Depistaggi e falsità di Stato. Dalla strage di Bologna al caso Almasri
“Nella complessità della memoria collettiva italiana, emergono ancora oggi fenditure profonde che rivelano l'ombra di una storia nascosta o volutamente dimenticata"
“Nella complessità della memoria collettiva italiana, emergono ancora oggi fenditure profonde che rivelano l'ombra di una storia nascosta o volutamente dimenticata"
Domani, martedì 25 novembre, partirà da piazza Verdi alle ore 17.30 un corteo, che percorrerà le vie del centro per terminare in piazza Cattedrale. Lo hanno organizzato le attiviste di Ferrara Transfem
Il 29 novembre, alle ore 15:30, si terrà il tradizionale service “Burraco di Natale” del Rotaract Club Ferrara, presso l’Hotel Carlton
Quando Carla Alves lasciò il Brasile, vent'anni fa, fuggiva da violenza, discriminazione e povertà. Cercava una possibilità di vivere senza paura. Come molte donne trans latinoamericane, vedeva nell'Europa un luogo dove ricominciare. Ma il viaggio, segnato da vulnerabilità e assenza di tutele, l'ha condotta prima sulla strada e poi in carcere
La storica ex Drogheria Bazzi & Coloniali di piazza del Municipio ospita ora una nuova attività commerciale. Ferrara accoglie il nuovo “Brunch Republic”, catena specializzata nel brunch - format che propone piatti dolci e salati per la tarda mattinata o il pranzo
Esistono due categorie di persone che oggi più che mai, in questo preciso momento storico, hanno un disperato bisogno di uscire dai propri stereotipi. Sono gli immigrati e gli assistenti sociali. Riuscite a pensare a dibattiti meno schierati, violenti e ideologizzati di quelli che toccano in qualche modo immigrati e assistenti sociali? No? Allora probabilmente avete bisogno di leggere un libro: si chiama “La metafisica dello sterco” di Raffaele Rinaldi, edito dalla nuova casa editrice ferrarese Pluriversum.
Rinaldi, Rinaldi, dove l’ho già sentito?, chiederete voi. Raffaele Rinaldi è il responsabile dell’associazione Viale K e che da una quindicina di anni opera a Ferrara aiutando senzatetto, richiedenti asilo, donne sfruttate, tossicodipendenti, vittime di violenze domestiche e, più in generale, le persone in difficoltà. Il suo libro ripercorre la vita e le storie di alcune di queste persone, prendendo spunto di volta in volta da un incontro, una frase o una giornata passata insieme. Ci si ritrova allora immersi nella “Ferrara di sotto”, come la chiama lo stesso Rinaldi, quella di cui molti di noi parlano solo alla lontana, per sentito dire, pur passandoci davanti ogni giorno o parlandone addirittura per ore sui social network. Forse fin troppo spesso e di certo con fin troppi stereotipi in testa.
Ecco allora venirci in soccorso La Metafisica dello Sterco di Rinaldi, persona che evidentemente non ha smesso neanche per un istante di credere nella propria professione, ma che ne ha un’immagine tutt’altro che idilliaca e utopistica. Il responsabile di Viale K scrive con schiettezza e senza mai nascondere pregi e difetti dei suoi compagni di viaggio. Tra i quali si ritrovano sia i senzatetto dal cuore nobile, pronti a condividere le patate pelate a mano e cotte col fornelletto da campo, sia quelli che hanno scelto di vivere nel caos e nella violenza, come gli assassini di Pierluigi Tartari che Rinaldi ricorda al momento del loro arrivo a Ferrara, quando avevano davanti una storia soltanto da scrivere. “Poi li ritrovai sul giornale, come due persone diverse, o forse lo sono diventate davvero”.
Tutti questi frammenti di vita narrati nel libro sono collegati dalla voglia di Rinaldi di capire, prima ancora che di aiutare. Di uscire dai luoghi comuni del ricco, del povero, dell’Italiano, migrante, tossico o prostituta per capire ogni volta la singola storia, la singola persona. E attraverso di lui anche noi lettori, riusciamo a liberarci di uno stereotipo ingombrante: quello dell’assistente sociale. Non più una figura caricaturale nei suoi pregi o difetti, freddo ingranaggio di un sistema sempre più impersonale e burocratico, ma un uomo con molti valori, molti obiettivi ma anche altrettanti dubbi, che ogni giorno nel suo piccolo si ritrova a prendere decisioni che finiranno per ricadere su tutta la società. Uno spunto di riflessione per tutti, ma dedicato in particolare a chi nell’attualissimo dibattito su degrado urbano e immigrazione preferisce avere comode e monolitiche certezze – in un senso o nell’altro – piuttosto che porsi preoccupanti ma necessarie domande.
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com