josè ‘Pepe’ Mujica, presidente dell’Uruguay dal 2010 al 2015 e uomo simbolo della frugalità nella politica. Da tempo era affetto da un tumore
«Mamma scusa, ti faccio male che sei dura qui?». Ha scoperto così, in un momento di coccole con la figlia, di avere un tumore al seno. Lei è Debora Simonetti, 40enne di Lagosanto, di professione Oss
Una serata di svago si è trasformata in un incubo per quattro ragazze di Ferrara, aggredite verbalmente e minacciate da un gruppo di uomini all’uscita di una discoteca. Le giovani sono riuscite a documentare l’accaduto avviando la videocamera del cellulare e ha registrato l’intera scena. Il video, pubblicato su TikTok, è diventato virale
Un'interrogazione urgente al ministro dell'Istruzione per denunciare "un fatto gravissimo" che sarebbe avvenuto questa mattina (lunedì 12 maggio) all'Istituto Bassi Burgatti di Cento
Un ordine del giorno di tutte le opposizioni e con prima firmataria Anna Zonari (La Comune di Ferrara) impegna il sindaco a promuovere le informazioni utili per poter votare al referendum di domenica 8 e lunedì 9 di giugno
Dopo varie false partenze è iniziato giovedì mattina il processo per la morte da amianto di Giampaolo Brugioni, che vede imputato per omicidio colposo il patron della Baltur di Cento, Giovanni Fava.
“Questo è un processo tecnico, in cui sono fondamentali i consulenti”, ha specificato il giudice Alessandra Lepore al momento di fare una prima scrematura della lunghe liste testi presentate da procura, difesa e parte civile. Saranno infatti i consulenti tecnici i veri protagonisti del processo in cui si dovrà far luce sull’eventuale responsabilità della Baltur nella morte per mesotelioma dell’operaio 66enne, che per una vita lavorò nell’azienda centese.
Le accuse mosse dalla procura – il titolare del fascicolo fu il pm Giuseppe Tittaferrante, da alcuni mesi in servizio a Napoli – nei confronti di Fava (difeso dall’avvocato Marco Martines) sono cambiate nel corso del tempo a causa della morte di Brugioni anni, passando da lesioni colpose a omicidio colposo.
Brugioni nel 2011 si ammalò di mesotelioma pleurico maligno, legata all’esposizione all’amianto che, secondo la procura, sarebbe avvenuta proprio nel posto di lavoro, durante le operazioni di pulizia e smontaggio di bruciatori e caldaie, in particolare a causa delle guarnizioni.
Nell’udienza filtro di giovedì mattina, il giudice ha rigettato la richiesta di esclusione dal processo avanzata dal responsabile civile (la Baltur) per un ipotizzato pregiudizio subito nel corso delle indagini preliminari. Ma è un rigetto dovuto al semplice fatto che, allo stato degli atti, il giudice stesso non ha conoscenza del contenuto del fascicolo quindi non è nelle condizioni di valutare la richiesta nella sostanza.
La parte civile – ovvero la famiglia di Brugioni – ha chiesto invece che alcuni testimoni presenti nella lista della difesa Fava venissero esclusi perché tesi a dimostrare che l’operaio lavorò in altre due aziende in precedenza in cui sarebbe stata possibile l’esposizione all’amianto, circostanza questa che la parte civile stessa ammette pacificamente.
L’istruttoria dibattimentale comincerà 20 novembre, data alla quale è stata rinviata l’udienza per l’escussione dei primi tre testimoni del pubblico ministero.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com