- (immagine di repertorio)
(foto di Alessandro Castaldi)
Per raccontare la giornata biancazzurra che apre la stagione della Spal 2015-2016 è forse bene partire dal finale: Piazza Castello gremita all’inverosimile (difficile stimare le presenze, comunque attorno al migliaio), sul palco la rosa agli ordini di mister Semplici, l’intero staff tecnico e, accanto ai presentatori della serata Federica Lodi ed Enrico Menegatti, il Presidente Walter Mattioli.
E’ proprio lui a dare al popolo biancazzurro una bellissima notizia in assoluta anteprima che scatena applausi, cori e tanta commozione scioolta in un lunghissimo, interminabile applauso: il Centro di via Copparo sarà intitolato a Gibì Fabbri. Il doveroso omaggio della società e più in generale della Ferrara sportiva e non a quello che indiscutibilmente è stato e resterà il simbolo dell’ultima Spal capace di raggiungere la serie B e trascinare una intera città al “Paolo Mazza” con un entusiasmo senza precendenti.
Il primo, intesissimo, giorno della nuova stagione biancazzurra si chiude dunque così, nel segno – che tutti sperano essere di buon auspicio – di Gibì, scomparso recentemene. Una giornata che ha visto squadra e dirigenza impegnati su più fronti, in campo e fuori. Emozioni, sorrisi, applausi. E la parola ricorrente da mattina a sera: il Sogno. Con la s maiuscola.
RADUNO. Nella mattinata il raduno al Centro di Via Copparo per tutti i giocatori biancazzurri (unico assente Cellini, in permesso e che raggiungerà i compagni nel ritiro al Tarvisio). Strette di mano con i ‘nuovi’, abbracci tra chi invece la società ha deciso di confermare dopo l’avvincente finale di stagione, partendo dal ‘condottiero’, mister Semplici. Non passa inosservata, ed è notizia di giornata, la presenza di Zigoni: l’attaccante di scuola Milan, torna dunque a Ferrara proseguendo il rapporto cominciato e vissuto alla grande dallo scorso gennaio e per tutto il girone di ritorno del passato campionato. Il ‘pressing’ del Digì Vagnati ha dunque sortito gli effetti sperati e la Spal potrà dunque contare sulla conferma, importantissima, del numero 9 ex Monza. Tra i volti nuovi anche quello di Pietro Ceccaroni, difensore classe 1995, in prestito dallo Spezia. La prima giornata di lavoro scorre via intensamente per la squadra: test medici e atletici, poi la prima ‘sgambata’ sul campo del Centro. Da domani la squadra si trasferirà per il ritiro di Camporosso di Tarvisio. Domenica la prima amichevole in Friuli, ore 18, contro la rappresentativa “Verona Stars“; biancazzurri di nuovo in campo, sempre nella sede del ritiro e sempre alle 18, il 22 contro il Tamai (serie D). Le prime amichevoli di ‘lusso’ sono in programma nella settimana successiva quando, dal 25 luglio, la squadra si sposterà per la seconda fase della preparazione ad Auronzo di Cadore che inizierà con la sfida alle ore 17 contro il Vicenza; il 28 con inizio alle ore 17 test, sempre nelle località bellunese, contro l’Ael Limassol (serie A greca); la sera del 29, infine, gran galà al rinnovatissimo stadio ‘Friuli’ dove Giani e compagni affronteranno l’Udinese con fischio d’inizio alle 20,30. La prima sfida ufficiale della stagione – e debutto al “Paolo Mazza” – in programma il 2 di agosto per il primo turno a eliminazione diretta della Coppa Italia Tim. Nel caso dovessero passare il turno, i biancazzurri andrebbero ad affrontare una squadra del campionato cadetto.
