Spal
7 Gennaio 2018
Il centravanti laziale protagonista con un poker nel 5 a 2 con cui gli ospiti, in maniera perentoria, superano i biancazzurri. Non basta il grande Antenucci, autore di una doppietta nei primi 45'

Immobile schianta la Spal al “Mazza”

di Federico Pansini | 7 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

Il girone di ritorno inizia malissimo per la Spal. I biancazzurri vengono travolti al “Mazza” da una Lazio devastante, trascinata da un incredibile Ciro Immobile, autore di un poker personale straordinario. Non basta l’ennesima prestazione sopra le righe di Antenucci (doppietta), la squadra di mister Semplici paga in maniera inesorabile le disattenzioni difensive ed una differenza di valori individuali e di squadra apparsa, nel match odierno, troppo palese.

LA GARA. Dopo aver chiuso il 2017 a Genova con una sconfitta immeritata e caratterizzata da alcuni episodi arbitrali controversi, la Spal apre il girone di ritorno e il nuovo anno con la sfida casalinga alla Lazio. I capitolini, protagonisti di una stagione ottima tra campionato (5° posto occupato in classifica) ed Europa League (qualificazione ottenuta ai 16mi di finale) arrivano al “Paolo Mazza” dopo il pareggio a reti bianche di San Siro contro l’Inter e per i ragazzi di mister Semplici si tratta indubbiamente di un impegno probante, prima della pausa del campionato in programma nel prossimo weekend.

I dubbi della vigilia riguardavano Salamon e Floccari: il difensore è regolarmente in campo nell’undici iniziale biancazzurro, mentre l’esperto attaccante lascia inizialmente il posto a Paloschi. Dopo quasi due mesi di assenza, si rivede in panchina Costa.

Ma prima di parlare di calcio giocato, l’immediato pre partita e gli attimi che anticipano il calcio d’inizio sono tutti dedicati a Stefano Massarenti, grande tifoso spallino scomparso prematuramente nei giorni scorsi: il capitano Antenucci e il presidente Walter Mattioli consegnano alla Curva Ovest un mazzo di fiori in memoria dello sfortunato tifoso estense, ed il fulcro del tifo spallino alza uno striscione proprio ai piedi della Campione che riporta la scritta “Massa per sempre nel cuore della Ovest”. Piovono applausi e, tra i gradoni della Ovest, anche tante lacrime di commozione.

Si comincia. E l’inizio di gara è vibrante. Dopo 4’ la Lazio è già avanti: azione che nasce da un cross di Lukaku respinto dalla difesa estense, controllo al limite di Luis Alberto che mette a sedere – forse troppo facilmente – con una serie di finte in serie Viviani, Salamon e Felipe per poi presentarsi solo davanti a Gomis e battere il portiere biancazzurro con un destro preciso. Altra partenza con deficit per Antenucci e compagni.

Che al pari, però, di altre occasioni hanno il merito di non scoraggiarsi e rialzare immediatamente la testa. Azione successiva e biancazzurri in area laziale con Basta che entra in contatto sospetto con Grassi, poi sul prosieguo dell’azione è Paloschi che anticipa Wallace e viene toccato da Wallace. Proteste spalline accolte dall’arbitro Tagliavento, che vede l’irregolarità e indica il dischetto del rigore. Dagli undici metri Antenucci è implacabile e con il destro batte Strakosha. Botta e risposta clamoroso dopo appena 6’, e gara vibrante con il “Mazza” vibrante di tifo su entrambi i fronti.

La Lazio però è grande squadra e, da grande squadra, è bravissima nel punire qualsiasi errore commesso dai biancazzurri: è il 19° quando Lukaku serve Luis Alberto al limite dell’area estense pallone che taglia in due la difesa spallina e Immobile è implacabile sotto porta. Nuovo vantaggio laziale.

I capitolini sono devastanti sul fronte offensivo, forse la migliore squadra a livello di tecnica e potenziale d’attacco vista al “Mazza” sino ad oggi in campionato. Minuto 26: Milinkovic controlla sulla trequarti campo biancazzurra, si gira in mezzo metro con Viviani che non riesce a contrastarlo e con uno spettacolare tocco di mezzo esterno lancia ancora immobile, bravissimo ad inserirsi nello spazio e mettere dentro il tris laziale e il 18° centro stagionale.

Ma la partita è bellissima: la Spal subisce un doppio colpo da ko tecnico, ma le gambe e il cuore non mancano. E’ la mezzora quando Lazzari sfonda sul versante di destra e crossa teso verso l’area di rigore, intervento impreciso di Wallace e sfera che finisce sui piedi Antenucci, destro rasoterra e gol biancazzurro che rimette in piedi i ragazzi di mister Semplici. 6° gol in campionato per il capitano.

Per quanto possa soffrire in difesa, la Spal dimostra di essere capacissima di creare problemi alla retroguardia bianco celeste: tra il 33° e il 35° Paloschi (conclusione a colpo sicuro murata dalla difesa laziale) ed Antenucci (destro a fil di palo) sfiorano addirittura il pari.

