Spettacoli
30 Giugno 2016
Due ore e mezza di pura emozione nel cortile del Castello. Il cantautore: "Mi sento un re"

Glen Hansard, il Bob Dylan irlandese stupisce Ferrara

di Elisa Fornasini | 3 min

Leggi anche

Scandalo donazioni. “Fabbri ha preso una decisione. Ha deciso di non fare la differenza”

“Quei 50mila euro non avrebbero risolto la situazione, ma a volte anche una goccia in mezzo al mare può fare la differenza”. Michela Venturi, l’infermiera simbolo della lotta al Covid e candidata nella lista di Anselmo, non usa mezzi termini per condannare lo scandalo delle donazioni all’ospedale (mai arrivate) su conti correnti attivati da Alan Fabbri

Patrizia Moretti su Matteo Falcinelli. “Spero i poliziotti vengano radiati”

"Spero davvero che ci sia giustizia e che i poliziotti responsabili siano radiati. Qui in Italia non va così: i poliziotti che hanno ucciso di botte mio figlio Federico Aldrovandi, condannati per omicidio, hanno avuto 6 mesi di sospensione e basta". Sono le parole che Patrizia Moretti utilizza per commentare le brutali violenze subite da Matteo Falcinelli, lo studente italiano fermato dalla polizia in Florida

Parte il completamento della Cittadella San Rocco all’ex S. Anna

Entra nel vivo una nuova fase della riqualificazione complessiva la Casa della Comunità Cittadella S. Rocco, interessata già da mesi da molteplici interventi. “Verso la nuova Casa della Comunità” questo il claim ideato dall’azienda Sanitaria per identificare il processo di trasformazione innescato nel nucleo storico dell’ex Arcispedale S. Anna di Ferrara

(foto di Alessandro Castaldi)

“Save a soul mission”. Salvare un’anima attraverso la musica, come recita la grancassa appesa sullo sfondo, è l’obiettivo di Glen Hansard che raggiunge il suo scopo anche a Ferrara sotto le Stelle. E lo fa in maniera stupefacente. Non ci sono altri aggettivi per spiegare la meraviglia di ascoltare il cantautore irlandese dal vivo, in una cornice intima e profonda come quella del cortile del Castello Estense.

Una vera e propria sorpresa che non ci si aspetta da un ‘tranquillo’ songwriter che ha iniziato a suonare sulle strade di Dublino a soli 13 anni. Dalla vita da busker a quella di attore (lo potete vedere in “The Commitments” e “Once” con cui si aggiudica l’Oscar per la colonna sonora, ndr), si è ritrovato a cavalcare i palcoscenici di tutto il mondo, conquistandosi il paragone con il suo idolo Bob Dylan. Merito dei testi e delle melodie delle sue canzoni che cullano il pubblico quasi come una ninna nanna, risvegliata poi dagli arpeggi tipici del folk irlandese.

Il concerto, andato in scena ieri sera con apertura affidata all’irish duo The Lost Brothers, scorre veloce nonostante le due ore e mezza di puro spettacolo. La situazione è talmente raccolta che Hansard si concede di iniziare a cantare a cappella, per la gioia di tutti i suoi fan giovani e meno giovani che seguono la performance applaudendo a ogni canzone e fischiettando i motivetti. Insomma, la pace dei sensi.

Protagonista della serata è stato “Didn’t He Ramble”, il suo ultimo e acclamato album candidato ai Grammy, ma non sono mancate le interpretazioni dei brani che lo hanno reso uno dei musicisti irlandesi più apprezzati a livello internazionale, già dai tempi in cui era frontman dei Frames e metà degli Swell Season.

Il cantautore, accompagnato da una orchestrina in cui spiccano i fiati, comincia proprio dal suo ultimo lavoro con Grace beneath the pines, Winning streak, Just to be the one e My little ruin, dedicata a un suo amico, probabilmente Jason Molina, che si è ‘perso’ in vizi difficili da combattere. Un tuffo nel passato, al suo primo disco da solista intitolato “Rhythm and Repose” del 2012, con Bird of sorrow, Philander, Maybe not tonight e la struggente Love don’t leave me waiting.

La serata si fa ancora più calda quando si mette al pianoforte per McCormack’s wall, “scritta per chiedere scusa a una mia amica dopo una ubriacatura lunga tre giorni” rivela ai presenti, che ridono prima di agitare mani e piedi quando intona Lowly Deserter, Wedding ring e This gift.

Se i momenti cover sono stati molto apprezzati, tra cui Astral weeks di Van Morrison e Where is my mind dei Pixies, il culmine in puro stile irlandese si è raggiunto proprio con i pezzi tratti dal film Once: impossibile non emozionarsi di fronte a When your mind’s made up, Say it to me now e la toccante Falling slowly, che gli è valso l’Oscar, proposta in una inimitabile versione a cappella, quasi sussurrata.

“Grazie mille per questa bellissima notte in questo posto meraviglioso: mi sento un re” dichiara Glen Hansard prima di salutare il pubblico di Ferrara sotto le Stelle con le ultime due canzoni in scaletta, Stay the road ed Her Mercy, e un simpatico siparietto con i conterranei Lost Brothers che hanno intonato Bella ciao.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com