Partono i lavori all’ex Mof, ecco come sarà
L'inaugurazione della nuova sede dell'Urban Center e Ordine degli Architetti è prevista a settembre 2017
L’ex Mof torna allo splendore iniziale. I lavori di ristrutturazione della palazzina di corso Isonzo sono partiti il 1° luglio e, stando al cronoprogramma presentato questa mattina dall’amministrazione e dai tecnici, dovrebbero concludersi nella prossima estate. L’inaugurazione dell’immobile comunale riqualificato, che ospiterà la sede dell’Urban Center al piano terra e dell’Ordine degli Architetti al primo piano, è prevista a settembre 2017.
“Sarà un lavoro complesso perchè lo stato di ammaloramento è veramente notevole – anticipa il sindaco Tiziano Tagliani – ma diventerà un elemento di qualità e pregio all’interno del quartiere giardino”. Il progetto di riqualificazione, “partito nell’autunno 2013 con un concorso di idee bandito dal Comune e dal nostro Ordine degli Architetti” ricorda il presidente Diego Farina, costerà un milione e 112mila euro, stanziati per 397mila euro dalla Regione con i fondi post sisma e i restanti 715mila euro dal finanziamento assicurativo comunale.
“L’incuria degli anni e i danni del terremoto hanno degradato la struttura in maniera piuttosto rilevante – spiega l’architetto Filippo Govoni che insieme al suo team di giovani professionisti si è aggiudicato la progettazione – ma l’intervento sarà mirato a valorizzare quello che già c’è. Verranno riconfermati il disegno della facciata e la sua valenza estetica razionalista con l’aggiunta di alcuni supporti, come le pareti attrezzate, il bar e l’ascensore, che lo renderanno un edificio attuale e accessibile a tutti”.
I lavori sono stati assegnati ad Ahrcos srl, la ditta centese che ha vinto la gara d’appalto “con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa che ci ha permesso di inserire nel piano anche il restauro completo dei dipinti di Cattabriga presenti in due pareti del salone centrale della palazzina” dichiara la dirigente del servizio Beni monumentali Natascia Frasson affiancata dal capo settore Opere pubbliche e mobilità Luca Capozzi.
“La qualità del progetto è evidente a tutti – conclude l’assessore Aldo Modonesi -: fin dall’inizio l’obiettivo non era solo la ristrutturazione dal punto di vista sismico ma il totale recupero di un bene in disuso da tanto tempo per rigenerare l’edificio e il quartiere, così come stiamo facendo per Casa Niccolini e Porta Paola. Una delle chiavi di volta per la risoluzione dei problemi di sicurezza urbana passa appunto dalla riappropriazione degli spazi pubblici. E’ quindi un intervento che fa bene alla città, nonostante sia necessario sacrificare qualche posto auto e riorganizzare la sosta degli autobus”.