Dario era diccì e adesso sta con il Pd
Ovvero i destini incrociati tra gli scudi crociati
Sabato scorso due eventi hanno scosso la sonnolenza italica. Il gran finale del Festival di Sanremo e l’elezione del nuovo segretario del Pd. Da una parte Povia, predestinato a vincere, è arrivato secondo; dall’altra Dario Franceschini, condannato a essere in eterno il numero due di Veltroni, è ora sul gradino più alto del partito. Come collegare due destini opposti, tanto distanti tra loro quanto le facezie della kermesse canora più famosa d’Italia dalla seriosità di piazza Santi Apostoli? Pensate a Orfeo, cantore celestiale, sbranato dalle Baccanti e provate a indovinare…
Musica maestro:
INTRO
Dario era diccì e adesso sta con il Pd. Dario giura con la Carta in mano, Dario dice “vinceremo”
PRIMA STROFA
Dario dice: prima di raccontare il mio cambiamento bidirezionale volevo chiarire che
se credo in Dio non mi riconosco nel pensiero dell’uomo che su questo argomento è diviso.
Non chiedetemi di eutanasia, testamento biologico, coppie di fatto o procreazione assistita
Sarò il guardiano del faro in attesa della nave di Bersani, ma non parlatemi del caso Englaro.
Zaccagnini mi ha voluto troppo bene, un bene diventato ossessione, tanto che di notte sognavo Renzo Lusetti e di giorno ancora peggio con Castagnetti
Martinazzoli ha preso poi quella decisione che mi ha fatto balzare giù dal letto
già nel ’94 sul comò avevo la foto di Achille Ochetto.
Poi dal Ppi chiesi la separazione, avevo 36 anni non capivo bene, per i cristiano sociali
era la giusta soluzione e dopo poco tempo tornai alla magione.
Andai al governo e spingevo per l’Ulivo ma tra Prodi e D’Alema io bollivo
ma la Margherita era gelosa morbosa e la mia identità era sempre più confusa.
Refrain please:
RITORNELLO
Dario era diccì e adesso sta con il Pd. Dario giura con la Carta in mano, Dario dice “vinceremo”
Dario era diccì e adesso sta con il Pd. Dario giura con la Carta in mano, Dario dice “vinceremo”
SECONDA PASSATA:
Eletto alla Camera sono un altro uomo, ma in quel momento cercavo risposte mi vergognavo e le cercavo di nascosto c’era chi mi diceva “Rutelli è naturale” io studiavo De Gasperi non la
pensava uguale.
Poi il Pd fece la fondazione ma mi sembrava solo una fusione e Walter mi fece tremare il cuore ed è li che ho scoperto di essere bidirezionale.
Con lui nessuna ambizione il corteggiamento c’era e io credevo fosse amore sì, con lui volevo conquistare il mondo poi sembrava una gara a chi faceva meglio il secondo.
E mi sentivo un colpevole, prima o poi lo dimettono ma se scendiamo coi sondaggi poi
lo riprendono, vivevo giorno per giorno come John Rambo
mi prendeva la follia di Ignazio Rando
Refrain again:
RITORNELLO
Dario era diccì e adesso sta con il Pd. Dario giura con la Carta in mano, Dario dice “vinceremo”
Dario era diccì e adesso sta con il Pd. Dario giura con la Carta in mano, Dario dice “vinceremo”
SPECIAL
Dario dice per due anni sono stato con Veltroni tra D’Alema e Bersani, che due m…, io cercavo ancora la mia verità quell’amore grande per l’eternità
Poi ad una assemblea fra tanta gente hanno votato me che non c’entravo niente
Solo 92 voti per Parisi. Ho promesso di riportare Carla Bruni da Parigi
di non cedere alle correnti di tenere stretto il 22% trai miei denti
non farò nessuna trattativa, il governo ombra è alla deriva
voglio un partito solido che parli chiaro in equilibrio tra Rosi Bindi e la Finocchiaro.
Questa è la mia storia solo la mia storia nessuna segreteria nessuna “quarta via”
Scudo crociato ti ho perdonato anche se qua non sei più tornato
Caro Pd ti penso spesso ti voglio bene e a volte ho ancora il tuo riflesso ma
adesso sono pronto per guidare gli ex Pci, ma per favore non chiedetemi del Pil
RITORNELLO FINALE:
Dario era diccì e adesso sta con il Pd. Dario giura con la Carta in mano, Dario dice “vinceremo”
Dario era diccì e adesso sta con il Pd. Dario giura con la Carta in mano, Dario dice “vinceremo”