Attualità
28 Marzo 2017
La transumanza comincia in zona Bacchelli. Il gregge si fermerà nel sottomura per circa un mese

Le pecore tosaerba sono arrivate in città

di Elisa Fornasini | 2 min

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Uno scenario bucolico al quale i ferraresi hanno iniziato ad abituarsi. E’ quello offerto dalla transumanza del gregge del pastore Massimo Freddi che, dopo l’esperimento dell’anno scorso, è tornato in città per tosare l’erba del sottomura. Come nella fiaba del pifferaio magico, le circa 600 pecore (e qualche capra) seguono il loro mandriano fino alle storiche Mura estensi per brucare in questo pascolo insolito e prestarsi alle tante foto dei ferraresi che hanno accolto con simpatia il ritorno del gregge.

Il gregge, proveniente dall’argine del Po, è arrivato questa mattina nel sottomura est attraversando via Bacchelli. Gli automobilisti in coda, alle 9.30 circa, hanno assistito al passaggio idillico senza lamentarsi dei ritardi al traffico. In effetti non capita tutti i giorni di fermarsi all’alt dei vigili urbani per far passare una miriade di ovini belanti.

I “bee” emessi da questi teneri animali hanno attratto tanti ferraresi che, passando per caso o per volontà nel tratto di via Bacchelli, si sono fermati a scattare qualche foto ricordo. I corridori continuano veloci la loro marcia, mentre le famiglie approfittano dell’occasione per far conoscere ai loro figli l’importanza del rispetto della natura e degli animali. Immancabili i bambini che si incollano alla recinzione per cercare di dare da mangiare alle pecore, un po’ schive ad assaporare i ciuffi d’erba dalle mani dei piccoli.

E’ la replica di quello che è successo lo scorso anno, quando il bestiame è apparso per la prima volta in città e ha mandato su di giri grandi e piccini. “Ho deciso di tornare perché è una meta comoda di passaggio ed è bello vedere i bambini così felici” racconta Freddi, indaffarato a sistemare le recinzione a bordo strada per evitare possibili fughe. A dargli una mano c’è l’amico e collega Federico che lo aiuta nel governare il bestiame, “perché gli animali vanno accuditi, non basta lasciarli brucare, bisogna curare l’agnello che si prende la dissenteria e tagliare le unghie alla pecora zoppa…”.

Dagli spazi verdi all’aula del tribunale il passo è breve. Continua infatti la vicenda giudiziaria che vede Freddi alla sbarra per minaccia aggravata a seguito di una lite – i cui contorni continuano a essere poco chiari – con un suo collega a Bondeno. “Mi tocca spendere soldi in avvocati inutilmente per una cosa inventata – ribatte il pastore – ma io vado avanti per la mia strada, che devo lavorare. Non so quanto ci fermeremo a Ferrara, dipende dalla disponibilità”. In linea di massima il gregge pascolerà per circa un mese, sicuramente fino a pasqua, nell’intero sottomura cittadino per poi ritornare agli alpeggi estivi. In vista del prossimo ‘sfalcio ecologico’.

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