Attualità
13 Dicembre 2017
I conferimenti standard modulati per numero di componenti delle famiglie. Franchigia di ulteriori 200 svuotamenti per i pannolini

Calotte, quanto ci costerà il nuovo sistema

di Elisa Fornasini | 5 min

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“I conferimenti sono tanti, forse anche troppi, ma la flessibilità è necessaria per abituare i ferraresi a usare correttamente il nuovo sistema di raccolta differenziata, anche se abbassa la quantità di risparmio prevedibile”. Il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore all’Ambiente Caterina Ferri giocano al rialzo per illustrare, dopo mille polemiche, il numero di svuotamenti annuali previsti per famiglie e il contestuale calcolo della tariffa puntuale.

Il numero di conferimenti è fissato a 36 per i single46 per due componenti, 52 per tre componenti, 58 per quattro componenti, 64 per cinque componenti e 70 per sei componenti. Chi supera questa quota, “che è davvero alta” ribadisce il primo cittadino, pagherà 1,80 euro a conferimento in eccesso. Possono tirare un sospiro di sollievo i genitori e gli anziani: per buttare i pannolini e pannoloni è prevista una franchigia di ulteriori 200 svuotamenti, uno ogni due giorni. Un esonero importante che si ottiene attraverso un’autocertificazione per bambini da 0 a 36 mesi, mentre è già compreso per asili nido e case di cura.

Novità anche per i proprietari di animali. Un foro ovale praticato ad hoc nelle calotte permetterà di conferire le deiezioni canine, la lettiera del gatto e altri piccoli rifiuti da passeggio senza utilizzare la tessera smeraldo. “Questo buco verrà aperto in tutti i cassonetti entro gennaio, senza bisogno di spostare i bidoni – annuncia l’assessore Ferri – ed è una soluzione idonea identificata anche negli altri Comuni serviti dalla calotta”. Se i padroni dei cani potranno utilizzare anche i 20 ulteriori cestini posizionati nelle aree di sgambamento, per i gattofili è stato pensato un bando che usufruirà dei fondi del bilancio comunale per finanziare l’acquisto delle lettiere vegetali che vanno conferite nell’organico.

Ora veniamo ai costi e possibili risparmi. Prendendo ad esempio un single, la simulazione registra un risparmio pressoché iniquo: 3,91 euro in meno rispetto alla bolletta dell’anno scorso, pari al 2%. Per le famiglie il risparmio varia da 26 a 54 euro all’anno a seconda del numero di componenti. Ecco una tabella riepilogativa per prepararsi alle bollette del 2018.

Numero componenti nucleo famigliare

Numero conferimenti con Carta Smeraldo

Superficie media dell’abitazione

Sconto in euro

Differenza in percentuale

1 componente

36

84,75

-3,91 €

-2%

2 componenti

46

101,47

-34,17 €

-12%

3 componenti

52

109,63

-36,26 €

-11%

4 componenti

58

119,53

-26,06 €

-7%

5 componenti

64

121,70

-50,98 €

-12%

6 componenti

70

140,96

-54,38 €

-11%

La Tari è calcolata sulla quota fissa del 75% misurata con il vecchio sistema basato sui metri quadri, a cui si aggiunge il 25% di quota variabile data dalla produzione dei rifiuti indifferenziati. “Ciò ci consente di non alterare i valori in campo ma optare per un progressivo adeguamento alla nuova tariffa, correggendo una serie di difficoltà tecniche – spiega il sindaco Tagliani -. L’obiettivo dei prossimi anni è ridurre l’incidenza della metratura per favorire la tariffa puntuale, in cui si paga per quello che si conferisce. La stima per il 2018 è che tutte le famiglie pagheranno di meno, tranne forse chi abita in case grandi oltre 250 mq che potrà vedere un aumento”.

“Potevamo risparmiare anche di più abbassando il numero di svuotamenti – puntualizza l’assessore Ferri – ma essendo il primo anno, e non volendo spaventare i ferraresi in fibrillazione, crediamo che questa sovracopertura sia la proposta giusta per permettere a tutti di rimanere al di sotto della soglia. Ma nei prossimi due anni verrà ottimizzato il sistema, calando il numero di conferimenti e quindi dei costi”. Si sta progettando anche uno strumento online sul sito del Comune in cui sarà possibile calcolare la propria Tari.

Capitolo a parte per le imprese che, indipendentemente dalla tipologia, contano 40 svuotamenti l’anno. “Le proiezioni di analisi matematica dimostrano che la maggior parte delle imprese avrà grossi benefici per chi differenzia molto o non produce rifiuti indifferenziati come gli orefici o chi vende scarpe, mentre gli esercenti della ristorazione e gli artigiani sono chiamati ad uno sforzo maggiore per differenziare” ricorda Tagliani. La scelta del contenitore (va per la maggiore quello da 360 litri) è determinante per ottimizzare il costo della tariffa ma, in caso si sia scelto un servizio sovra o sottodimensionato, sarà sempre possibile cambiare il bidone scelto.

A gennaio partirà anche l‘osservatorio della Cna sulle tariffe e sul monitoraggio dei rifiuti. “Stiamo facendo tutto lo sforzo possibile, nonostante il radicale cambio di cultura, per educare gli utenti. Mentre proseguono gli incontri con le categorie, abbiamo chiesto ad Hera di contattare personalmente tutti gli imprenditori che necessitano di chiarimenti” aggiunge Caterina Ferri, annunciando per il futuro un “tesoretto da 150mila euro che consenta uno sgravio per le attività virtuose che abbiano comunque subito un aumento della tariffa.  Il dirigente comunale del Servizio Ambiente Alessio Stabellini comunica inoltre l’avvio del compostaggio individuale e di comunità “che verrà attivato solo a seguito del disciplinare tecnico per evitare mini discariche”.

Ultima steccata sulle multe: “I volontari e i vigili non sono sufficienti per controllare tutti gli abbandoni di rifiuti, aspettiamo i cartelli di Hera sui cassonetti presidiati per iniziare a usare la fototrappola”.

L’amministrazione, nonostante i disagi riscontrati fino ad oggi, difende la scelta fatta. “Abbiamo optato per le calotte perché è il sistema ideale per il nostro territorio e oggettivamente meno costo rispetto al porta a porta – chiosa Tagliani -; posizionare ogni giorno una pattumella diversa fuori casa, in un centro storico ampio come il nostro, significherebbe attraversare la città ogni giorno coi mezzi di trasporto. Abbiamo fatto una corsa contro il tempo per approvare il Piano Economico Finanziario entro il 31 dicembre che conta una riduzione di 1,2 milioni di euro del costo del servizio, comprensivi dei 652mila euro del fondo regionale che la Regione assegnerà al Comune per essersi adattato alla tariffazione puntuale”.

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