Economia e Lavoro
24 Giugno 2016
Il saldo tra export e import nel 2015 è stato positivo per circa 72milioni di euro

Brexit. Quanto vale il Regno Unito nell’economia ferrarese

di Daniele Oppo | 2 min

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credits: Jeff Djevdet/Flikr/CC BY 2.0)

credits: Jeff Djevdet/Flikr/CC BY 2.0)

Circa 72,2 milioni euro. È la differenza tra quanto l’economia ferrarese importa ed esporta dal Regno Unito, riferito ai dati del 2015 forniti dalla Camera di Commercio. Un dato interessante da analizzare oggi, giorno in cui il referendum ha sancito la volontà della popolazione britannica di uscire dall’Unione europea. Sarà un processo lungo, ma cambieranno sicuramente alcune cose anche dal punto di vista del mercato e degli scambi commerciali.

Nel dettaglio. Le importazioni sono state per poco più di 33 milioni di euro, che valgono il 3,6% del totale delle importazioni ferraresi: non è tanto se consideriamo che Germania e Francia valgono rispettivamente il 22 e il 15,5 percento, ma non è neppure poco se si considera la variazione tra 2014 e 2015, che vede un incremento del 10% secco e porta il Regno Unito dal 9° al 7° posto tra i partner commerciali del territorio estense.

Le esportazioni valgono invece molto di più, significa che l’economia ferrarese tra vantaggi vendendo i propri prodotti nel Regno Unito, e nel 2015 lo ha fatto per oltre 105 milioni di euro, che rappresentano il 4,1% delle esportazioni totali, con un incremento del 3,1% rispetto al 2014. Nonostante la crescita, il ‘peso’ relativo fa scendere il Regno Unito nella classifica dei partner dal 4° al 5° posto, questo è perché è cresciuto il peso delle importazioni verso la Spagna (+10% rispetto al 2014).

Tra il 2009 e il 2015 le importazioni sono state abbastanza costanti, anche se hanno visto dei significativi picchi di crescita: nel 2009 valevano 22,1 milioni di euro, l’anno successivo 32 milioni. Poi il salto a 41,1 milioni nel 2011 e il ‘crollo’ a 29,1 milioni nel 2012. Nel biennio 2013-2014 le importazioni sono state costanti,  poco sopra i 30 milioni per poi crescere nel 2015 fino a 33,1 milioni.

Nello stesso arco di tempo le esportazioni hanno invece visto una crescita molto sostanziosa se si guarda ai 68 milioni del 2009 e ai 105,4 milioni dell’ultimo anno: in 7 anni l’export verso il Regno Unito vede un saldo positivo di 37 milioni di euro.

Le materie esportate riguardano principalmente prodotti legati ai mezzi di trasporto (valgono 21,7 milioni contro i soli 110mila euro di import), prodotti chimici (esportiamo 20 milioni di export contro 13 di import) e prodotti agricoli (8 milioni di euro di export a fronte di soli 31mila euro di import).

Cosa cambierà e quando cambieranno le cose dopo la “Brexit” è difficile dirlo ora, Ue e Regno Unito hanno 2 anni di tempo per negoziare le condizioni dell’uscita e ridefinire dunque anche le regole degli scambi commerciali.

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