Ma i biancazzurri devono fare i conti con il miglior attaccante italiano: è ancora una volta Ciro Immobile a infilare la porta di Gomis, questa volta incornando alla perfezione – ma ancora una volta marcato con troppa poca veemenza – un cross di Basta al 41°. La Lazio cala un poker impressionante nei primi 45’ di gara, al cospetto di una Spal che crea diverse occasioni, per due volte torna in gara, ma paga in maniera devastante contro una squadra di caratura europea, qualche leggerezza di troppo a livello difensivo.

Semplici ad inizio ripresa prova a cambiare: dentro Rizzo al posto di un Salamon in evidente affanno, i biancazzurri passano al 4-4-2, con Felipe e Vicari centrali, Lazzari e Mattiello terzini, Viviani e Grassi centrocampisti centrali, Rizzo e Schiattarella a presidiare gli esterni della mediana e il duo Paloschi-Antenucci in avanti.

Ed è proprio il neo entrato a rendersi protagonista di una splendida giocata sulla sinistra, pallone rasoterra con Schiattarella che a due passi da Strakosha incespica sulla sfera e mette sul fondo.

Passano però 5’ e la Lazio trova addirittura il 5° gol: corner di Luis Alberto, spizzata di Parolo e pallone che arriva ad un solissimo Immobile che di piatto destro trova il clamoroso poker personale. Esulta il settore occupato dai sostenitori laziali, letteralmente in delirio per l’attaccante partenopeo. E se sul “Mazza” cala il gelo, va sottolineato come la Curva Ovest non smetta nemmeno per una frangente di sostenere Antenucci e compagni.

Inzaghi, con la partita che pare ormai in ghiaccio, ricorre ai primi cambi della gara: Luiz Felipe rimpiazza Radu, mentre Felipe Anderson rileva Milinkovic Savic.

Fiammata spallina al 20° della ripresa: punizione conquistata da Grassi, batte Viviani che colpisce il palo, l’azione prosegue e Rizzo crossa verso il centro dove Felipe tocca da distanza ravvicinata trovando il salvataggio provvidenziale di Strakosha.

Alla mezzora è la Lazio ad andare vicinissima alla rete: Lukaku è devastante in progressione da centrocampo, Lazzari non lo tiene e l’esterno belga arriva a concludere verso la porta di Gomis che con un miracolo respinge il tiro, sulla ribattuta di Parolo la difesa estense sventa per due volte ed evita il sesto gol al passivo.

Altri cambi per i due allenatori: Lulic per Leiva nella Lazio, Costa ritrova il campo dopo il lungo infortunio andando a rilevare Viviani. La Spal cerca generosamente il gol anche nelle fasi finali del match: poco dopo la mezzora Paloschi conclude a pochi passi dalla porta della Lazio, ma un tocco di un giocatore capitolino sventa l’occasione.

C’è spazio anche per l’ingresso in campo di Bonazzoli: l’attaccante rileva Mattiello. Succede poco altro. E il risultato è lo specchio di una gara dove la Spal si è trovata sempre ad inseguire, sfiorando il pari nel suo momento migliore, ma pagando in maniera sin troppo evidente gli errori difensivi ed una differenza di valori sin troppo evidente.

Ora due settimane di sosta, utili per riordinare le idee, inserire nuovi tasselli dal mercato (si parla di innesti per rinforzare il reparto arretrato) e preparare al meglio la prima trasferta del nuovo anno, in programma tra quindici giorni al “Friuli” di Udine.

Marcatori: 4’ pt Luis Alberto; 6’ pt. rig. , 30’ pt Antenucci; 19’, 26’, 41’ pt; 5’ st Immobile

SPAL (352): Gomis 6; Salamon 4 (1’ st Rizzo 6), Vicari 5, Felipe 4; Lazzari 6, Schiattarella 5.5, Viviani 5 (28’st Costa 6), Grassi 6, Mattiello 5.5 (39’ st Bonazzoli ng); Paloschi 5.5, Antenucci 7. A disp.: Marchegiani, Oikonomu, Della Giovanna, Cremonesi, Bellemo, Floccari, Schiavon, Vitale. All. Semplici 5.

Lazio (352): Strakosha; Wallace, De Vrij, Radu (L. Felipe); Basta, Parolo, Leiva (30’ st Lulic), Milinkovic S. (13’ st F. Anderson), Lukaku; Luis Alberto; Immobile. A disp.: Guerrieri, Vargic, Patric, Nani, Bastos, Neto, Miceli, Murgia. All. Inzaghi S.
Arbitro: Tagliavento da Terni 6.
Note: pomeriggio nuvoloso, terreno in buone condizioni, spettatori 11000 circa. Ammoniti: Mattiello, Parolo, L. Felipe, Vicari per gioco falloso. Angoli: 9-4 Spal. Recupero tempo: 1’ pt; 3’ st.

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