APERITIVO. Il secondo atto della giornata spallina ha preso il via nel tardo pomeriggio nel Piazzale della Repubblica antistante Piazza Castello. Un aperitivo con la società, i giocatori e lo staff al gran completo ad accogliere le autorità cittadine e gli sponsor. L’amministrazione cittadina ha risposto al gran completo: gli Assessori Simone Merli e Aldo Modonesi e soprattutto il Sindaco Tiziano Tagliani che ha voluto nuovamente ringraziare la famiglia Colombarini, il Presidente Mattioli e tutta la squadra per «…aver, ancora una volta, dato dimostrazione di grande attenzione nei confronti di tanta gente che ha a cuore in maniera viscerale le sorti e la storia della Spal. Il fatto di essere, nel primo giorno della stagione, qui sotto il Castello in pieno centro, cercando di avvicinarsi il più possibile a Ferrara non fa che rendere onore e merito ad una società attenta, seria e che vuole costruire, passo dopo passo, anno dopo anno, un futuro importante per una squadra che è simbolo di questa città». Ai biancazzurri anche la ‘benedizione’ del Monsignor Luigi Negri: «Ho una certa età e questo mi impedisce di fare attivamente il tifoso – scherza l’Arcivescovo -. Ma seguo con piacere le vicende della squadra. Lo sport è passione vera e genuina, ma soprattutto sana: ecco, l’augurio che faccio oggi alla società ed ai giocatori è quello che questa stagione possa nascere e proseguire proprio all’insegna di una esperienza sana e gioiosa per tutti loro».
LA PIAZZA. Ma la fase clou, quella più attesa dal popolo spallino, prende il via attorno alle 21,30, quando Piazza Castello va via via riempiendosi ai piedi del palco solitamente utilizzato per ‘Ferrara sotto le stelle’. Il pubblico sembra numericamente, nemmeno a farlo apposta, quello dei grandi concerti estivi e il centro della Piazza se lo prendono i ragazzi della Curva Ovest, reduci dalla due giorni di grande festa del tifo (dai dati raccolti dai supporters sono stati oltre un migliaio i presenti tra le giornate di venerdì e sabato presso il Caffè Camelot del Parco Urbano). La voce, a quanto pare, è rimasta e i cori sono da subito ‘roboanti’ nell’attesa che sul palco salgano i protagonisti della serata: i minuti che precedono la presentazione della squadra sono caratterizzati dai filmati dei gol della stagione e da una bellissima intervista d’archivio, prodotta dagli Spallinati, a Gibì Fabbri. Applausi, il coro ‘Gibì Fabbri eeeeh, Gibì Fabbri ooooh’, gli occhi lucidi di tanti presenti.
Spetta a Federica Lodi, giornalista ferrarese – spallina DOC – e volto di Sky Sport e ad Enrico Menegatti, capo ufficio stampa della Spal, accogliere i giocatori che si siedono su una mini gradinata al centro dello ‘stage’. La prima ondata di entusiasmo è però per Simone e Francesco Colombarini, in rappresentanza della proprietà biancazzurra. Sono loro ad aprire la serata. «Abbiamo messo la parola ‘il sogno’ – racconta Simone; ndr – nella campagna abbonamenti perchè siamo consapevoli e convinti che, con l’entusiasmo che possiamo respirare anche questa sera, ci siano tutte le condizioni per raggiungerlo, quel sogno. Non voglio dire se sarà quest’anno, il prossimo anno o tra due: sappiamo che lo possiamo fare perchè la passione che c’è attorno alla squadra ed alla nostra società è qualcosa di incredibile ed una fortuna che poche società possono dire di avere. Aspettative per il campionato? Meglio non fare proclami, portano sfortuna. Posso però dire che quella che abbiamo costruito mi sembra una buona squadra: lo scorso anno siamo arrivati ad un passo dai playoff, quest’anno riuscire a migliorare quanto di buono abbiamo fatto significherebbe raggiungerli ed è l’augurio che posso fare a questi ragazzi ed a mister Semplici. Ora tocca a loro».
Emozionato, sorridente, acclamato: tocca a Francesco Colombarini concedersi ai microfoni: «E’ bellissimo vedere così tanti tifosi, in una serata gradevole e con il Castello sullo sfondo. Modo migliore per iniziare questa stagione non poteva esserci e mi auguro sia un buon viatico per raggiungere quel traguardo di cui parlava poco fa mio figlio Simone. Siamo felici di ricevere così tanta stima dalla città ed è uno stimolo a fare sempre meglio. Voglio però fare un grande in bocca al lupo anche a tutte le squadre del nostro settore giovanile: sono il nostro patrimonio e noi crediamo tanto in loro per il futuro».
