Politica
16 Luglio 2016
L'anno scorso registrato il numero più basso di denunce dal 2004. L'interrogazione di Fiorentini (Si)

Gad e le altre, per anni si è allentata la morsa sullo spaccio

di Daniele Oppo | 4 min

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indexUn picco nel 2011 e da lì un trend in discesa tanto che nel 2015 si sarebbe registrato il dato più basso da 11 anni.

Parliamo dei reati legati alla produzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti denunciati a Ferrara nel corso degli ultimi anni, che fanno sorgere qualche domanda su come si sia svolta l’attività di contrasto al narcotraffico.

L’occasione nasce da un’interrogazione del consigliere comunale di Sì Leonardo Fiorentini che, dai dati in suo possesso (e di cui chiede conferma della veridicità), ha notato un calo vertiginoso delle denunce all’autorità giudiziaria (quindi non parliamo di semplici segnalazioni) per questo tipo di reati tra 2014 e 2015. Percentuali a doppia cifra: -43%, in numeri assoluti 86 denunce nel 2014 contro le 49 del 2015. Scendendo nel particolare, Fiorentini segnala come per il reato di spaccio “le denunce sarebbero scese da 63 del 2014 a 34 nel 2015 (-46%) mentre quelle per produzione e traffico sarebbero passate da 6 a 2 e quelle per associazione per spaccio di stupefacenti salite da 0 a 2”.

“Il dato – sottolinea il consigliere – risulta in deciso disallineamento anche con gli anni precedenti” e, continua più avanti nell’interrogazione, “non solo non pare coincidere con una diminuzione delle attività illecite legate agli stupefacenti, in particolare nel quartiere Giardino, ma si discosta sensibilmente anche rispetto al calo pur registrato a livello nazionale delle segnalazioni all’autorità giudiziaria per gli stessi reati (-6% sul totale, – 5% per art. 73 (che punisce il possesso, la coltivazione, la fabbricazione e il commercio di stupefacenti, ndr)) per cui non può essere attribuito alle modifiche nella legislazione a seguito della sentenza della Corte Costituzionale di incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi, emessa peraltro nei primi mesi del 2014”.

Fiorentini – che caldeggia un “regolamentazione legale della cannabis” come strumento per contrastare il narcotraffico e liberare le strade dagli spacciatori, oltre che risorse per fronteggiare reati ancora più gravi – chiede all’amministrazione comunale di confermare i dati in suo possesso e, in caso affermativo “quali siano le motivazioni della diminuzione dei reati legati agli stupefacenti addotte dalle autorità preposte in seno al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza”.

In attesa di conoscere le risposte dell’Amministrazione comunale, ci possono comunque aiutare i dati del servizio statistiche proprio relativi ai reati denunciati all’autorità giudiziaria e vederli in una serie storica di dieci anni, dal 2004 al 2014.

Come dicevamo in apertura, e come mostra il grafico interattivo elaborato dai tecnici del Comune, negli ultimi anni c’è stato un picco di denunce in materia di stupefacenti nel 2011 (102 in totale, 73 per spaccio, il punto massimo è stato nel 2008: 110) e da lì è iniziato un trend in calo: nel 2012 le denunce sono state 81 (di cui 62 per spaccio), nel 2013 sono scese ancora di più, fino a 74 (51 per spaccio) – secondo minimo storico in 10 anni – per poi risalire a 86 nel 2014 (63 per spaccio). Se i dati di Fiorentini venissero confermati, le 49 denunce totali del 2015 sarebbero il minimo storico assoluto dal 2004 (quando furono 54), un calo di oltre il 50% rispetto al 2011.

C’è da dire che – dopo la recrudescenza dei reati legati alla micro-criminalità – la reazione delle forze dell’ordine registrata a partire dai primi mesi del 2016 porterà a una probabile risalita di tali numeri.

Visto che a livello nazionale – come emerge dal Libro Bianco sulle droghe 2016, con i dati ministeriali – le operazioni di polizia sono quasi al 50% mirate sui cannabinoidi, Fiorentini chiede di avere anche i dati disaggregati per tipo di droga e capire così quale sia la composizione del mercato degli stupefacenti a Ferrara.

I dati analizzati ovviamente raccontano un lato della storia, quello numerico delle denunce. Che è rilevante in sé ma che non ci racconta cosa ci sia dietro: i quantitativi di droga sequestrati, i soggetti denunciati e la loro importanza nel mondo del narcotraffico che gravita nella città, la porzione di mercato nero colpita e i suoi eventuali effetti.

Ma anche se visti così, nudi e crudi, quei dati possono forse aiutare a capire almeno uno dei motivi per cui – come sottolinea Fiorentini in apertura dell’interrogazione – “negli ultimi mesi in città abbiamo assistito a un innalzamento della visibilità dei reati, del livello criminale e dell’attenzione mediatica in particolare all’interno del quartiere giardino, ed in particolare per quello che riguardo lo spaccio di sostanze stupefacenti”, in una situazione in cui tali tipi di reati “difficilmente vengono denunciati da una ‘vittima’ o da persona coinvolta, bensì – al netto delle denunce di eventuali testimoni oculari esterni – è più spesso frutto di attività di controllo del territorio e di indagine da parte delle Forze dell’Ordine”.

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