Politica
12 Maggio 2017
Porte chiuse a Soffritti, nel coordinamento c'è anche l'ex Prc Irene Bregola

Articolo Uno anche Ferrara, “ma non chiamateci scissionisti”

di Daniele Oppo | 4 min

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Da sinistra: Sergio Caselli, Annalisa Felletti, Francesco Vinci, Irene Bregola e Nico Stumpo

Guarda con molto interesse alle prossime mosse di Giuliano Pisapia, non c’è nessuna intenzione di passare per gli scissionisti del Pd. Articolo Uno-Movimento democratico e progressista – nato dopo la dipartita di Enrico Rossi e Pier Luigi Bersani dal Partito Democratico – si presenta anche a Ferrara.

Quattro i membri del del coordinamento estense, con una sorpresa – Irene Bregola, ex consigliera comunale con Rifondazione Comunista (di cui è stata candidata sindaco e membro della segreteria nazionale) -, l’assessore Annalisa Felletti, Sergio Caselli e Francesco Vinci, coordinatore e portavoce.

“Lo scopo – spiega Vinci durante la conferenza stampa di presentazione – è quello di far ritornare nella propria casa coloro che si sono allontanati dalla politica e dal centrosinistra. Il movimento – rimarca, ma lo farà anche altre volte – non è l’esito della scissione del Pd. Ci sono anche persone che vengono da altri partiti e altre che non hanno fatto politica. La vera scissione c’è stata tra il Pd e il suo elettorato”. L’ambizione non è cosa da poco: “Vogliamo costruire un nuovo centrosinistra aperto e plurale, non abbiamo una prospettiva minoritaria, non vogliamo essere l’ennesimo partitino di sinistra. Guardiamo con interesse a Pisapia per costruire un nuovo centrosinistra”. E non c’è una preclusione nemmeno alle alleanze con il Pd: “È sbagliato – afferma Vinci – mettere il veto su una futura alleanza, perché l’alternativa è Berlusconi. È necessario un confronto con la minoranza del Pd, quella di Andrea Orlando”. “La forbice tra ricchi e poveri – prosegue Vinci – si sta allargando, c’è la crisi, l’aumento delle procedure concorsuali con effetti nefasti per il lavoro, poi la globalizzazione: è irreversibile ma non ci siamo occupati di chi rimaneva dietro e questo è un terreno fertile per il populismo”. Nessuna rottura a Ferrara per quanto riguarda la maggioranza di governo: “Abbiamo incontrato Tagliani e per noi non cambia la prospettiva per la maggioranza, lui è la massima espressione del centrosinistra a Ferrara, si è caratterizzato per essere il sindaco di tutti”.

Intanto Articolo Uno sta già sistemando le cose per la conferenza programmatica. A livello regionale, Felletti è stata nominata coordinatrice degli amministratori pubblici che aderiscono a Mdp insieme ad Antonio Bandini (assessore a Faenza). “È un movimento che si propone di parlare a quell’ampia parte di società che si riconosce in una sinistra di governo – afferma l’assessora – e che si riconosce sui temi dei diritti: politiche di genere e diritto al lavoro. Abbiamo avuto già diverse adesioni a Ferrara – rivela Felletti –  ad esempio Luca Fiorini (il delegato Rsu della Cgil al centro di una vertenza con Basell) e l’avvocato Stefania Guglielmi, e tante dichiarazioni d’interesse. In regione siamo ormai una settantina di amministratori ad aver aderito”.

Porte chiuse per Roberto Soffritti, ex sindaco di Ferrara e che qualche giorno fa si era autodichiarato coordinatore di Mdp in città: “Vogliamo dare discontinuità rispetto al passato – spiega Vinci – e con Soffritti c’è una sorta di incompatibilità politica. Lui stesso nell’autoproclamarsi referente di Mdp si è autoescluso, Articolo Uno si è costituto oggi”.

“Ci dichiariamo forza di governo non residuale”, afferma Bregola che nel novembre 2014 lasciò Rifondazione insieme a Stefano Calderoni, con parole non certo tenere (entrambi dissero che era un partito con un “progetto politico ormai privo della capacità di confrontarsi con il mondo esterno, con una realtà sociale sempre più articolata e sempre più insofferente al dogmatismo, al settarismo, a strutture che hanno perso la curiosità di sperimentare, di innovare, di mettersi in discussione”). “Guardiamo con grande interesse alla società civile e ai corpi intermedi – prosegue – e faremo accordi sui contenuti, se c’è una condivisione programmatica”.

A dare carattere nazionale al coordinamento ferrarese c’era anche il deputato Nico Stumpo, che ha l’incarico di organizzatore di Articolo Uno: “Non vogliamo essere un’esperienza transitoria verso le elezioni, siamo decisi a costruire guardano al futuro e non al passato e non vogliamo essere tacciati come scissionisti. Stiamo investendo sul territorio e su una classe dirigente rinnovata”.

Di rinnovamento parla proprio Caselli: “Ci deve essere un cambio generazionale marcato e quelli della mia generazione devono dare un contributo”.

Il 19, 20 e 21 giugno a Milano ci sarà la conferenza programmatica e guarderà – e ritorna ancora – a cosa farà Pisapia: “Mi auguro che con il suo intervento ci sia un’ulteriore fase per costruire un nuovo centrosinistra – dice Stumpo – da Milano partirà una grande iniziativa per lanciare il cantiere di cui vogliamo essere un’infrastruttura”. Porte aperte a un’alleanza con il Pd, ma chiarendo una cosa: “Un governo di centrosinistra si costruisce con le politiche non con la geometria”.

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