Spal
28 Agosto 2017
Finisce 3 a 2 tra tantissime emozioni. Un gol da favola del centrocampista in pieno recupero regala uno storico successo casalingo

Spal. Una magia di Rizzo regala la vittoria e il Mazza va in delirio

di Federico Pansini | 8 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

Non poteva che finire così, in una serata di magia, nel modo forse più bello. La Spal vince la sua prima partita al “Paolo Mazza” dopo 49 anni di assenza dalla serie A, con un gol, strepitoso, di Rizzo in pieno recupero e al termine di una partita ben giocata dai biancazzurri, che passano due volte in vantaggio con Borriello e Lazzari, per poi essere raggiunti nella ripresa dalla rimonta friulana. Var protagonista e decisivo in due occasioni. Poi, quando il pareggio sembra scritto, la rete della liberazione all’ultimo respiro.

La gara. Il rinnovatissimo “Paolo Mazza” saluta la Spal, che dopo 49 anni torna a giocare nella sua città e davanti alla sua gente una gara del massimo campionato. Atmosfera elettrica in città, dopo quella che ha preceduto il debutto stagionale, chiuso con un pareggio di prestigio all’ Olimpico, in casa della Lazio. Società, Comune, istituzioni, tecnici ed operai: un grande lavoro nel corso di pochi mesi permette ai ragazzi di mister Semplici di poter scendere in campo a Ferrara sin dal primo impegno casalingo. In uno stadio dal new look, che può contare sulla riapertura della gradinata, il ritorno della settore ospiti di curva est, l’abbassamento delle barriere, i box a bordo campo, l’ammodernamento dei servizi di ristorazione e molto altro ancora. Uno stadio sicuramente più piccolo, rispetto ai ‘templi’ che i tifosi biancazzurri visiteranno nel corso del torneo, ma confortevole e molto caldo in quanto a tifo e vicinanza del tifo. Quello che non cambia è la passione dei tifosi della Curva Ovest, che dopo aver superato alcune divergenze emerse in settimana e riguardanti proprio le modifiche strutturali nei pressi della ‘Campione’ che impedivano l’affissione dell’ormai storico stendardo “Non camminerai mai sola” ed aver annunciato lo sciopero del tifo – protesta, come scritto, rientrata -, riempiono il loro settore con il consueto calore e colore. Sventolano tante bandiere: tra tutte quella del numero 12, la bandiera di Pietro Verri che dopo il terribile incidente occorsogli a Verona lo scorso febbraio, e dopo aver assistito alla gara dell’Olimpico sette giorni addietro, fa il suo grande ritorno anche al “Mazza” ricevendo un emozionante coro da parte della Ovest.

Clima caldissimo al fischio iniziale, sugli spalti ed anche dal punto di vista meteorologico: umidità e caldo afoso accompagnano i giocatori in campo. Il minuto di raccoglimento in ricordo delle vittime del sisma che ha colpito Ischia nei giorni scorsi accomuna l’intero stadio e viene chiuso da un deprecabile coro da parte del centinaio di supporters friulani, fischiato sonoramente da tutto il “Mazza”.

Si gioca. Nella Spal assenti Meret, Oikonomu e Costa: Semplici, rispetto alla gara con la Lazio, lancia dal 1’ i due nuovi acquisiti Salamon e Borriello – in coppia con Floccari – mentre Mattiello agisce sul versante mancino. Nelle fila dei bianconeri guidati dall’ex Del Neri recupera Thereau, in dubbio per tutta la settimana per un problema fisico. Spal per nulla intimorita sin dalle prime battute, seppur al cospetto di una habitué della massima serie come l’Udinese: biancazzurri pimpanti e sospinti dal grande sostegno del pubblico, con Lazzari che molto spesso prova a puntare Samir tenendo sulle spine il terzino mancino degli ospiti (che giocano in maglia gialla). L’esterno numero 29 è tra i protagonisti della prima occasione estense intorno al quarto d’ora: dopo aver scambiato alla perfezione con Schiattarella, si inserisce sulla corsia di destra della difesa friulana e crossa intelligentemente all’altezza del primo palo dove Scuffet anticipa in uscita provvidenziale il tocco da distanza ravvicinata di Floccari.

Minuto 25, il “Mazza” impazzisce di gioia: azione di Mora che va a contrasto con Hallfredsson al limite dell’area, e quando la palla sembra persa il capitano biancazzurro da terra trova un tocco geniale in direzione di Borriello. L’ex attaccante del Cagliari cerca una prima conclusione ribattuta dalla difesa ospite, e ritrovandosi il pallone sul destro al secondo tentativo non lascia scampo a Scuffet con una splendida parabola a giro che si infila sul palo più lontano. Strepitosa esultanza del pubblico estense e il numero 22 si gode il primo abbraccio stagionale dei compagni a ridosso della gradinata. Spal in vantaggio, meritatamente perché capace di concedere poco o nulla all’Udinese ed altrettanto brava nel mettere a repentaglio la difesa ospite ogni qual volta può sfruttare campo. Già perché passa appena un minuto e i biancazzurri sfiorano il raddoppio: bravi sia Floccari che Borriello a schiacciare la retroguardia di Del Neri verso la propria area, altrettanto abile Schiattarella ad inserirsi centralmente e concludere con un destro rasoterra chirurgico che si spegne di pochissimo sul fondo alla destra di Scuffet.

