In consiglio comunale si torna a parlare di accoglienza migranti. Ma non nel territorio ferrarese, quanto in Ungheria dove il “governo ha votato una normativa che impedisce l’accoglienza dei richiedenti asilo e istituisce campi di concentramento dove collocare queste persone in attesa di espulsione o trasferimento”.
Un “comportamento che non può essere permesso in uno Stato facente parte l’Unione Europea” commenta Alberto Bova (Fc) che ha presentato un ordine del giorno per “impegnare il sindaco e la giunta ad invitare il governo italiano ad attuare misure presso l’Ue che permettano il ristabilirsi di una situazione civile e regolare dal punto di vista umanitario in Ungheria”.
“Una nazione come la nostra, che non riesce ad espellere criminali pericolosi, non è credibile quando critica altri paesi sulla politica dell’immigrazione, una politica mal gestita dalla stessa Italia” ribatte Claudio Fochi (M5S) anche se la replica più pepata viene da Matteo Fornasini (FI).
“Abbiamo da imparare dal governo ungherese, spagnolo, francese – tuona il consigliere forzista – perché loro costruiscono ponti verso gli amici e non verso coloro di cui non si sa nulla. Il nostro paese ha un enorme problema di accoglienza, ospitando tutti coloro che pagano criminali per entrare illegalmente sul territorio italiano. Criminali che magari finanziano pure il terrorismo, è un paradosso. Questa politica delle porte spalancate ha trasformato il Mediterraneo in un cimitero a cielo aperto”.
Pronta l’obiezione di Bova: “Una parte dell’opposizione ci consiglia di prendere esempio dai campi di concentramento, dai sacrifici dei diritti umani e il pensiero torna indietro a un altro periodo della nostra storia in cui abbiamo imitato la Germania con l’emanazione delle leggi razziali. È sbagliato che noi che rispettiamo i diritti umani ci dobbiamo accollare anche la quota che spetta all’Ungheria, dobbiamo abituarci all’idea che viviamo in un mondo multietnico, noi, che ci siamo fatti l’attentato da soli”.
L’odg è stato approvato con i voti a favore di Pd, Fc e SI; hanno votato contro FdI, FI, Ln e il consigliere Bazzocchi del M5S mentre il resto del gruppo pentastellato e Gol hanno optato per l’astensione.
Bocciata invece la mozione sulla lotta allo sfruttamento della prostituzione presentata da Francesco Rendine (Gol) che chiedeva di sollecitare il governo ad emanare una legge per la riapertura delle case chiuse e il pagamento delle imposte da parte delle professioniste che operano nel territorio nazionale.
Una posizione condivisa da Fochi per regolarizzare il mestiere più antico del mondo perché così “ci sono meno soldi in mano alle mafie e più nelle casse pubbliche, con un fatturato (ovviamente in nero) stimato in 3,6 miliardi con 3 milioni di clienti e da 75 a 120mila lavoratrici del sesso”. Il consigliere pentastellato vede una “precisa volontà politica di mantenere la situazione nel caos e nell’indeterminatezza, come avviene per l’immigrazione”.
Approvato, infine,l’odg per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse e delle gravidanze indesiderate negli adolescenti del Comune di Ferrara, firmato da Ilaria Morghen (M5S) e Paola Peruffo (FI).
Il documento approvato quasi all’unanimità (astenuti solo Ln e Gol) chiede di aderire alla campagna informativa della Sigo per promuovere la contraccezione sicura negli studenti della scuola secondaria e di promuovere opportune attività di comunicazione per informare i cittadini dell’esistenza di un test di autodiagnosi sull’Hiv.
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