Bando Holding, finale a sorpresa
Nominato Lucci (attualmente direttore operativo di Amsefc), Paramucchi non ha presentato la candidatura
Il nuovo direttore generale della Holding Ferrara Servizi non è, come molti invece si aspettavano dopo le recenti polemiche politiche, Paolo Paramucchi bensì Stefano Lucci, attualmente direttore operativo di Amsefc.
La nomina è stata rivelata ieri mattina dal sindaco Tiziano Tagliani in una conferenza stampa tenuta nella sala della Giunta comunale insieme all’assessore Luca Vaccari, all’amministratore unico della Holding Francesco Badia e al capo di Gabinetto (nonché ex direttore della Holding).
La candidatura di Lucci è stata selezionata tra un totale di 18 domande presentate: di queste solo 16 sono state ammesse (delle altre una è arrivata in ritardo, l’altra era incompleta) e, di queste, sei sono state segnalate a Badia come profili corrispondenti a quello ricercato. La sua scelta consentirà un risparmio di spesa per il Comune: essendo già dirigente le retribuzioni per le due cariche non si sommeranno: continuerà a prendere i circa 107mila euro annuali derivati dall’incarico in Amsefc, di questi 80mila saranno però rimborsati dalla Holding.
Paramucchi non dovrebbe rimanere a lungo fuori dai giochi: “Ho intenzione di nominarlo a breve nel Consiglio di amministrazione – afferma il sindaco -. È l’uomo che ha consentito di chiudere in utile i bilanci della Holding negli ultimi sette anni, effettuando investimenti, patrimonializzazioni e capitalizzazioni a beneficio della società e del Comune”.
La selezione pubblica per la scelta del nuovo direttore generale è stata nelle ultime settimane al centro di accese polemiche politiche, scatenate soprattutto da Forza Italia, sia per i criteri scelti per selezionare i curriculum (su tutti l’assenza del requisito minimo della laurea), sia per la tipologia contrattuale prevista per l’affidamento dell’incarico. Polemiche che Tagliani ha più volte rispedito al mittente (compresa quella interna al Pd con l’ex assessore al bilancio Luigi Marattin): “Vederemo quanti e quali ricorsi verranno fatti – afferma con sicurezza il primo cittadino – e vedremo se ci sono davvero profili di illegittimità”. Sul casus belli rappresentato dall’assenza del requisito della laurea e che molti hanno letto come un criterio per poter scegliere Paolo Paramucchi, Tagliani è piuttosto espliciti: “Ho chiesto che fosse possibile anche per Paramucchi partecipare, ma poi l’atto è stato fatto liberamente dall’amministratore unico”. Una richiesta dovuta alla forte fiducia del sindaco: “La nostra è una collaborazione importante di cui vado orgoglioso, non sapevo però che non avesse presentato domanda: evidentemente non ha inteso dar corso alle polemiche”.
Non sono stati fatti i nomi degli altri partecipanti oltre Lucci ma, rivela Tagliani, “hanno partecipato molti nomi noti e alcuni che non avevo mai sentito”. Il sindaco – che ha speso anche parole in difesa della professionalità e imparzialità della commissione giudicatrice – si dice “soddisfatto del risultato ma non del percorso seguito”.
Infine, il sindaco annuncia che il “prima della fine del mese illustreremo un’ultima manovra: il pacchetto Sipro detenuto dal Comune (che è azionista di maggioranza relativa con oltre il 40% delle quote, ndr) verrà ceduto alla Holding. Poi più avanti vedremo se prevedere anche una figura di amministratore delegato”.