Attualità
23 Febbraio 2018
In settimana iniziano i lavori sulla pubblica illuminazione. In estate la statua toccherà terra e i ferraresi potranno seguire il recupero. Verranno rifatte anche le gradonate e percorsi pedonali

Piazza Ariostea, la riqualificazione che cancella il degrado

di Elisa Fornasini | 3 min

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Cinque secoli e sentirli tutti. Piazza Ariostea e la sua colonna vivono un degrado strutturale che ha bisogno di un corposo intervento di restauro e riqualificazione. Il cantiere – suddiviso in tre fasi tra rifacimento della pubblica illuminazione, recupero del monumento e sistemazione delle gradonate e del verde a partire da questa settimana fino a maggio 2019 – rappresenta il primo intervento del Ducato Estense, finanziato con un milione e mezzo di euro, a cui si aggiungono 290mila euro di fondi comunali.

Le novità in vista sono tante. Alcune impercettibili ad occhio nudo (come la sostituzione del podio su cui poggia la statua ariostesca e l’inserimento di barre interne in acciaio inossidabile per risolvere gli importanti danni strutturali provocati dal degrado dei giunti, dall’erosione e dalle conseguenti fratture e distacchi); altre visibili da tutti i ferraresi che “potranno guardare la piazza oggi degradata con occhi diversi, come un’oasi verde nel centro storico della città” annuncia il sindaco Tiziano Tagliani.

Il capitolo più consistente (980mila euro) riguarda le opere generali di riqualificazione delle gradonate, delle pavimentazioni e del verde. Conservando l’immagine di anfiteatro-giardino, verranno realizzate nuove cordonate in cemento che saranno leggermente più alte e ampie delle attuali (dove ora sono evidenti lesioni, spanciamenti, ribaltamenti ed ammanchi) per impattare il meno possibile sulle radici durante gli scavi, sotto la supervisione di un agronomo.

Oltre alla sostituzione dei muri perimetrali dei quattro accessi e l’installazione di nuove basse sedute in calcestruzzo sulle gradinate, verranno riorganizzati i parcheggi delle quattro strade perimetrali per inserire due percorsi pedonali delimitati da muretti alti 30-40 centimetri in via Palestro e corso Porta Mare. “La sosta si potrà continuare a fare ma così garantiamo un accesso in sicurezza per i pedoni dopo gli attraversamenti” assicura Tiziana Coletta del Servizio Infrastrutture del Comune, che sta elaborando il progetto insieme ai colleghi Angela Ghiglione, Mary Minotti e Antonio Parenti.

Se l’intervento più invasivo è l’ultimo in programma (i lavori cominceranno in autunno per concludersi il prossimo maggio, in tempo con il Palio), il primo a partire già questa settimana è quello sulla pubblica illuminazione che, in collaborazione con la Soprintendenza, vedrà l’adeguamento di 87 punti luce in piazza Ariostea, corso Porta Mare, via delle Erbe, via Folegno e via Cortile. Ci vorranno sei mesi e 370mila euro per installare le lampade a led e restaurare le lanterne, ponendo l’attenzione sul risparmio energetico (pari a circa il 50% rispetto al vecchio impianto) e sul contesto storico della piazza che non deve essere intaccato (il disegno dei pali è stato eseguito appositamente per questo).

Più complicato il discorso del monumento: l’approfondita ricerca storica iniziale ha portato a un ‘cantiere della conoscenza’ utile per capire le problematiche manifestate sulla statua dell’Ariosto e sulla colonna. Dopo il Palio, a inizio estate, la statua di circa quattro metri d’altezza sarà portata a terra per eseguire direttamente sul posto i lavori che richiederanno 4-6 mesi di tempo e 290mila euro. Per guardare per la prima volta Ariosto negli occhi, i tecnici comunali propongono degli “open day per rendere accessibile il cantiere e coinvolgere la cittadinanza”.

“I fondi per il Ducato Estense – che mettono a dura prova la tenuta degli uffici comunali per via dei tempi stretti di rendicontazione – ci consentono di intervenire sull’Addizione Erculea, creando un percorso culturale dal Diamanti al Massari fino all’Ariostea” ricorda Tagliani, affiancato dall’assessore Aldo Modonesi: “Sarà uno dei cantieri più importanti della città che concluderà il percorso di recupero attivato da queste due legislature”.

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