Attualità
7 Gennaio 2018
La figlia del patron Stefano: "Decisione dolorosa". Ma le motivazioni sono top secret

Buskers, Rebecca Bottoni lascia il festival

di Elisa Fornasini | 2 min

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Stefano e Rebecca Bottoni

Il Ferrara Buskers Festival perde uno dei suoi pilastri. Rebecca Bottoni ha rassegnato le dimissioni dal consiglio direttivo dell’associazione Fbf che da 30 anni porta la migliore musica di strada tra le vie e le piazze del centro storico estense. A dare l’annuncio è la stessa figlia di Bottoni, ‘patron’ della manifestazione, con uno scarno post pubblicato sulla sua pagina Facebook, a cui sono seguiti altri messaggi criptici che non spiegano le motivazioni di questo gesto improvviso.

Un fulmine a ciel sereno che destabilizza solo gli equilibri interni dell’organizzazione del festival ma anche i tanti fan dei buskers che ogni anno seguono con passione gli eventi organizzati dalla famiglia Bottoni e company.

“Inimmaginabile dolore per una decisione che mai avrei voluto prendere, tanto da togliermi parole per spiegare” scrive Rebecca sui social per poi lasciarsi sfuggire, alle richieste di spiegazioni da parte dei suoi amici virtuali e reali, un enigmatico “se non si evolve (la situazione, ndr) non posso che rallentare io”.

Più che una frenata, sembra un commiato vero e proprio. “Una grande perdita, per il festival e per la città di conseguenza” scrive più di qualcuno, rispondendo al post di dimissioni del braccio operativo dei buskers. Ma sulla questione aleggia il massimo riserbo. Il direttore artistico del festival e presidente dell’associazione, suo padre Stefano, si trincera dietro un “no comment” perché “eticamente è una questione interna di associazione che valuteremo in consiglio, quindi nessuna valutazione visto che dobbiamo ancora riunirci tra noi”. Un problema privato che però finisce sulla vetrina pubblica per eccellenza.

Gigi Russo, direttore organizzativo della manifestazione, e Roberta Galeotti, zia di Rebecca e tra i fondatori dell’associazione, sono in ferie. “Sarà un argomento di discussione nel prossimo direttivo ma le cose si possono risolvere, mi piacerebbe capire bene le motivazioni e cercare di farla rientrare nel direttivo” è l’auspicio coltivato da Galeotti.

Ma nel caso non si arrivasse alla riconciliazione, quale sarà il futuro dei Buskers e soprattutto del Puedes, il festival collaterale nel sottomura organizzato proprio dalla figlia d’arte? Lo vorremmo chiedere alla diretta interessata, ma preferisce aspettare qualche giorno prima di parlare. Chiusa nel dolore di un congedo sofferto quanto inaspettato.

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