Ausl e servizio ambulanze: cambiare tutto per non cambiare nulla. Sembra capitato di tutto da lunedì 27 aprile, quando l’azienda sanitaria approvava la determina con le nuove convenzioni con le associazioni di volontariato che, fino alla fine dell’anno, si sarebbero dovute occupare del trasporto infermi. A dieci giorni di distanza infatti tutte le modifiche stabilite dall’Ausl sono state revocate ed è stato ripristinato il precedente accordo, con buona pace per le associazioni che si erano organizzate entrare in servizio. Il tutto dopo un paio di giorni in cui il caos ha regnato sovrano, con postazioni presidiate contemporaneamente da due ambulanze, in virtù delle due convenzioni che si erano andate a sovrapporre tra loro.
Il precedente accordo era scaduto alla fine del 2014, per poi essere prorogato fino al 30 aprile, e solo a tre giorni dal termine della convenzione le associazioni hanno avuto la conferma formale delle modifiche e delle nuove assegnazioni stabilite dall’azienda sanitaria, attraverso la determina 395. Neanche il tempo di rientrare in servizio che però, il 30 aprile, le associazioni ricevono una telefonata dai vertici Ausl, che comunica di aver ripristinato la convenzione precedente. In pratica annullando ‘verbalmente’ l’atto di pochi giorni prima.
Il giorno dopo, 1° maggio, è caos totale: alla postazione del petrolchimico si presentano due associazioni (Croce Rossa e Voghiera Soccorso). La nota positiva, per sdrammatizzare, è che la data potrà essere ricordata come il giorno della tanto agognata sesta ambulanza. Nel frattempo l’Ausl organizza un incontro con tutti i gruppi coinvolti per riportare ordine nel servizio. Riunione che si è svolta ieri e da cui è nato l’assai sintetico comunicato stampa dell’azienda: “A seguito dell’incontro che si è tenuto oggi pomeriggio tra i rappresentanti dell’Ausl e i Presidenti delle Associazioni di Volontariato che gestiscono i servizi di trasposto sanitario, si comunica che è al termine dell’incontro è stato definito che l’assegnazione delle Convenzioni con scadenza il 30 aprile 2015 saranno prorogate fino al 31 dicembre 2015. Pertanto nulla è variato rispetto alla situazione pregressa”. La situazione insomma resta quella del 2014, con buona pace delle associazioni che non hanno potuto far altro che “prendere atto” del dietrofront dell’Ausl.