Cento. Se a Copparo i lavoratori della Berco non sorridono, a Cento quelli della Vm non fanno certo sonni tranquilli. E’ di ieri l’annuncio dell’azienda di voler ricorrere alla cassa integrazione anche per il mese di novembre, che riguarderà circa 900 persone, e le prospettive per il futuro risultano alquanto incerte.
“La percezione – dichiara Samuele Lodi, segretario provinciale Fiom Cgil – è che questa situazione proseguirà anche nel mese di dicembre e continuerà per gran parte del 2017. La produzione dei motori a 4 e a 6 cilindri andrà al massimo al 50% perché il mercato dei motori diesel non tira. La prospettiva è molto incerta e il timore è che Fiat-Fca voglia spremere il limone per poi disimpegnarsi”.
Oltre al ricorso continuo alla cassa integrazione, all’orizzonte si profila un altro problema, quello cioé della scadenza, il 16 dicembre, di oltre 120 contratti a tempo determinato. “L’azienda – riferisce Lodi – sta cercando di trasferirli in altre aziende del gruppo, ma non si capisce se il tentativo andrà a buon fine. Il fatto è che su qualsiasi situazione viene adottata la stessa ‘strategia’ della Fiat, quella cioé di non dire nulla prima di assumere decisioni che riguardano i lavoratori”.
Sulle problematiche della Vm è la stessa Fiom ad aver convocato per il 19 ottobre un’assemblea, alla quale sarà presente Michele De Palma, coordinatore Fiom nazionale della Fca, mentre nel frattempo è stato chiesto un incontro con i vertici aziendali per avere chiarimenti sulla situazione generale in cui versa lo stabililmento centese e ragionare sulle prospettive. “Entro lunedì – aggiunge Lodi – vi sarà un’ulteriore richiesta di incontro per un esame congiunto della cassa integrazione di novembre. Abbiamo necessità di metterci tutti insieme al tavolo con l’azienda, ma l’azienda continua a voler tenere tavoli separati, convocando le sigle firmatarie degli accordi da una parte e Fiom dall’altra”.
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