«Gli emiliani-romagnoli hanno forza e capacità per saper reagire alle avversità e lo hanno dimostrato, ma la Regione non mistifichi i numeri della ricostruzione per apparire sui giornali e dica la verità». Il capogruppo della Lega Nord, Alan Fabbri, non usa tanti giri di parole, all’indomani della relazione dell’assessore Palma Costi in commissione, sulla questione dopo-terremoto.
«Ci sono tanti punti, sui quali la Regione non fa chiarezza – spiega Fabbri –: per esempio, sulla liquidazione dei risarcimenti alle aziende, attraverso il sistema informatico Sfinge, dove molte imprese vedono arenarsi l’arrivo dei contributi ed a quel punto anche il blocco dei lavori, che dovrebbero consentire la ripresa dell’attività».
Secondo Alan Fabbri, l’ente commissariale non ha fatto sufficientemente luce nemmeno sul tema delicato della liquefazione, in alcune aree del territorio, né «si è fatto nulla per l’allentamento del Patto di Stabilità ai comuni, per una fiscalità agevolata, la revisione degli studi di settore e, anzi, continua a piovere una marea di cartelle esattoriali sui terremotati».
Infine, gioca sui numeri della ricostruzione: «Il presidente Bonaccini – osserva Fabbri – usa lenti deformanti per dire che il 60% della ricostruzione è completata, un altro è vedere la realtà; circa due terzi delle richieste di contribuzione hanno avuto l’ok, ma il quadro complessivo deve tener conto anche (oltre di chi ha avviato la richiesta e non ha ricevuto il contributo) delle pratiche prenotate e dei progetti ancora da presentare. Senza contare chi non ha potuto presentare alcuna richiesta di risarcimento, per varie ragioni. La verità, poi, è che mancano ancora 800 milioni di finanziamento anche sulla parte pubblica degli interventi».