Una persona infortunata e impossibilitata a muoversi in una zona impervia della Sacca di Goro è stata soccorsa dagli uomini della Guardia Costiera che questa volta hanno dovuto effettuare un intervento 'misto' tra mare e terra, in collaborazione con il personale del 118
Tre ferraresi sono stati nominati quest’anno “Maestri del Lavoro” e riceveranno l’ambita onorificenza della Stella al merito del lavoro. Si tratta di Tiberio Bonora e Maria Chiara Ferrari, dipendenti di Basell Poliolefine Italia, e di Sergio Grigatti, dipendente di Enel Green Power
Oltre duecento persone al corteo organizzato dal centro sociale La Resistenza. Dal parco Coletta a piazza Castello studenti e lavoratori di ogni età hanno intonato insieme “Bella Ciao” e altri canti antifascisti.
"L'Italia resiste, Ferrara resiste". C'è questo messaggio nei bigliettini che, insieme ai garofani rossi, ieri (giovedì 25 aprile) i candidati de La Sinistra Unita per Anselmo hanno lasciato nei luoghi della città simbolo della lotta al nazifascismo
“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”.
È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore.
Uno scenario bucolico al quale i ferraresi hanno iniziato ad abituarsi. E’ quello offerto dalla transumanza del gregge del pastore Massimo Freddi che, dopo l’esperimento dell’anno scorso, è tornato in città per tosare l’erba del sottomura. Come nella fiaba del pifferaio magico, le circa 600 pecore (e qualche capra) seguono il loro mandriano fino alle storiche Mura estensi per brucare in questo pascolo insolito e prestarsi alle tante foto dei ferraresi che hanno accolto con simpatia il ritorno del gregge.
Il gregge, proveniente dall’argine del Po, è arrivato questa mattina nel sottomura est attraversando via Bacchelli. Gli automobilisti in coda, alle 9.30 circa, hanno assistito al passaggio idillico senza lamentarsi dei ritardi al traffico. In effetti non capita tutti i giorni di fermarsi all’alt dei vigili urbani per far passare una miriade di ovini belanti.
I “bee” emessi da questi teneri animali hanno attratto tanti ferraresi che, passando per caso o per volontà nel tratto di via Bacchelli, si sono fermati a scattare qualche foto ricordo. I corridori continuano veloci la loro marcia, mentre le famiglie approfittano dell’occasione per far conoscere ai loro figli l’importanza del rispetto della natura e degli animali. Immancabili i bambini che si incollano alla recinzione per cercare di dare da mangiare alle pecore, un po’ schive ad assaporare i ciuffi d’erba dalle mani dei piccoli.
E’ la replica di quello che è successo lo scorso anno, quando il bestiame è apparso per la prima volta in città e ha mandato su di giri grandi e piccini. “Ho deciso di tornare perché è una meta comoda di passaggio ed è bello vedere i bambini così felici” racconta Freddi, indaffarato a sistemare le recinzione a bordo strada per evitare possibili fughe. A dargli una mano c’è l’amico e collega Federico che lo aiuta nel governare il bestiame, “perché gli animali vanno accuditi, non basta lasciarli brucare, bisogna curare l’agnello che si prende la dissenteria e tagliare le unghie alla pecora zoppa…”.
Dagli spazi verdi all’aula del tribunale il passo è breve. Continua infatti la vicenda giudiziaria che vede Freddi alla sbarra per minaccia aggravata a seguito di una lite – i cui contorni continuano a essere poco chiari – con un suo collega a Bondeno. “Mi tocca spendere soldi in avvocati inutilmente per una cosa inventata – ribatte il pastore – ma io vado avanti per la mia strada, che devo lavorare. Non so quanto ci fermeremo a Ferrara, dipende dalla disponibilità”. In linea di massima il gregge pascolerà per circa un mese, sicuramente fino a pasqua, nell’intero sottomura cittadino per poi ritornare agli alpeggi estivi. In vista del prossimo ‘sfalcio ecologico’.
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