Economia e Lavoro
6 Novembre 2017
Ancora ignorata da molti un'informazione vitale: tra due settimane bollettini, bonifici e documenti privati scompariranno insieme al sito

Carife: avete salvato la contabilità? Rischia di sparire con l’home banking

di Ruggero Veronese | 3 min

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Avviso a tutti i naviganti: fare una copia della propria contabilità dal sistema Carife e salvarla sul computer di casa, o stamparla e conservarla a parte. Per i lettori più attenti sarà un’avviso superfluo, ma a quanto pare non è stato recepito da un gran numero di clienti Carife che, nel corso della macchinosa ma necessaria transizione dei propri conti correnti dal vecchio istituto a Bper, rischiano di veder svanire documenti privati anche piuttosto importanti. Il 20 novembre infatti il servizio di home banking di Carife terminerà non soltanto le proprie funzionalità, ma anche la propria esistenza. Ergo: tutti i dati degli account non salvati in precedenza andranno persi.

A dar la notizia, per la verità, è stata la stessa Carife – Bper, attraverso una serie di lettere inviate a propri clienti nel corso dell’ultimo mese e mezzo. In mezzo ai vari fogli della missiva ne compare uno intitolato ‘Oggetto: recesso dal Contratto CARIFE ON-LINE “Web@Carife”‘, in cui si comunica “il recesso del contratto con effetto dal 20 novembre 2017”. Il dettaglio più importante compare però verso la fine della lettera: “Le suggeriamo, inoltre, si salvare sul suo personal computer le ricevute dei pagamenti di particolare interesse effettuati on-line (es. bonifici, tributi, bollettini e pagamenti diversi), per un eventuale utilizzo successivo”.

Una copia della lettera inviata ai correntisti

Un dettaglio tutt’altro che secondario e al quale forse non è stato dato il sufficiente rilievo, almeno a giudicare dalle reazioni di alcuni commercianti che negli ultimi giorni si sono accorti del fatto e hanno contattato il numero verde di Carife per averne conferma. “Se non fosse passato un mio amico in negozio a dirmelo – racconta un commerciante del centro storico che in questi giorni ha sparso la voce tra altri esercenti – tra tre settimane avrei perso la contabilità dell’ultimo anno, quella che dovevo ancora salvare. E non sono mica l’unico”. Ma oltre che per le modalità della comunicazione, ritenute poco chiare, c’è chi si mostra scocciato anche dal fatto in sé: davvero non era possibile per la banca effettuare una migrazione o una copia di backup dei documenti dei clienti? E forse si sarebbe potuti passare per un’alternativa ancora più semplice e immediata: disabilitare le funzioni operative del vecchio sistema ma mantenerlo online per qualche mese, in modo da dare la possibilità anche ai ‘ritardatari’ di accedere ed eseguire un copia della propria contabilità in un secondo momento.

La serrata tabella di marcia della transizione Carife – Bper sembra infatti dare un po’ per scontato che, durante questi due mesi, tutti i clienti Carife abbiano o abbiano avuto modo di accorgersi del dettaglio e di svolgere le operazioni in autonomia. La questione però non sembra essere così banale, soprattutto guardando a chi tra settembre e novembre può aver avuto inconvenienti, problemi di salute o famigliari, viaggi o impegni che hanno fatto passare in secondo piano la propria contabilità e le vicende della Carife. I documenti ‘a rischio’ sono quelli relativi agli ultimi due anni, dal momento che quelli più vecchi venivano già esclusi automaticamente dal sistema. Rimangono due settimane per eseguire il backup: ora non avete più scuse.

 

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