Politica
8 Maggio 2017
La gara per l'assegnazione degli storici spazi di piazza Municipale è stata vinta dalla Kofler. Serra: "Interesse anche da fuori le mura per il salotto buono della città"

Un ristorante-birreria nell’ex Bazzi-Coloniali

di Daniele Oppo | 2 min

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I locali dell’ex Bazzi-Coloniali diventeranno un ristorante-birreria e probabilmente anche caffetteria: la gara per l’assegnazione in concessione di valorizzazione degli storici spazi di piazza Municipale è stata infatti aggiudicata alla società Kofler.

L’apertura delle buste (quattro le offerte presentate, una scartata perché non arrivata in busta chiusa) è stata effettuata nel pomeriggio di lunedì e ha visto come vincitrice (con 80,5 punti) la Kofler, società veneta che ha vari locali – birrerie, pizzerie, caffè, ristoranti – in piazze importanti del nord Italia da Venezia a Milano, passando per Verona e Padova. Seconda classificata l’offerta della ferrarese Krifi (78,53 punti), terza l’offerta della società Pappare (55,8).

“Riconosciamo a tutti quelli che hanno partecipato di aver accettato una sfida importante – è il primo commento dell’assessore al commercio Roberto Serra -, perché una parte di investimenti privati è necessaria per aprire l’attività nei locali ex Bazzi-Coloniali: noi facciamo la parte strutturale e impiantistica, loro il resto, compreso il restauro del mobilio antico. Questo significa che chi ha partecipato lo ha fatto sapendo che c’era questo limite/opportunità, accettando di adattare il proprio format a tale recupero”.

Per Serra c’è anche un altro motivo di orgoglio: “I candidati erano sia ferraresi che non, come la vincitrice Kofler, e fa piacere che siano arrivate proposte anche da fuori le mura per quello che è il ‘salotto buono’ della città”. Salotto buono che dovrebbe vivacizzarsi quando finalmente potrà partire la nuova attività, dato che il bando richiede un’apertura serale fino alle 24.

Quello per valorizzare l’ex Bazzi-Coloniali sarà uno sforzo economico non indifferente, anche al di là del restauro del mobilio: l’aggiudicatario dovrà infatti versare un canone al Comune che per il primo anno parte da una base d’asta di 26.200 euro (sarà dunque più alto) e arriva a 35mila euro per il ventesimo anno di concessione.

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