Enogastronomia
4 Marzo 2018
Tanti gli eventi in Emilia Romagna, molte trasferte internazionali e importanti progetti in cantiere di divulgazione e formazione

Chef to Chef, le attività nell’anno del cibo italiano

di Tiziano Argazzi | 4 min

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“Chef to Chef emiliaromagnacuochi” è l’Associazione, unica nel suo genere, che riunisce i cinquanta migliori chef, le cinquanta aziende compresi i più importanti Consorzi dei prodotti tipici e i gourmet di riferimento dell’Emilia Romagna. Presidente è Massimo Spigaroli, Vice Presidenti Massimo Bottura e Paolo Teverini, Presidente Onorario Igles Corelli, quattro cuochi che non hanno bisogno di ulteriori presentazioni.

In un 2018 proclamato – dai Ministri dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e delle Politiche agricole, Maurizio Martina – “Anno nazionale del cibo italiano”, le attività che l’Associazione ha posto in essere sono numerose e qualificate. In parte sono già pianificate ed altre si aggiungeranno nei prossimi mesi.

Si tratta principalmente di eventi sul territorio dell’Emilia Romagna, trasferte internazionali e progetti di divulgazione e formazione, in sintonia con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna.

Fin dalla sua istituzione Chef to Chef è stata attiva nell’ambito della promozione culturale, aprendosi a un sistema di collaborazioni, perseguendo l’obiettivo di far crescere il sistema gastronomico regionale per renderlo sempre più internazionale. Una regione, l’Emilia Romagna, ricca di tradizione e di credibilità nel mondo grazie anche alla grande riconoscibilità e autorevolezza che hanno conquistato e di cui godono i cuochi del territorio regionale ed i prodotti emiliano romagnoli, a partire da quelli DOP e IGP.

Innanzitutto risultano confermati i due eventi principali che la vedono impegnata in regione: “Centomani di questa Terra” a Polesine Zibello (PR) il 9 aprile e “Al Mèni, il circo dei sapori e cose fatte con le mani e col cuore” a Rimini il 23 e 24 giugno.

Il leit motiv di Centomani 2018 è “I moderni artigiani fanno scuola per l’anno del Cibo italiano”. Ogni anno si riscontra una forte partecipazione di professionisti, esperti e di giovani provenienti da istituti alberghieri, licei, università, scuole di cucina e centri di formazione professionale, in quanto “Centomani” si propone come un momento essenziale di aggiornamento per i grandi professionisti e di formazione per i giovani. Alla parte espositiva dei produttori soci, con degustazioni dei prodotti di qualità della nostra terra, come oramai consuetudine si affiancheranno anche show cooking e ancora più numerosi forum di discussione con illustri ospiti regionali e nazionali, per fornire spunti di riflessione in diversi ambiti gastronomici.

Con “Al Mèni” Rimini diventa ancora una volta la capitale italiana del gusto fra show cooking degli chef, street food gourmet, mercato dei prodotti di contadini, artigiani e designer. I migliori chef dell’Emilia Romagna incontreranno giovani chef internazionali per un evento che celebra i protagonisti e la ricchezza di un territorio unico al mondo.

A questi due appuntamenti se ne affiancheranno altri ospitati in alcune delle 12 “Città della gastronomia Chef to Chef”: l’attività incentrata sulle iniziative delle singole realtà ma sempre a vocazione regionale, come ad esempio la Festamercato dell’Anolino e delle paste ripiene, in programma a Fiorenzuola d’Arda (Pc) il 10 e 11 marzo prossimi.

A Ravenna, invece, l’Associazione sta sperimentando un’ipotesi d’imprenditoria locale basata sulla leadership di alcuni chef. Un’azione rivolta alle iniziative di accoglienza ad alto livello per il turismo di qualità in visita alla città d’arte Ravenna, ma anche alla formazione e all’aggiornamento per addetti alla ristorazione. Quindi un mix di attività avente come base l’Osteria Guiccioli, nella frazione di Mandriole a ridosso delle Valli, guidata dagli chef ravennati con attorno una ventina di altri chef regionali per una cucina caratterizzata dal “selvatico di pregio”.

Selvatico di pregio (pesce, selvaggina, erbe), è una iniziativa che rientra in una progettazione che Chef to Chef, tramite il consolidato rapporto con Confagricoltura regionale, ha sviluppato attraverso iniziative di medio-lungo termine sulle tipicità dei prodotti emiliano romagnoli. E così, oltre al selvatico, saranno protagonisti: le tre liliacee dell’Emilia Romagna, che nell’ordine sono l’aglio di Voghiera, lo scalogno di Romagna e la cipolla di Medicina, per un’innovazione di prodotto (i fermentati) e per una promozione/commercializzazione integrata.

A livello internazionale, invece si sta lavorando per concretizzare tre possibili progetti in Israele a Tel Aviv, in Irlanda a Dublino e in Repubblica Ceca.

Infine prosegue nel migliore dei modi il “gemellaggio” gastronomico, avviato lo scorso anno, fra Emilia Romagna e Costa Brava, una regione spagnola che si affaccia sul Mediterraneo. Due regioni similari tra loro che, figlie di un turismo costiero e marittimo, hanno saputo rilanciarsi e imporsi a livello internazionale per l’alta qualità della cucina proposta.

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