Cronaca
23 Giugno 2015
La Guardia di Finanza traccia il bilancio dei primi mesi del 2015 durante la cerimonia dell'anniversario

Fiamme Gialle, a Ferrara frodi fiscali per 34 milioni

di Red thumb | 5 min

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Con una breve cerimonia svolta all’interno della nuova caserma di via Palestro, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ferrara hanno celebrato il 241º Anniversario di Fondazione della Guardia di Finanza.

Nell’occasione è stato tracciato, come di consueto, un bilancio dell’attività svolta nei primi cinque mesi del 2015, periodo nel quale la Guardia di Finanza, in linea con i propri compiti di polizia economico–finanziaria, ha svolto numerosi interventi in tutti i settori istituzionali, dall’evasione fiscale e contributiva alla tutela della spesa pubblica, fino alla criminalità economica, tutti fenomeni illeciti che danneggiano l’economia legale e sottraggono risorse ai bilanci pubblici.

Nel settore della “tutela delle entrate”, particolare attenzione è stata dedicata al fenomeno delle cosiddette “frodi fiscali” con l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria e tributaria nei confronti di associazioni criminose che attraverso complessi meccanismi di frode (emissione ed utilizzo di false fatture o dichiarazione per l’esportazione, false compensazioni d’imposte) non hanno dichiarato e versato le imposte dovute. Sono state 49 le persone denunciate per reati fiscali e 19 gli evasori totali scoperti. Per garantire l’effettivo recupero delle somme evase, sono state avanzate alle competenti Autorità Giudiziarie proposte di sequestri per “equivalente” su beni mobili, immobili e risorse finanziarie nella disponibilità dei responsabili dei reati fiscali accertati per un importo complessivo di oltre 34 milioni di euro.

Per contrastare forme di evasione previdenziale e contributiva, sono stati inoltre svolti mirati controlli che hanno portato all’individuazione di oltre 40 lavoratori completamente “in nero” e alla immediata sospensione dell’attività per due laboratori tessili.

Per quanto concerne il settore della vigilanza sulla “spesa pubblica” sono state svolte, d’iniziativa e su delega dell’Autorità Giudiziaria, importanti attività investigative finalizzate ad intercettare fenomeni d’illegalità che determinano sprechi di denaro pubblico e incidono sulla libera e leale concorrenza del mercato. Sono stati 11 gli interventi conclusi che hanno portato alla denuncia di 6 soggetti per i reati di truffa e truffa aggrava ai danni dello Stato e permesso di rilevare contributi pubblici illecitamente richiesti e percepiti per un importo complessivo di 3 milioni di euro.

Da segnalare, in particolare, la recente esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo, nella forma “per equivalente” nei confronti di un’impresa che, avvalendosi di fatture false, aveva indebitamente percepito contributi pubblici erogati dalla Regione Emilia Romagna in relazione alle opere di ricostruzione conseguenti agli eventi sismici che hanno interessato la Provincia di Ferrara nel maggio dell’anno 2012. Ammonta a circa 250.000 euro il valore dei beni sequestrati e altri finanziamenti per un importo di 300.000 euro sono stati bloccati prima dell’erogazione.

Le indagini nel settore della spesa pubblica, hanno portato alla scoperta di illeciti contro la Pubblica Amministrazione: 8 sono stati i soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di peculato, concussione e abuso d’ufficio. Ammontano a 5.700.000 euro, i danni erariali segnalati alla Magistratura Contabile quale conseguenza delle azioni illecite commesse ai danni dello Stato e degli Enti locali, sia dai pubblici dipendenti che dai privati.

Una costante attenzione è stata inoltre posta alle attività di prevenzione dal rischio di utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio, nel cui ambito sono stati eseguiti 42 controlli nei confronti di altrettante persone che hanno eseguito operazioni finanziarie sospette potenzialmente collegate a fenomeni illeciti, quali il riciclaggio e l’evasione fiscale. Al riguardo sono state individuate operazioni irregolari per un importo di circa 700.000 euro e due professionisti sono stati denunciati per aver omesso di ottemperare agli obblighi previsti dal legislatore in materia di adeguata identificazione della clientela.

Sono da segnalare inoltre le numerose deleghe d’indagine in materia di reati fallimentari e societari. Sono state 20 le persone denunciate per aver distratto somme di denaro e beni allo scopo di recare pregiudizio ai creditori.

Per quanto concerne il settore della “criminalità”, di particolare rilevanza sono state le cosiddette indagini patrimoniali” finalizzate alla richiesta di proposte di applicazione delle misure di prevenzione con riguardo a soggetti che, in relazione ai reati commessi ed alle informazioni acquisite, sono risultati vivere abitualmente con i proventi delle loro attività delittuose, manifestando capacità di spesa e investimento sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati. Le attività condotte hanno portato al sequestro e alla successiva confisca di beni per un valore di circa 1 milione di euro.

Ulteriori indagini nel settore patrimoniale hanno permesso di ricostruire il contesto criminale nel quale operavano due soggetti, che si erano creati influenze in diversi ambiti del locale tessuto imprenditoriale commettendo una serie di reati fra i quali l’estorsione e la frode in commercio. Per sfuggire a ogni tipo di provvedimento di sequestro sui beni immobili e mobili, gli indagati, di cui uno già colpito da misure di prevenzione emesse dai Tribunali di Ferrara e Bologna, hanno realizzato il fittizio trasferimento delle proprie attività a soggetti compiacenti. Oltre alle misure cautelari personali, l’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo di tali società, il cui valore economico ammonta a circa 250 mila euro.

Per quanto concerne il settore della tutela dei diritti dei consumatori, si segnala il sequestro di circa 10.000 prodotti pericolosi per la salute pubblica, in quanto risultati privi dei requisiti di sicurezza e conformità previsti dalla normativa europea e nazionale.

Infine, in collaborazione con la componente navale, è stata condotta un’importante operazione a contrasto della lucrosa attività della pesca illegale di prodotti ittici, che ha portato al sequestro di 2.000 kg di molluschi bivalvi e di attrezzature utilizzate per la pesca abusiva.

Il servizio di pubblica utilità “117” svolto quotidianamente su tutta la provincia ferrarese, ha visto il contribuito di oltre 900 pattuglie prevalentemente impiegate per il controllo economico del territorio, al fine di contrastare varie forme d’illegalità che pregiudicano il regolare funzionamento del sistema economico e sociale.

Nel corso della cerimonia il comandante provinciale ha consegnato ricompense di ordine morale ai militari che si sono particolarmente distinti nelle operazioni di servizio: tenente Daniele Russo; luogotenenti Alfonso Gerardi; Biagio Luigi Branca; Bruno Andrea Pelafiocche; Anselmo Ruscigno; marescialli Gianluca Landi; Stefano Panin; Luciano Petralla; Giuseppe Galuppo; Gino Grossi; Maurizio Senatore; Gianfilippo Gambardella; Milena Fontanari; Felice Antonello Curcio; brigadiere Raffaele Di Lieto; appuntato Stefano Di Blasio.

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