E’ poi il turno del Digì Davide Vagnati mentre la Curva intona ‘Chi non salta un reggiano è’. Sul maxi schermo, intanto scorrono le immagini dell’epica vittoria dello scorso campionato a Carrara, quando la Spal era riuscita a ribaltare nei due minuti di recupero finali lo svantaggio iniziale. E per qualche minuto anche a coltivare le speranze di un clamoroso avvicinamento ai rivali ‘granata’ prima dello scontro diretto all’ultima giornata del torneo: «Ho voluto – spiega Vagnati – che passassero queste immagini perchè rappresentano l’essenza di questo splendido sport e le emozioni che può regalare. Quel giorno a Carrara ho visto i tifosi spallini impazzire di gioia e questo è quello per cui noi lavoriamo ogni giorno: regalare loro domeniche così. Sono felice ed onorato di poter far parte da anni di questa società e di lavorare per questa proprietà e per questo Presidente. Il mercato? Faremo ancora qualcosa. Posso dire che stiamo trattando un terzino di sinistra e si tratta di un giocatore importante, ma non è nessuno dei nomi che sono stati fatti sino ad oggi. Probabilmente nei prossimi giorni chiuderemo l’operazione».
Dopo il saluto dei vertici di Ascom e Confagricoltura, che affiancano la società estense nelle campagna abbonamenti (di cui, parte dei proventi verrà devoluta dalla Spal all’associazione Giulia Onlus) con proposte di pacchetti da soci sostenitori, è poi la volta dei giocatori, presentati uno ad uno. Applausi per tutti, nuovi e non: tra gli altri i giovanissimi prodotti del vivaio Andrea Curci («Sono passato dal fare il tifo in Curva Ovest, a giocare nella Berretti e oggi in prima squadra: è un sogno») ed Alessandro Miotto, classe 1998 che ha esordito in prima squadra nel corso del derby contro la Reggiana, lo scorso maggio, al “Mapei stadium”. Entrambi, a dimostrazione dell’importanza che la società riserva al settore giovanile, faranno parte del gruppo che lavorerà agli ordini di mister Semplici durante il ritiro.
L’ ‘applausometro’ raggiunge i livelli più alti quando al pubblico vengono presentati i ‘beniamini’ della passata stagione: ovazioni per Lazzari, Di Quinzio, Gentile, Finotto e Zigoni. Oltre a Gasparetto, ‘alleato’ della società nell’opera di convincimento nei confronti di Eros Schiavon, sogno nemmeno troppo nascosto del mercato biancazzurro, ad oggi però confermato dall’Avellino in serie B: «Eros è un mio grande amico, ovviamente lo sto ‘pressando’ per farlo tornare alla Spal. Però per tutto il resto dovete chiedere al Direttore ed al Presidente, io devo pensare solo ad allenarmi e giocare» spiega il centrale ex Cittadella.
Dopo lo staff tecnico e sanitario a prendere la parola tra gli applausi è Leonardo Semplici. Il trainer biancazzurro cerca di tenere un profilo ‘moderato’ (certamente più di quanto fatto, nella stessa occasione solo un anno fa dal suo predecessore Oscar Brevi), raccogliendo comunque l’incitamento dal pubblico di Piazza Castello: «E’ bellissimo ricominciare con ancora più entusiasmo di quando ci siamo salutati lo scorso fine stagione – spiega l’allenatore -. Cercheremo di dare soddisfazioni a questi tifosi, perchè le meritano e non dimentico il sostegno e il supporto che abbiamo ricevuto nel momento più difficile dello scorso campionato. Non voglio parlare di posizioni di classifica, posso però dire che ritengo buona la squadra che abbiamo costruito. C’è tanto da lavorare e cercheremo di partire bene da subito per fare in modo che la Spal, nel prossimo campionato, possa dare del filo da torcere a tutte le avversarie». Parole che caricano i ragazzi della Curva: partono nuovamente cori contro la Reggiana ed i tifosi granati, tanto da spingere Semplici e tutti i giocatori a saltare al ritmo degli slogan della Ovest.
