Comacchio
26 Marzo 2015
Contestate le variazioni per i terreni destinati a campeggi e sottotetti abitabili. Fabbri: "Ribaltata la realtà"

Regolamento edilizio, Legambiente contro il Comune

di Daniele Oppo | 3 min

Valli_di_ComacchioComacchio. Ancora bordate nei confronti della maggioranza degli ex-M5S che amministra il Comune di Comacchio. Questa volta è Legambiente a lanciarle mostrando non poche perplessità sulle varianti al regolamento edilizio che dovrebbero essere approvate giovedì dal Consiglio comunale.

Il circolo “Delta del Po” di Legambiente parla di “varianti realizzate con contenuti impropri e procedure non corrette”, nascondendo “scorciatoie che non sono corrette sia dal punto di vista politico (trasparenza) che dal punto di vista amministrativo”.

La questione riguarda “l’ennesimo tentativo (messo in atto fin dalla giunta Cicognani nel 2009 ma finora mai riuscito completamente) di poter arrivare a variare le destinazioni d’uso di terreni destinati a campeggio, in terreni destinati a villaggio turistico, con relativo vantaggio in capo ai proprietari dei terreni, e relativo possibile maggior impatto sul territorio: alla faccia delle promesse di contrastare il consumo di suolo”.

In sostanza, secondo l’associazione ambientalista, il Comune starebbe cercando di equiparare i terreni a solo uso campeggio ai terreni dove è possibile costruire villaggi turistici: “Ricordiamo – osserva Legambiente – che nei campeggi la percentuale di piazzole in cui si possono costruire unità fisse è solo del 35%, mentre nei villaggi turistici è del 100%; una bella differenza”.

“Questa vera e propria scelta politico-amministrativa della maggioranza ex-M5S nel caso avrebbe dovuto seguire ben altre procedure e valutazioni, di trasparenza, pubblicità, possibilità di realizzare osservazioni, etc – rileva Legambiente – e non essere ‘mascherata’ all’interno di un provvedimento dal titolo falsamente rassicurante in cui si parla quasi solo di ‘adeguamento’ a normative regionali”.

Non solo, l’associazione contesta anche la “scelta” relativa alla trasformazione a fini abitativi dei sottotetti: “Anche in questo caso ci sembra che le normative di legge in materia non siano state pienamente rispettate nello spirito e nelle condizioni poste, e ci ritroviamo un tentativo di riuscire a permettere l’aumento del carico urbanistico in maniera non corretta. Ce n’è abbastanza per rimanere stupiti e indignati per come a Comacchio, ancora una volta e ormai da anni, non si riesca ad imboccare in maniera permanente un cammino di maggiore trasparenza e legalità”, conclude Legambiente.

Il sindaco Marco Fabbri replica tramite una nota stampa ad almeno una parte delle critiche degli ambientalisti: “Le considerazioni di Legambiente ci lasciano di stucco – sottolinea il sindaco-, in quanto la prevista modifica è finalizzata a coordinare il testo di diverse delibere che nel tempo si sono succedute ad emendare il regolamento edilizio, senza che vi fosse alla base un testo coordinato sul quale agire. Questo si è verificato ad esempio per la definizione degli usi dei campeggi e dei villaggi turistici, secondo norme già vigenti nel 2009. Ciò che lascia maggiormente sorpresi è la scorretta interpretazione – prosegue Fabbri – del recepimento di una norma regionale relativa ai sottotetti, che ha come finalità l’adeguamento proprio a questa normativa contro il consumo di suolo. Per i sottotetti infatti non è previsto alcun consumo di suolo e rispetto a questi temi – conclude il primo cittadino – il circolo locale di Legambiente mostra di voler ancora una volta ribaltare la verità dei fatti. Stiamo parlando dell’applicazione di norme regionali e non risulta che in passato analoghi interventi abbiano ottenuto altrettanto risalto sugli organi di informazione.”

Ma ad attaccare la maggioranza ex Cinque Stelle ci pensa anche Sel: “Tutti i salmi finiscono in gloria. Siamo alle solite – afferma il Circolo Delta -. A rottamare i campeggi ci avevano già provato vanamente gli ultimi due predecessori di Marco Fabbri. Ora, sul solco della totale continuità con il recente passato, ci riprova il napoleonico sindaco in carica ed il gruppo consiliare dei muti che lo sostiene. Motivo di più per chiedere le loro dimissioni ed il ritorno alle urne”.

Durante il consiglio comunale di domani, giovedì 26, una parte verrà dedicata anche alla discussione – pare a porte chiuse – dello scontro con presunte minacce avvenuto su Facebook a febbraio tra l’assessore Sergio Provasi e il consigliere Davide Michetti (L’Onda).

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