Il direttore generale della Spal, Davide Vagnati

Nessun acquisto dell’ultimo minuto e nessuna cessione. Come previsto, il mercato della Spal si chiude con gli obiettivi raggiunti pienamente e ben prima delle ultime ore frenetiche della finestra di trattative invernali.

Schiavon per il centrocampo, Grassi per l’attacco: due giocatori provenienti dalla serie cadetta che aumentano ulteriormente il potenziale di una rosa che sin dalla prima giornata recita il ruolo di autentica protagonista nel girone B di Lega Pro. Lo dicono i numeri, impressionanti: primo posto in classifica a quota 44, miglior attacco e miglior difesa, un divario dal Pisa secondo che conta già nove, pesantissimi, punti.

In più: il clima di passione e calore crescente in una Ferrara calcistica che partita dopo partita ha potuto riprendere a sognare dopo un ventennio di sofferenze in campo e nelle aule di tribunale (civile e sportivo).

Non bastasse l’eccezionale cammino della prima metà della stagione, la società guidata dalla famiglia Colombarini, dal Presidente Mattioli e dal Digì Vagnati non si è sottratta ad un ulteriore sforzo per alimentare le ambizioni di gloria della squadra guidata da mister Semplici, con un segnale ben preciso in fase di mercato.

Gennaio ha infatti (ri) portato Eros Schiavon, reduce dall’esperienza all’Avellino. Ferrarese d’adozione e beniamino dei tifosi dopo le prime annate in biancazzurro delle stagioni passate, il centrocampista veneto innesta ulteriore qualità, dinamismo ed esperienza alla mediana estense che nelle prossime settimane potrà contare pure sul ritorno a pieno regime di Federico Gentile, uno degli elementi chiave della rinascita spallina dall’avvento a fine dicembre del 2014, di Leonardo Semplici in panchina.

E poi la ‘ciliegina’, il giocatore capace di ‘spaccare’ le partite con le sue giocate di classe, come accaduto sabato all’esordio a Pistoia, con il gol vittoria al 91°:  Luigi ‘Gigio’ Grassi, proveniente da Ascoli, era forse l’elemento mancante per caratteristiche ad un attacco già temibile e composto da Zigoni, Finotto, Cellini e dal giovane Ferri. Qualità, esperienza, personalità, mentalità vincente: c’è tutto questo nel curriculum del trequartista toscano.

Spal completa, dunque, che può contare su alternative valide per ogni settore e ruolo dello scacchiere tattico del trainer fiorentino; elementi capaci di giostrare in diverse posizioni, possibilità di variare soluzioni iniziali ed a partita in corso. Spal padrona sino ad oggi del torneo, in grado di trasmettere contro qualsiasi avversaria una sensazione di forza e personalità impressionanti. Ed il popolo biancazzurro ‘gongola’.

«Siamo contenti – racconta il digì Davide Vagnati sulla strada di ritorno dalla giornata ‘milanese’ nella tradizionale sede del mercato dell’ ‘Ata Quark Hotel’ -, quelli che erano gli obiettivi sono stati raggiunti per tempo e crediamo di aver integrato ad una rosa già forte due elementi di grande valore come Schiavon e Grassi che possono permettere a questa squadra di fare un ulteriore salto di qualità».

L’ultimo giorno di mercato non ha riservato novità: «Non avevamo certamente intenzione di privarci di nessun elemento di questo gruppo, che è molto affiatato ed unito ed in cui tutti stanno dimostrando di poter dare un contributo importante quando chiamati in causa. L’offerta per Di Quinzio? Più che un offerta c’è stato qualcuno (Catania; ndr) che ha chiesto informazioni, ma non ne abbiamo nemmeno voluto parlare. Il gruppo resta intatto, e siamo felici di questo».

Nessun discorso legato alla classifica, nonostante i nove punti di vantaggio sul Pisa secondo: «Nel calcio è una questione di un attimo – commenta Vagnati -, quindi non possiamo certo permetterci di abbassare la soglia della concentrazione dopo appena tre giornate del girone di ritorno. La strada è ancora lunga, ma è innegabile che siamo felici di essere dove siamo oggi. Dopo la partita con la Lucchese c’era tanta amarezza e qualcuno già ci vedeva già braccati dalle nostre inseguitrici, i ragazzi sono però stati bravissimi a restare tranquilli e riprendere la marcia con le ultime due vittorie. Di sabato mi resta negli occhi la grande forza e la convinzione messa in campo dalla squadra, senza mollare e volendo ferocemente andare a prendersi la vittoria. E poi la gioia incontrollabile degli oltre 300 tifosi spallini a Pistoia: queste sono emozioni uniche che ripagano ed al tempo stesso aumentano la voglia di fare ancora meglio per queste persone e per i colori biancazzurri».