Vm Motori. Azienda e sindacati distanti sul contratto
Nessun passo avanti dopo l'incontro tra la direzione aziendale di Vm Motori e i sindacati che chiedono di "non fare cassa sui lavoratori"
Nessun passo avanti dopo l'incontro tra la direzione aziendale di Vm Motori e i sindacati che chiedono di "non fare cassa sui lavoratori"
Ferrara si conferma città del lavoro e dei giovani. Oltre duemila studenti hanno partecipato attivamente alla seconda edizione di “Work on Work” - la fiera nazionale di servizio al mondo del lavoro, che si è svolta presso il Quartiere Fieristico. Nel complesso, la fiera ha fatto registrare circa 6.000 presenze
Costruire un “percorso protetto” per i lavoratori in esubero, o alle prese con ristrutturazioni aziendali, affinché passino da un’impresa all’altra con continuità di occupazione e potenziamento delle competenze. È l’innovativa proposta – denominata Movi (Mobilità Virtuosa) – che emerge dalla seconda edizione di ‘Work on Work’ a Ferrara
Sala Conferenze gremita in ogni ordine di posto per l’ottava edizione del Premio “Storie di Alternanza e competenze”, l’iniziativa realizzata dalla Camera di commercio di Ferrara Ravenna nell’ambito del nutrito programma di attività per valorizzare e dare visibilità ai racconti dei progetti d’alternanza scuola-lavoro degli Istituti scolastici di secondo grado
"Io mi tengo tutto, mi tengo anche la mamma, mi tengo anche Versalis. Ma diciamoci la verità: con 2,8 miliardi puoi stare nel green che vuoi, ma sei fuori dalla chimica. E solo l'Eni può tenerla dentro, se decide di starci davvero"
“Ristorare i risparmi, non rimborsarli”. “Non parliamo di una calamità naturale come il terremoto, ma rimane l’esigenza di compensare”. Nei distinguo del viceministro all’economia Ernico Morando sta tutta la distanza che separa la posizione del governo da quella dei risparmiatori ‘azzerati’ di Carife e degli altri istituti colpiti dal decreto Salva-Banche. È la distanza che separa un diritto da una concessione. Il governo, in sostanza, non si riconosce nelle critiche e nelle richieste che gli vengono rivolte dai risparmiatori Carife, che punta però a ‘ristorare’ attraverso nuovi interventi ad hoc.
Non a caso uno dei termini più usati dal viceministro è ‘moral suasion’: quella ad esempio che serve con le quattro ‘new bank’ nate dal decreto Salva-Banche affinchè riconoscano al vecchio azionariato dei warrant o altre forme di compensazione delle vecchie perdite. “Se mettessimo per legge una clausola sociale a favore dei vecchi dipendenti o del vecchio azionariato – afferma Morando – determineremmo un crollo del valore delle nuove banche, che trasformerebbe in carta straccia queste ipotesi”. In sostanza, secondo i viceministro, nuovi vincoli legali a favore degli ‘azzerati’ riporterebbero le nuove banche a difficoltà economiche e obblighi di solvenza simili a quelli in capo ai vecchi istituti, rendendo di fatto inutile tutta l’operazione: da qui la necessità di trovare forme di compensazione con i vecchi risparmiatori sotto la forma di accordi privati. “Se si pretendesse di scrivere per legge quelle ipotesi aggiunge Morando -, significherebbe non trovare più alcun nuovo acquirente e condannare al fallimento l’intero processo”.
Tra le ipotesi al vaglio del governo vi è quella – finora inedita – di strutturare un piano di aiuto ai territori colpiti dal Salva-Banche, un po’ come avviene nel caso di catastrofi naturali: “L’effetto è stato quello di un cataclisma – afferma Morando – e non sarebbe fuori luogo aprire un confronto tra sindaci, presidenti delle Regioni e governo per parlare di un intervento straordinario su quelle aree, per limitare gli effetti di una vicenda che nella pratica equivale a un terremoto. Porto la disponibilità del governo su questa ipotesi”.
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