The scriblerus club
27 Agosto 2007
Ovvero cercansi 2500 Amici dell’Odissea

Fiorino, moneta sonante

di Giacomo di cristallo | 3 min

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...a lui non è rimasto più nemmeno un fiorino

...a lui non è rimasto più nemmeno un fiorino

“Chi siete? Quanti siete? Da dove venite? Dove andate? Cosa portate? Un Fiorino!”. Chissà quanti giunti in città nella settimana appena trascorsa nel momento di accedere al luna park di stracci e stranezze – e, perché no, di qualche nota – del Buskers Festival si sono sentiti come Troisi e Benigni in Non ci resta che piangere.

Le fauci dell’operazione Moneta Sonante hanno fatto più vittime di Scilla e Cariddi ai tempi d’oro. E dire che si è gridato evviva per i 30mila euro raccolti da oltre 100 “Amici del Ferrara Buskers Festival”. Amici tra cui rientrano anche banche, cooperative, importanti enti ed associazioni… Un momento… banche? Cooperative? importanti enti ed associazioni? Ma 30mila euro divisi per, diciamo, 112 “Amici del FBF” fa poco più di 250 euro a testa… Quasi quasi è andata meglio alle guardie di frontiera con i fiorini.

Ma torniamo a timon battuto a Scilla “sciagura senza riparo” e all’“orrenda Cariddi”. Omero le ricorda tutte effusioni con i compagni di viaggio di Ulisse nel XII canto dell’Odissea. E qui si sentono già le evangeliche “grida e stridore di denti” di chi non tollera che Omero abbia lasciato accoliti in giro per le epoche. Come Luca Ronconi che proprio per Ferrara ha pensato a un doppio spettacolo sull’epopea del laerziade, Odissea. Doppio ritorno. E Ferrara ha pensato per lui a un budget di 700mila euro che per la città vuol dire stringere i cordoni della cinghia delle Muse per i prossimi tre anni.

In fondo basterebbe, conti alla mano, trovare poco più di 2500 “Amici dell’Odissea” e il gioco è fatto. Ma Sateriale preferisce lanciare il grido di “Una, cento, mille Odissee” dal suo blog. Perché poi “blog” se ci scrive solo lui? È come comprare un talamo a due piazze e praticare l’onanismo più esasperato. Almeno anziché “Porto franco” chiamiamolo “Porto Gaetano”.

Comunque sia il primo cittadino tira in ballo la famosa prova dell’arco e pone (a se stesso, a questo punto) delle domande. “Perché l’arco di Ulisse era a casa? Perché era così importante? Perché l’accorta moglie di Ulisse si inventa proprio quel tipo di gara per selezionare il suo futuro sposo?”. La risposta il primo cittadino l’ha scovata nei sotterranei dell’Ermitage. Quanto al senso della spiegazione viene in mente il conte di Altamira quando sente parlare madame de Fervaques ne Il Rosso e il Nero: “ci sono dei punti in cui capisco a una a una le parole che dice, ma non colgo il senso della frase”. Risparmiamo ai lettori la risposta (tanto non vedo in giro tutti questi punti di domanda) e ci soffermiamo sui luoghi delle elucubrazioni: San Pietroburgo, Levanzo…

Se per quanto ci riguarda ogni mistero rimane accuratamente velato, perlomeno sappiamo come mai Sateriale non era presente ai funerali di Michelangelo Antonioni. In fondo anche Dall’Acqua era in ferie ma è subito rientrato dalle vacanze. In sandali paletta e cestello ma è rientrato.

Ma anche in questo caso la voce si è fatta sentire attraverso il blog per proporre, in vece dell’inadatto spazio di Ercole d’Este come luogo per un museo al Maestro nostro concittadino, “un museo su Ferrara nella cinematografia (sia per autori che per soggetti che per scenari). In questo modo celebreremo certo Antonioni, ma anche Visconti, Rossellini, De Sica e Vancini, Mario Soldati, Montaldo, Sani, Bertolucci, Soldini e altri”.

Non ci avrete fatto caso, ma se andate al parco Urbano l’intitolazione è cambiata in “parco dedicato allo scrittore ferrarese Giorgio Bassani e a tutti i grandi scrittori che hanno parlato di Ferrara: Montaigne, Rabeleais, Tasso, Ariosto, Goethe, Pazzi…”. Ehm, quest’ultimo nome risulta aggiunto a pennarello…

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