Ferrara Fiere più moderna e sicura con un investimento di 4,5 milioni
Contributi della Regione per l'adeguamento post sisma. In cantiere anche il restyling delle facciate e dei parcheggi
Una fiera più sicura, moderna, competitiva. È il nuovo volto, “meno energivero e più fruibile”, che Ferrara Fiere mostrerà alla fine di dicembre, data in cui è prevista la fine dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza del quartiere fieristico. L’imperativo del cantiere, partito in questi giorni, è l’adeguamento sismico sui 25mila mq dell’area tra spazi espositivi, uffici e servizi annessi.
Un intervento necessario per garantire un futuro allo stabile costruito nel 1974: il terremoto del 2012 aveva infatti provocato una serie di criticità sui pannelli prefabbricati per cui era stata concessa un’autorizzazione provvisoria che sarebbe scaduta a fine 2018. Ma il polo fieristico si mette in salvo prima, attingendo alle casse della Regione: il cospicuo investimento di circa 4,5 milioni di euro tra opere edili, impianti (antincendio, riscaldamento e condizionamento) e spese tecniche verrà finanziato dalla Regione attraverso il programma delle opere per l’adeguamento post sisma.
Entro la fine dell’anno, quindi, la Fiera di Ferrara cambierà gradualmente il proprio aspetto: verranno sostituite le facciate e i prospetti con placche di metallo arancione e maxi schermi per trasmettere le notizie, verranno rinnovate alcune aree interne (come i bagni e l’atrio) e verranno modernizzati i parcheggi con il posizionamento di una sbarra all’ingresso e all’uscita. Verrà installato anche un parchimetro per il pagamento del parcheggio durante le manifestazioni e verrà potenziata la linea internet ” a vantaggio di espositori e consumatori entro la metà del 2018″.
“Sarà un quartiere più bello e funzionale – annuncia il presidente e amministratore delegato di Ferrara Fiere Filippo Parisini – dopo i traguardi già raggiunti con la collaborazione del gruppo Bologna e Modena Fiere e l’apertura della tangenziale ovest che ci ha avvicinato alla grande viabilità in un’ottica di consolidamento delle nostre manifestazioni più importanti: RemTech, FuturPera, Salone del Restauro e quello delle sagre”.
Proprio per riprendere l’attività fieristica e congressuale senza cancellare nessun appuntamento in calendario, il quartiere sarà operativo già a settembre per RemTech e a novembre per FuturPera. “Sarà un gioco a incastro per non sospendere gli eventi – conferma il direttore dei lavori Davide Grandis – ma abbiamo più padiglioni su cui lavorare quindi possiamo muoverci in modo articolato, riducendo al minimo i disagi per gli espositori in un quartiere fieristico che ci viene copiato dalle fiere moderne come Rimini”. I lavori sono stati aggiudicati da AeC Costruzioni srl che ha vinto la gara d’appalto gestita da Acer.
“Un quartiere fieristico che vive e lavora non si può permettere di saltare appuntamenti importanti e deve quindi prestare particolare attenzione al rispetto delle tempistiche – ribadisce il sindaco Tiziano Tagliani -; il Comune non sarebbe stato in grado di intervenire con un’operazione di questo tipo e abbiamo quindi approfittato dei contributi della Regione per rilanciare un contenitore flessibile che può ospitare aree fieristiche, convegni e tanti eventi culturali”.
Ma non solo. “La fiera è il principale polo individuato nel piano di protezione civile come area di raccolta in caso di emergenza – aggiunge l’assessore Aldo Modonesi -, per cui questo intervento assume un valore strategico in vista dell’apertura del nuovo centro provinciale di protezione civile che aprirà a fianco della Fiera in sostituzione delle due sedi esistenti in via Marconi e a Tresigallo”.