“Abbiamo raccolto 3.680 firme: alla prossima consegna non conteremo più i nomi registrati ma i chili di carta che abbiamo portato”. È ovviamente una battuta quella del segretario Cgil Fp Natale Vitali, ma rende l’idea del grande supporto raccolto dal sindacato (insieme alla Cisl Fp) nella battaglia contro l’affidamento esclusivo della quota privata del servizio ambulanze alle associazioni di volontariato della provincia.
Al decimo giorno di presidio permanente sindacati e dipendenti Cidas (la cooperativa che ha perso il posto ambulanza, sostituita dai volontari) si prendono una piccola pausa per il fine settimana ma annunciano nuove iniziative: “Non arretriamo di un millimetro – afferma Vitali -, continueremo con le azioni di lotta anche nelle prossime settimane, anche durante i grandi eventi come i Buskers. L’Ausl deve dare risposte ai lavoratori e difendere il principio secondo cui il lavoro va tutelato, altrimenti come sindacato proseguiremo la mobilitazione”. A riprova della bontà della propria causa secondo Vitali ci sono anche le firme di supporto lasciate da alcuni volontari delle associazioni coinvolte nella vicenda, apparentemente le persone più lontane dai concetti espressi da Cgil e Cisl: “Abbiamo apprezzato molto il loro supporto, dimostra che non c’è contrasto tra il vero volontariato e le cooperative”.
Durante la riunione di venerdì pomeriggio nella sede dell’Ausl, i sindacati hanno ricevuto garanzie di controlli efficienti per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro e i turni dei volontari, ma secondo Vitali rimane troppa distanza tra il comparto pubblico e quello privato: “Prendiamo ad esempio la questione delle ore di riposo tra un turno e l’altro: un dipendente pubblico non può nemmeno andare a una riunione aziendale se nelle 11 ore successive dovrà entrare in turno sulle ambulanze, perchè deve essere assicurato il suo recupero psicofisico, mentre nelle associazioni vige un regime più flessibile. Ma la legge italiana sulle ore di riposo che spettano a un lavoratore è sempre la stessa”.
L’argomento spinge a una riflessione più generalizzata sul mondo dei servizi pubblici ed è per questo che, secondo la segretaria Cisl Fp Claudia Cannella, “la raccolta firme sta ricevendo tante adesioni: i cittadini hanno colto che il nocciolo della questione è la difesa del servizio pubblico, con tutto quello che comporta in quanto a sicurezza e tutela del lavoro. Abbiamo intercettato un bisogno di esprimersi in una battaglia che è in un certo senso ideologica”.
Ed è proprio su questo orientamento generale dei servizi pubblici che ora si concentrerà la discussione a livello regionale: “su questo fronte la battaglia continuerà a Bologna – commenta Vitali -: il servizio non deve essere affidato in via prioritaria alle associazioni di volontariato”.
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