Quanto guadagnano i parlamentari ferraresi? Se lo saranno chiesto in tanti e ora – grazie alle normative sulla trasparenza e al dossier redatto da Open Polis – c’è la risposta.
I dati si riferiscono alle dichiarazioni dei redditi degli anni 2013 e 2014, Open Polis li ha analizzati – quando sono stati resi pubblici, e spesso non è accaduto – e ha aggiunto anche un giudizio sulla loro completezza: “sufficiente” significa che la dichiarazione è completa ma non dettagliata, “buono” significa che il parlamentare fornisce anche informazioni aggiuntive, utilissime, quasi necessarie, quando si parla di trasparenza.
Franceschini. Partiamo dall’alto, intenso come cariche istituzionali, e prendiamo le dichiarazioni di Dario Franceschini, eletto deputato e poi divenuto ministro alla Cultura e al Turismo. Prendiamo in considerazione solo i redditi ‘personali’ e non anche quelli di coniugi, familiari o conviventi che pure ci sono. Nel 2014 il ministro ha dichiarato di 195.754 euro, con 4 fabbricati, 3 beni mobili (tre autovetture e una moto) una partecipazione societaria (in Carife, 300 azioni). Il livello della dichiarazione è definito “sufficiente” da Open Polis. Nel 2013 aveva fatto meglio, sia come reddito dichiarato che come qualità della dichiarazione (“buona”): quasi 238mila euro. Franceschini rende disponibili anche le voci su spese e contributi elettorali (quasi una mosca bianca tra i colleghi) ed è l’unico ferrarese a farlo: le prime ammontano a 2.258 euro e le seconde (dovute a contributi da terzi) a 2.300 euro.
Bertuzzi. Veniamo a Maria Teresa Bertuzzi. Nel 2014 ha dichiarato un reddito di 96.754 euro, con 2 fabbricati (una casa e un garage a Copparo) , 1 terreno e 1 bene mobile (una Volkswagen Golf). Anche per lei la qualità della dichiarazione è “sufficiente”, così come lo è per l’anno 2013, quando il reddito è stato di 98.473 euro. Non dichiara nulla però in merito a spese e contributi elettorali. Secondo Open Polis il suo indice di produttività al Senato (basato su presenze, assenze, missioni e atti presentati) è alto, 293,4, fra i migliori: 40 (su 315) a Palazzo Madama. Ottima la sua partecipazione alle votazioni, è stata attiva nel 92% dei casi.
Bratti. Alessandro Bratti nel 2014 ha dichiarato – in maniera giudicata “buona” dunque completa (inizialmente avevamo scritto che il giudizio fosse “sufficiente”, ndr) un reddito di 94.563 euro, con due fabbricati in comproprietà e un bene mobile (l’auto, una Alfa Mito). Bratti non dichiara spese e contributi elettorali. Nel 2013 è stata abbastanza simile: il reddito è stato di 93.740 euro, cambia solo l’autovettura, che era una Fiat Multipla (non una Stilo come inizialmente riportato, ndr). Il suo indice di produttività alla Camera è alto: 274,8, il 55° su 630 deputati, con il 55,6% di presenze alle votazioni, percentuale bassa ma giustificata dal fatto che svolge molte missioni.
Boldrini. Per Paola Boldrini, ultima arrivata a Roma, c’è solo la dichiarazione del 2014, ed è la performance peggiore in termini di trasparenza: Open Polis la giudica “scarsa” perché rende pubblico solo il quadro di riepilogo della dichiarazione dei redditi ed è assente la dichiarazione elettorale. Il suo reddito è stato il più basso rispetto ai colleghi ferraresi, “solo” 25.657 euro con 4 fabbricati tra Ferrara e Occhiobello, un terreno e un bene mobile (una Fiat Multipla). Il suo indice di produttività in Parlamento è molto basso: 22,1 (608^ su 630 deputati). Ma va sottolineato che è entrata in carica solo nel gennaio 2015 e ha comunque un livello di presenze altissimo alle votazioni:95,88%.
Ferraresi. Conclusa la lista dei ferraresi di nascita, vediamo infine quello d’adozione: Vittorio Ferraresi. Per lui, la cui dichiarazione è giudicata “scarsa” per 2013 – anno in cui comunque non ha dichiarato redditi – mentre nel 2014 è “sufficiente”: la dichiarazione è di 78.230 euro, con un fabbricato di proprietà a Finale Emilia. Ferraresi ha dichiarato i dati su spese (solo 226 euro) e contributi elettorali: questi ultimi sono stati 3.384 euro. Di questi 226 euro li ha messi di tasca propria, 2.795 provengono da terzi e il resto (363 euro) da servizi offerti da terzi. Ferraresi ha un alto indice di produttività, il migliore dei parlamentari che abbiamo preso in esame: 418,3, 20° alla Camera. Le sue presenze si attestano al 76,6%.
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