Lodi: “Io pregiudicato? Sono disponibile a un incontro pubblico”
L'esponente della Lega Nord critica l'attacco "sul piano personale: si è toccato il fondo"
Minacce alla dirigente della Cassa Depositi e Prestiti? “Assolutamente falso”. Precedenti penali da chiarire? “Non c’è alcun legame con quello che sostiene Tagliani, anzi se dice che sono pregiudicato lo potrei querelare”. Non si sottrae alle domande il responsabile sicurezza e immigrazione Nicola Lodi, contattato da Estense.com per replicare alle accuse che compaiono nell’esposto a suo carico firmato dal sindaco e depositato in procura per sollecitare la magistratura a valutare le ipotesi di violenza e minaccia a un corpo amministrativo.
Due in particolare, almeno in questa prima fase, i punti da chiarire: le accuse di aver esercitato pressioni su Paola Delmonte, responsabile social housing di Cdp, che le avrebbe poi riferite al sindaco ferrarese, e la definizione di “pregiudicato” attribuita a Lodi, che se confermata non rappresenterebbe il miglior biglietto da visita per il responsabile sicurezza e immigrazione della Lega Nord.
“Non ho assolutamente minacciato la Cassa Depositi e Prestiti – replica l’esponente del Carroccio -, anzi chiedo ufficialmente che la Cdp supporti queste dichiarazioni con delle carte. Per ottenere l’incontro ho mandato una mail e poi sono stato ricontattato. È vero che la Lega Nord voleva organizzare un sit-in, non una manifestazione, davanti alle sedi della Cassa Depositi e Prestiti sia a Roma che a Milano e sono anche in possesso di regolare documentazione della Digos di Milano che aveva espresso parere favorevole”.
Ripercorrendo i propri contatti con la Cdp, Lodi afferma che “non c’è mai stata alcuna minaccia per avere un appuntamento, perchè la Cassa Depositi e Prestiti, una volta ricevuta la mia mail, poteva darmi spiegazioni anche senza un incontro dal vivo, che io in quella prima mail non avevo richiesto. Credo che sia una vicenda un po’ intricata e che questo sia un esposto anomalo, perché se Tagliani fosse stato così sicuro di queste minacce avrebbe sporto una querela. Proprio oggi (ieri, ndr) abbiamo ricevuto nuova documentazione sul Palaspecchi che ho mandato alla Cdp, sia ai diversi uffici che alla Delmonte e al cda. In questi giorni produrremo anche una interrogazione parlamentare su questo tema”.
Passando poi alla definizione di ‘pregiudicato’ presente nell’esposto, Lodi non conferma né smentisce e critica Tagliani per averlo specificato nell’atto: “Non c’è alcun legame con quello che sostiene Tagliani, anzi se dice che sono pregiudicato potrei querelarlo. Non accetto questo tipo di manifestazioni: so che Tagliani è abituato ad attaccare sul piano personale ma io lo respingo fortemente, anche perché personalmente non ho mai chiesto a Tagliani cosa faceva prima di entrare in politica. Credo che quando un politico attacca sul piano personale abbiamo toccato il fondo. Possiamo contestare i modi, le azioni e tutto il resto, ma ho già detto una volta a Tagliani che se vuole un incontro pubblico sulla mia persona possiamo parlarne tranquillamente”. La sfida è lanciata: ora sta al sindaco raccoglierla. Di sicuro, per chiarire tutta questa intricata vicenda, un confronto diretto tra i due sarebbe ben gradito da molti.