L’Udinese prova a replicare al 36°: sugli sviluppi di un corner dalla sinistra, la palla rimbalza pericolosamente in area spallina e viene raccolta da De Paul che da posizione ideale scarica verso la porta di Gomis un destro potente, provvidenziale Vicari che si immola e con il tacco riesce a ribattere la conclusione del numero 10 ospite. È l’ultima emozione della prima frazione, perché Samir dal limite dell’area calcia altissimo da buona posizione e Valeri, dopo 2’ di recupero, manda tutti negli spogliatoi a rinfrescarsi.

C’è Pezzella per Samir a inizio ripresa, mentre nella fila della Spal non si registrano cambi. L’inerzia della gara almeno nelle primissime battute della seconda frazione non cambia e la spal va subito vicina alla rete: Mora è spettacolare nel saltare in dribbling tre avversari e servire in verticale Floccari, che a sua volta trova Borriello con una splendida imbeccata filtrante, ma questa volta il numero 22 cerca di sorprendere Scuffet con un tocco di esterno che si spegne sul fondo da ottima posizione.

Minuto 9 del secondo tempo e anche il “Paolo Mazza” fa la conoscenza del Var. Perché la Spal raddoppia, con una rete di Lazzari che sfrutta una azione insistita di Schiattarella e un tocco di Borriello che mette il numero 29 in condizione di battere da zero metri Scuffet. La segnalazione del guardalinee frena l’esultanza dei tifosi biancazzurri, che riprende quando il direttore di gara dopo aver rivisto le immagini al replay, convalida il raddoppio estense. Primo gol in serie A per Lazzari, grande esultanza per il numero 29 biancazzurro sotto la curva e spettacolare 2 a 0 per una Spal da applausi.

Mentre la Ovest dedica, in virtù del gemellaggio, un pensiero ai tifosi anconetani dopo il fallimento dello storico club dorico (‘Il tuo nome dalla storia non si può cancellare, forza Ancona non mollare’) i biancazzurri costruiscono altre due occasionissime per mettere in ghiaccio la gara: prima Borriello libera Viviani davanti a Scuffet, ma l’ex Bologna mette clamorosamente sul fondo, poi Floccari trova la bella risposta del portiere ospite che ribatte una conclusione mancina a colpo sicuro da pochi passi.

Spal padrona del campo a cui mancherebbe solo il gol per suggellare la supremazia, ma la legge non scritta del gol sbagliato-gol subito punisce Mora e compagni al 28° della ripresa: corner di Jankto dalla sinistra, sul pallone si avventa con una torsione di testa Nuytinck che sorprende la difesa estense sul primo palo e batte Gomis. Gara che si riapre a un quarto d’ora dalla fine. Cambi in serie tra le due squadre: Perica e Barak per l’Udinese, nella Spal marea di applausi per Mora e Floccari che lasciano il posto agli altrettanto osannati Schiavon ed Antenucci.

Ma è una partita che non conosce fine, e questa volta il Var non dice bene ai biancazzurri: all’86° su cross di Angella contatto sospetto in area tra Vaisanen e Lasagna. Valeri si affida nuovamente al replay, e non ha dubbi nell’assegnare il penalty ai friulani tra l’incredulità dei tifosi estensi. Sul dischetto va Thereau, implacabile nel mettere alle spalle di Gomis con una conclusione centrale di potenza.
2 a 2 e tutto da rifare per i biancazzurri, penalizzati sicuramente nel risultato dopo una prestazione convincente.

È una serata magica e serve così un finale da favola per la prima in A. Sette minuti di recupero, e nella Spal entra Rizzo per Lazzari. Il numero 11, altro acquisto estivo, ci mette poco più di 6’ per entrare nella leggenda: controllo al limite dell’area, finta di corpo su Perica, e destro a giro che si infila nell’angolino basso alla sinistra di Scuffet. 3-2. Delirio, all’ultimo respiro, ma meritato. Impazzisce il “Mazza”, impazzisce la Ovest che torna festeggiare con i giocatori e mister Semplici come da splendida abitudine delle ultime stagioni.

La Spal torna a giocare in serie A a Ferrara e lo fa nel modo più emozionante possibile. Ora la sosta per le nazionali, poi sarà una nuova trasferta imperdibile. Il 10 settembre l’appuntamento è a San Siro, in casa dell’Inter.

Marcatori: 25’ pt Borriello (S), 9’ st Lazzari (S), 28’ st Nuytinck (U) 42’ st rig. Thereau (U), 52’ st Rizzo (S)

SPAL (352): Gomis 6; Salamon 6.5, Vicari 7, Vaisanen 6; Lazzari 7.5 (dal 43’ st Rizzo 7), Schiattarella 7, Viviani 6.5, Mora 7 (dal 30’ st Schiavon 6) , Mattiello 6.5; Floccari 6.5 (dal 37’ st Antenucci ng), Borriello 7. A disp. Poluzzi, Marchegiani, Cremonesi, Bellemo, Bonazzoli, Konate, Felipe, Paloschi, Grassi. All. Semplici 7.5.

UDINESE (442): Scuffet 6; Angella 5.5, Danilo 5.5, Nuytinck 6.5, Samir 5.5 (dal 1’ st Pezzella 6); De Paul 6, Halfreddsson 5.5 (dal 14’ st Barak 6), Fofana 5.5 (dal 26’ st Perica 5.5), Jankto 6; Thereau 6, Lasagna 6. A disp.: Bizzarri, Borsellini, Wague, Matos, Bajic, Larsen, Bochniewicz, Behrami, Balic. All. Del Neri 5.5.

Arbitro: Valeri da Roma2 6.

Note: serata di caldo afoso, terreno leggermente sabbioso . Ammoniti: Pezzella, Vaisanen, Viviani, Salamon. Angoli:7 a 0 sPAL. Recupero tempo: 2’ pt; 7’ st.

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