Il finale è tutto di Walter Mattioli. Una mezzora in cui il massimo dirigente biancazzurro, ormai amatissimo da tutti i tifosi, si prende completamente la scena tra qualche battuta e discorsi più seri: «Bella la cornice, bello il Castello sullo sfondo, certo. Ma ancor più bello vedere tutti i tifosi e i miei ragazzi della Curva essere così tanti qui, questa sera: è il simbolo dell’orgoglio del popolo spallino che da Presidente mi emoziona ogni volta come se fosse la prima». Anche Mattioli partecipa al ‘folklore’ del tifo ed entra in clima derby: «Vi posso raccontare che nei mesi scorsi, durante una delle tante riunioni in Lega, mi sono ‘vendicato’ del mio amico Barilli, Presidente della Reggiana con cui ci stuzzichiamo spesso. Mi aveva preso in giro dopo l’ultima giornata di campionato augurandomi buone vacanze anticipate: quando l’ho rivisto gli ho cantato una canzoncina che faceva ‘come mai siete ancora qui? Non dovevate essere in serie B?’». Risate del pubblico ed applausi a scena aperta. Poi il ‘Pres’ torna serio: «Non voglio dire che abbiamo una ottima squadra perchè poi vengo sgridato e rischio di caricare troppo l’ambiente. Penso però che abbiamo costruito un gruppo di ragazzi seri e bravi giocatori che possono giocarsela contro tutte le avversarie. Sapevamo quali erano i nostri obiettivi sul mercato e li abbiamo raggiunti, altri arriveranno nelle prossime settimane ma non faccio nomi: ora tocca a questi ragazzi dimostrare di meritare questa occasione e questo affetto. Poi sanno che il Presidente se faranno bene sarà il loro primo tifoso, e in caso contrario li prenderà a calci nel sedere. Lo dico, ovviamente, in senso buono e da padre di una grande famiglia: per me chiunque indossa la maglia della Spal è come un figlio acquisito. Io come Presidente insieme ai miei collaboratori risponderemo sempre in prima persona per le prestazioni di questo gruppo, nel bene e nel male, come sempre è stato e sempre sarà». Sui gironi e la situazione in Lega Pro: «Come ben sapete non faccio più parte del Consiglio di Lega dopo le dimissioni di Macalli (a cui dal pubblico di Piazza Castello arrivano cori di contestazione; ndr). La speranza è che possiamo essere nuovamente inseriti nel girone dello scorso anno del ‘Centro’, ma si saprà più avanti. Avete visto che la Spal non è stata toccata dalla vicenda del calcio scommesse? Ve lo posso garantire: sino a quando questa proprietà e il sottoscritto saranno qui sono cose che nella nostra società non accadranno. Ora ci aspetta un pre campionato intenso con amichevoli importanti e l’impegno della Coppa Italia Tim a cui teniamo perchè vorremmo portare al ‘Paolo Mazza’ squadre di categoria superiore ad affrontare la Spal: la gente di Ferrara merita di ‘respirare’ il calcio che conta dopo tanti anni tra serie D e C2». I tifosi sono in visibilio e cantano il famoso coro del sogno di tornare in serie B: Mattioli li ascolta, ‘gongola’ e risponde: «Ragazzi, Vi posso dire che ho fatto cambiare l’articolo sullo slogan della campagna abbonamenti: da ‘un’ sogno a ‘il’ sogno. Perchè quello che è il vostro sogno è anche il mio». Altri applausi che continuano poco dopo quando il Presidente annuncia la richiesta di intitolare il Centro di addestramento in via Copparo a Gibì Fabbri, mentre sullo schermo scorrono le immagini dei trionfi in biancazzurro del compianto mister di San Pietro in Casale ma ferrarese d’adozione a tutti gli effetti.
Non poteva esserci miglior chiusura per la prima giornata della nuova stagione biancazzurra. Che inizia sulle ali dell’entusiasmo e nel nome, glorioso, di Gibì.